domenica, Maggio 11, 2025 Anno XXI


Capita una giornata di temporale in mezzo ad una lunga camminata sotto il sole. In situazioni normali non sarebbe un problema, con la vetta sempre più lontana fa venire un po’ di amaro in bocca. Con la vetta messa più in alto di quello che si meriterebbe oltre all’amaro ti fa scuotere la testa e far tornare in mente cose già viste. 

La prestazione è stata insufficiente per tutti quelli che sono scesi in campo e per il mister in panchina. Il Siena è stato superiore per gran parte della partita. Quando è suonata la sveglia per i giallorossi era già troppo tardi.

Disunita, stanca, senza idee, tutto insieme. Non c’è stato un reparto che abbia funzionato. Sterili davanti, spaesati in mezzo al campo e paurosamente scoperti dietro. È bastato un pressing, anche non troppo spinto, di due tre uomini per andare costantemente in crisi. 

La fortuna dei due pali è stata subito pagata da un autogol collettivo di Doni, Mexes, Tonetto, roba mai vista. Nella ripresa qualche segno di vitalità ma davvero poco incisiva, con Perrotta che si conferma il grande mangia gol.  

Le novità sul regolamento le abbiamo apprese da Dondarini: il gomito in faccia non è più fallo ma un modo di difendersi. Incredibile come la classe arbitrale sia potuta scendere cosi in basso. Almeno speriamo che sia solo incapacità, anche se la storia insegna ben altro. 

Brutta la Roma, troppo brutta per essere vera. Non si possono fare considerazioni tattiche o tecniche. Talmente basso è stato il livello che non si può che attribuire il tutto alla testa. Non ha girato punto e basta. 

Due sconfitte in ventuno partite raccontano di uno score invidiabile, eppure c’è una strana sensazione che non si riesce a spiegare. Continuare ora diventa sempre più difficile, ma il solo guardare i numeri dovrebbe confortare e ricaricare quelle pile mentali che sono apparse davvero scariche. 

Non mollare la presa significa dare senso a quello che si è costruito. Niente drammi e avanti. Si avvicina il periodo di fuoco, dovremmo essere pronti fisicamente e psicologicamente. Il sogno continua, per forza. 

Noi ci saremo con tutto il nostro entusiasmo e la nostra passione. Rialzare la testa e correre, da subito. 

petraur@corederoma.net