lunedì, Maggio 12, 2025 Anno XXI


Roma, ecco l’offerta: 300 milioni di euro. Cessione a un passo
Trattativa in Mediobanca, lunedì si può chiudere

Il MessaggeroL’offerta della cordata di Vinicio Fioranelli per la Roma calcio è pronta: 300 milioni in tutto, opa compresa. Alla famiglia Sensi, azionista al 67% del club giallorosso, andrebbero circa 201 milioni. L’intera somma sarebbe depositata, secondo quanto risulta a Il Messaggero, presso una piccola banca svizzera con sede a Zurigo. Mediobanca, advisor della Italpetroli, controllante della Roma e controllata dai Sensi al 51%, dovrebbe strutturare un’operazione finanziaria garantita dalla liquidità giacente presso l’istituto di Zurigo.

La definizione del contratto potrebbe avvenire lunedì, massimo martedì – ieri sera sarebbero stati avvertiti anche Luciano Spalletti e Francesco Totti – quando il cda della banca svizzera prenderà una delibera. E un consiglio di Mediobanca, già in agenda per giovedì 25 con all’ordine del giorno l’esame del preconsuntivo 2008-2009, potrebbe fare la stessa cosa.

Ieri sarebbe stata una giornata cruciale per il futuro della Magica, che è quotata in piazza Affari dove il titolo ha chiuso in rialzo del 14,6% a 1,14 euro facendo raggiungere alla società un valore di mercato di 151 milioni. Quindi in Borsa, dove le indiscrezioni sull’accelerazione data da Fioranelli ha fatto schizzare alle stelle il titolo, sospeso per circa un’ora, la quota in mano alla Italpetroli vale 101 milioni.

Prima della sospensione Italpetroli, su invito della Consob, ha ammesso di avere «in corso le verifiche anche da parte del proprio advisor Mediobanca in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Signor Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquistare il pacchetto azionario di controllo della As Roma».

Mediobanca che avrebbe tenuto al corrente Unicredit – socio al 49% di Italpetroli di cui è il principale creditore con 300 dei 400 milioni di debiti – sugli sviluppi del negoziato, per tutto il giorno avrebbe proseguito gli accertamenti sulla capacità finanziaria di Fioranelli e dei suoi compagni di cordata, tra i quali Volcker Flick, imprenditore tedesco. Le verifiche sono usuali per una banca difronte a transazioni superiori a 15 milioni di euro e che abbiano una certa rilevanza.

Come lo ha la cessione del club giallorosso in riferimento all’impatto sociale e ”politico” nella capitale ma anche in tutta Italia. Questi obblighi scaturiscono a carico delle banche dalla cornice della direttiva comunitaria di Basilea 2 e si applicano soprattutto nelle transazioni transfrontaliere, quelle cioè che muovono capitali da uno stato all’altro al fine di accertare anche i cosiddetti ”rischi reputazionali”.

Legati anche a operazioni con clienti occasionali, come sono Fioranelli & c. In questo contesto rientrano le analisi effettuate dalla banca d’affari di piazzetta Cuccia che nella tarda serata di ieri, al termine di lunghe riunioni alle quali, secondo ambienti romani, avrebbero preso parte anche Fioranelli e i suoi legali dello studio Irti, avrebbe maturato il convincimento che ci sono le condizioni per chiudere. Ecco perchè sarebbe stato informato Unicredit, rimasto comunque sempre fuori dalle trattative. Nelle quali è stato coinvolto l’avvocato delle Sensi Gianroberto de Giovanni.

Il dialogo con la banca di piazza Cordusio sarebbe servito per comunicare che l’ormai imminente vendita della Roma disinnesca il meccanismo giudiziario avviato con la lettera di messa in mora. I 201 milioni che dovrebbero affluire a Italpetroli andranno a rimborsare una grossa fetta dei debiti di Unicredit e anche di Mps che ne vanta altri 70. Restituito il grosso del debito di Italpetroli, Mediobanca avrebbe già l’accordo di massima delle banche di rinegoziare, cioè allungare di qualche altro anno rispetto al 2010 del piano siglato a luglio scorso, l’estinzione del saldo finale da parte dei Sensi.


