martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


Roma, i soldi ancora non ci sono: tempo fino a oggi, poi mandato a vendere

Il MessaggeroI soldi di Vinicio Fioranelli ancora non ci sono. E per questo motivo la banca di Zurigo non avrebbe rilasciato a Mediobanca la lettera di garanzia per consentire a piazzetta Cuccia di concedere al patron della Fio Sport Group un finanziamento da 300 milioni per acquistare la As Roma. Ma il tempo regolamentare e anche i supplementari stanno scadendo. Entro oggi Unicredit, che ha messo in mora Italpetroli a causa del mancato pagamento delle rate sui debiti (300 dei 400 milioni), avrebbe concordato con Mediobanca che se non verrà perfezionata a Fioranelli la cessione del club giallorosso, scatterà il mandato irrevocabile a vendere la società di calcio. Mandato che verrebbe affidato alla stessa Mediobanca.

Nella giornata odierna, secondo i contatti intercorsi tra piazza Cordusio e piazzetta Cuccia, la Italpetroli – probabilmente dopo una riunione del cda – dovrebbe ufficializzare l’interruzione delle trattative con Fioranelli. Per tutta la giornata di ieri Mediobanca avrebbe atteso invano che da Zurigo il comitato crediti della banca deliberasse di firmare una lettera di garanzia a favore di piazzetta Cuccia.

Questa lettera sarebbe il presupposto affinchè Mediobanca possa erogare al gruppo Fio un finanziamento di 300 milioni dei quali circa 210 da versare a Italpetroli in cambio del 67% della Roma e il resto per lanciare l’opa. Ieri in Borsa il titolo della squadra di Luciano Spalletti ha avuto un exploit del 14,57% sulla scia di un’imminente conclusione dell’operazione. L’istituto elvetico, dal canto suo, prima di rilasciare la garanzia che di fatto gli fa accollare l’onere della restituzione del prestito alla Fio nel caso in cui quest’ultima fosse inadempiente, vuol essere sicuro dell’esistenza dei soldi da parte di Fioranelli & c. Sembra che questi fondi provengano da un movimento di denaro in arrivo da altri stati. E comunque Zurigo non avrebbe certezza della capacità finanziaria del suo cliente.

Proprio per questo motivo sarebbe stato scartato il precedente piano di far depositare i soldi presso la Spafid, fiduciaria di Mediobanca: questa strada avrebbe fatto accollare tutto il rischio sul prestito alla Fio in capo a piazzetta Cuccia. In teoria la garanzia da Zurigo a Mediobanca potrebbe arrivare anche oggi ma nella tarda serata di ieri sia in piazzetta Cuccia che presso Unicredit c’era molto scetticismo. E soprattutto la banca guidata da Alessandro Profumo, che è anche azionista al 49% della Italpetroli, avrebbe iniziato a guardare al piano B.

Quello concordato la scorsa settimana con Mediobanca e basato sull’attribuzione a quest’ultima di un incarico per procedere alla vendita all’asta della Roma. Certamente questa ipotesi fa allungare i tempi per la definizione degli assetti futuri della società e per il rientro di parte dei debiti maturati da Italpetroli verso Unicredit e Mps. Ma rappresenta però, una soluzione un pò più sicura, anche se non è detto che Mediobanca riesca a trovare compratori o se dovesse trovarli disposti a pagare la stessa somma di Fioranelli. L’asta dovrebbe concludersi possibilmente entro luglio, in modo che il nuovo acquirente abbia la possibilità di potenziare il club: durante lo svolgimento del processo organizzato di cessione Unicredit e Mediobanca avrebbero concordato delle ”tutele” a favore di piazza Cordusio. Il cronometro sta completando gli ultimi giri, stasera il destino della Magica potrebbe essere segnato.

r. dim.


