giovedì, Marzo 28, 2024 Anno XXI


Sabato 5 settembre 2009

i rangers con il nostro stendardo Fedeli a quanto annunciato per il proseguimento del nostro piccolo ma costante intervento nell’emergenza Abruzzo, abbiamo organizzato una giornata che resterà indelebile nei cuori dei partecipanti, grandi e piccoli.
Dopo aver riunito i lupacchiotti davanti alla scuola elementare di Cinecittà, abbiamo preso la Roma-L’Aquila, e appena arrivati all’uscita di L’Aquila Ovest, ci siamo immersi nella realtà difficile dei nostri vicini abruzzesi.

Il benvenuto è dato dal centro commerciale che sorge all’uscita dell’autostrada, chiuso e con il parcheggio completamente occupato da una delle tante tendopoli.

Pochi km. ed entriamo nel parco nazionale del Gran Sasso, la strada è costeggiata da indicazioni della Protezione Civile per le aree di sosta e da una lunga serie di case inanimate, sembra siano perfettamente agibili ma in seguito i Vigili del Fuoco ci spiegheranno che anche molte case che all’esterno sembrano agibili dovranno essere ugualmente abbattute, per i danni interni e ad alle strutture portanti.

Di lì a poco si arriva ad Arischia, uno dei tanti bei borghi antichi ed arroccati del centro italia. Veniamo accolti dalla Protezione Civile e dai Rangers del parco, ed incontriamo Massimiliano, il nostro contatto per organizzare il sostegno alla loro scuola elementare.

i rangers del parco nazionale del gran sasso massimiliano pigozzi
I Rangers del parco nazionale del Gran Sasso Massimiliano con la maglia arancio

Il racconto di Massimiliano, senza la minima retorica, commuove tutti fino alle lacrime, e cala anche i nostri figli nella realtà amara ..
… le prime scosse, uno dei figli rimasto intrappolato nel bagno …. La scala che cade …. la salvezza e le scosse dei giorni successivi; Arischia sorge su una faglia e quando arrivano le scosse si alza la terra e la si vede camminare.
Poi la tendopoli che sorge al campo sportivo e il paese completamente abbandonato che, ironia della sorte, non rientra nel circuito mediatico della tv e dei media nazionali e per questo nessuno se ne cura se non , come sempre, volontari e abitanti.

Quante volte avete sentito nominare L’Aquila in tv ? E Onna ?? E’ diventata tristemente famosa in ogni angolo della terra, ma Arischia l’avete mai sentita nominare ? Avete mai letto il suo nome da qualche parte ?? Eppure il paese (di circa 1500 persone + i villeggianti estivi che assai probabilmente non ci saranno più) è distrutto e abbandonato ed ha subito le sue vittime.
Quello di Massimiliano è un grido composto e fiero di aiuto, di presenza, – ci siamo anche noi – emerge forte e così viene percepito da tutti i nostri partecipanti. La tv dice che le case sono state costruite male…
NON E’ VERO; quella è gente che la casa se la tira su da sola per la propria famiglia e per i figli, e nessuno mette la sabbia nel cemento alla casa che destinerà al figlio !!
E’ il terremoto che nella scossa principale è stato sicuramente molto più forte di quanto è stato detto in tv e ratificato (e c’è pure un motivo amici miei per abbassare il livello di magnitudo, finanziario come sempre), sono le strutture pubbliche che si sono sbriciolate !!
Massimiliano quindi, con il consenso della Protezione Civile ci porta in visita nella tendopoli, escono i bimbi dalle tende, che hanno bisogno di svago, di parlare con altra gente, immediatamente fanno amicizia con i nostri figli, come ti chiami Lollo ! e tu ?? Alessio, tu ? Willy !! e tu ? Cocco !!
Che nomi strani che avete….
:-)) non abbiamo nomi strani, a Roma si usano i soprannomi già da bambini, lollo è lorenzo, cocco è matteo, Willy perché William..
E parlano e giocano insieme.

la tendopoli di arischia foto di gruppo tra bambini di roma e arischia nella tendopoli

Nel frattempo conosciamo Berardino, Vigile del fuoco, che ci permette la visita al borgo oramai disabitato e chiuso agli abitanti.
-Camminate al centro delle strade, non accostatevi troppo ai lati ancora ci sono mura pericolanti…

Case lesionate, distrutte, abbandonate, ovunque desolazione e rabbia, la scuola, la loro scuola, la nostra scuola completamente sbriciolata, siamo lì perché viva ancora, e ce la metteremo tutta !! Ci facciamo una foto davanti alle macerie tutti insieme, perché siamo lì per la rinascita.

09017 sullo sfondo le macerie della scuola di arischia
Arischia – macerie I bambini posano sullo sfondo della scuola crollata di Arischia

Poi il torneo dei bambini , un momento di gioia collettiva, su un campo ricavato da un pratone e sul quale ci hanno montato le porte e delimitato il perimetro di gioco, tutta opera dei volontari, il campo sportivo come ovunque in Abruzzo è occupato dalla tendopoli.
Lì i nostri figli parlano il linguaggio universale, si divertono, si affannano corrono su quel prato dimenticando tutto, è la più grande e bella vittoria. A fine partita si scambiano le maglie, le nostre belle maglie della Roma che siamo fieri di aver dato a quei ragazzi.

i bambini di cdr ad arischia i bambini di arischia 2009
la squadra di Corederoma le squadre di Arischia

Poi la merenda collettiva e la consegna del materiale didattico per tutta la stagione. Non gli mancherà nulla per quanto attiene all’attività scolastica, è il nostro primo atto per Arischia, non sarà l’ultimo.

parte del materiale consegnato per l'attività scolastica la targa ricordo del comune di arischia a corederoma
Una parte del materiale consegnato da CdR
alla scuola di Arischia
la targa ricordo del Comune di Arischia

Ora c’è il ritorno a casa, quando rientro vedo la mia famiglia, le nostre mura domestiche in maniera diversa, arrivano i messaggi degli altri partecipanti…. “Grazie” … “indimenticabile”…. “Facciamo qualcosa ancora”….

Ci sono giorni che toccano il cuore e si imprimono a fuoco e in eterno nell’animo:

sabato 5 settembre, ARISCHIA, è stato uno di quelli.

Grazie a tutti i partecipanti, ai nostri figli (lollo, alessio, cocco, willy, valerio, marcolino, francesca romana, stefano), a Emanuele e Carla, a Mister Vincenzo, alle mamme e i papà partiti da Roma con i loro cuccioli..

..a Massimiliano e Berardino, alla gente e ai bambini di Arischia, grazie a loro ora siamo più ricchi;

..al cuore di tutti i Corederoma che hanno partecipato all’iniziativa con la presenza, il lavoro o economicamente; uno su tutti Orco nostro, il “grande” cuoco di Stoccarda (ora grazie a lui fraz. di Ponte Mammolo);

..e infine grazie alla EUROLANDIA SRL l’ingrosso di giocattoli e articoli per la scuola di via Alimena, che non ci fa mai mancare il suo supporto nelle nostre iniziative e che stavolta ha permesso che quei soldi da destinare ad astucci, quaderni, diari, zaini, materiale didattico si moltiplicassero per due e per tre.

Non lasciamoli soli ora che il sipario è calato.

Giggi
Associazione Core de Roma