Sorpresa in casa Giallorossa, rischia di saltare tutto

Manca l’ultima garanzia bancaria di Fioranelli, già pronto il “piano B”: mandato a vendere della società con base d’asta a 200 milioni. Oggi Mediobanca potrebbe annunciare lo stop delle trattative con l’agente Fifa.

Il TempoUna certezza: la Roma sarà venduta. Tutto attorno ancora tanti, troppi dubbi. Quando Fioranelli e la sua cordata sembravano aver superato ogni ostacolo, la trattativa si è bloccata di nuovo. A quanto si apprende, l’agente Fifa non ha presentato la garanzia bancaria finale a copertura dell’importo per l’acquisto del club (201 milioni di euro ai Sensi per il 67%, altri 100 per l’opa sul resto delle azioni) attesa per ieri sera. Se non lo farà entro stamattina, potrebbe arrivare l’ennesimo colpo di scena di una telenovela infinita: l’annuncio, da parte di Mediobanca o Italpetroli, dell’interruzione delle trattative con Fioranelli. Dopo il grande ottimismo dello scorso weekend, ieri in ambienti bancari è tornato lo scetticismo. Evidente come qualcuno in questa storia non racconti la verità fino in fondo. Se la cordata svizzero-tedesca andava bene venerdì scorso (il 18 giugno scorso l’agente Fifa ha costituito una società ad hoc per l’affare), perché ora non è più credibile? Ci sarà tempo per capire, adesso bisogna andare di fretta per definire il futuro della Roma.

È pronto un piano-B in caso di fallimento della trattativa con Fioranelli: c’è un accordo tra Italpetroli e Unicredit, già definito nei dettagli e messo nero su bianco, con il quale verrà conferito il mandato a vendere la società in tempi brevi a Mediobanca. Il prezzo di base dell’asta per la quota di maggioranza del club è fissato a 200 milioni (non a caso lo stesso importo concordato con Fioranelli). Qualora non si trovassero investitori pronti a versare questa cifra, Unicredit si farebbe carico della differenza, concedendo uno sconto sul debito di Italpetroli. Tradotto: se la Roma viene venduta a 170 milioni, quei soldi verrebbero girati alla banca che «stornerebbe» comunque 200 milioni dal debito complessivo dei Sensi (circa 400 milioni). Ieri Rosella ha passato la mattinata negli uffici della holding ma non c’è stato il cda che era previsto in calendario.

Giovedì si riunirà invece il cda del club giallorosso per la relazione mensile. Mentre si attendevano comunicazioni di tutt’altro tipo, la Roma ha annunciato l’arrivo a parametro zero di Stefano Guberti: il primo acquisto per la prossima stagione, forse l’ultimo dell’era Sensi. Nessuna sorpresa visto che si tratta di un affare definito da tempo, ma comunque un segnale. L’esterno ex Bari ha firmato per quattro anni: stipendio a salire dai 700mila euro lordi della prossima stagione fino ai 900mila della stagione 2012/13. In Borsa si continua a credere nell’imminente passaggio di mano della società: il titolo della Roma ha chiuso la seduta con un rialzo dell’8,77%.

Alessandro Austini


Finanza on lineLa vendita della Roma è ancora in bilico. I soldi di Vinicio Fioranelli non sarebbero ancora arrivati e per questa ragione la banca di Zurigo non avrebbe rilasciato a Mediobanca la lettera di garanzia per concedere alla società di Fioranelli un finanziamento pari a 300 milioni di euro per acquistate il club giallorosso. Ma il tempo stringe. Entro oggi Unicredit, che ha messo in mora Italpetroli dopo il mancato pagamento delle rate sui debiti, avrebbe deciso con la banca di piazzetta Cuccia che se non verrà perfezionata la cessione con Fioranelli, scatterà il mandato irrevocabile a vendere l’A.S. Roma. Intanto, ieri a Piazza Affari il titolo della squadra di capitan Totti ha preso quasi il 15% in scia all’imminente conclusione dell’operazione.