«È il giorno decisivo» era il leit motive delle ultime settimane troppe volte smentito dall’evoluzione di una trattativa che ha faticato a prender quota… Ma stavolta sembrerebbe essere tutto vero e il passaggio di mano della Roma sarebbe davvero più o meno cosa fatta.

Il TempoL’incontro decisivo ieri a Milano negli uffici di Mediobanca dove Fioranelli ha mostrato la liquidità necessaria per completare l’operazione (i famosi 201 milioni depositato sulla fiduciaria Safid). E proprio il gruppo bancario incaricato dai Sensi di fare da advisor alla ristrutturazione del debito nei confronti di Unicredit (quasi 300 milioni di euro). La notizia di una trattativa praticamente in dirittura d’arrivo ha fatto rapidamente il giro d’Italia, costringendo la Consob a chiudere un comunicato di precisazione a Compagnia Italpetroli che ha chiarito come stiano «procedendo e sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca, di cui si è già in precedenza data comunicazione al pubblico, in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Sig. Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma, nonchè sulla capacità economica e finanziaria di tale società». Di fatto l’ennesima conferma di una trattativa che la Sensi aveva già «Confessato» nelle scorse settimane ma della quale non hai mai voluto poi in fondo prendere realmente atto. Adesso anche la famiglia ha capito che è arrivato il momento di lasciare e avrebbe infatti confidato a persone di fiducia di essere pronta ad uscire dalla società che il capostipite Franco ha portato alla conquista del terzo scudetto della sua storia. Non a caso il titolo in Borsa è stato sospeso per eccesso di rialzo e ieri ha fatto registrare numeri da capogiro. A Piazza Affari il titolo ha chiuso con un balzo di +14% e tre milioni di azioni passate di mano: un volume triplo rispetto alla media dell’ultimo mese e sintomo di come il mercato ha recepito la notizia di cessione. Difficile definire ancora nel dettaglio le cifre dell’intera operazione che sarebbe nel complesso di circa trecento milioni: anche se proprio sui dettagli numerici c’è ancora aperta una «piccola» trattativa. L’agente Fifa Vinicio Fioranelli, che fa capo alla cordata riconducibile anche all’imprenditore Volker Flick, ride e si dice pronto ai fare i prossimi passi: quelli che dovrebbero dare una nuova struttura alla società. Si procederà alla firma del preliminare, quindi alla chiusura della due diligence, infine all’adempimento degli obblighi di notifica all’antitrust. Sarebbe già pronto un fondo svizzero (a capo del quale ci sarà un personaggio molto influente dell’ambiente economico e dell’alta finanza europea) che gestirebbe tutti gli interessi del club e che dovrà fare investimenti subito per tornare competitivo sul mercato. E lo stesso Flick ieri, non appena avuto gli ok dalla banca e aver percepito la reale possibilità di chiudere l’affare, ha contattato nuovamente l’amico ed ex ds giallorosso Franco Baldini per comunicargli gli sviluppi della trattativa. La risposta dell’attuale braccio destro di Capello al servizio della nazionale inglese, sarebbe stata la stessa delle settimane scorse: «Prima fate tutto, poi ne parliamo». Altro fronte tutto da sviluppare quello relativo alla costruzione dello stadio per il quale Fioranelli si sarebbe già mosso. Dietro c’è il colosso bancario olandese Abn Amro sul quale l’agente Fifa ha depositato i soldi a garanzia dell’affare. La banca olandese, che ha già più di un piede nell’Ajax, sarebbe pronta ad investire nel nuovo impianto romano e dare il «suo» nome allo stadio che sorgerà nella capitale. Tutto pronto quindi in attesa di dare l’annuncio ufficiale di una cessione che sembra già fatta. Forse oggi, ma più probabile lunedì… comunque, stavolta, è solo questione di ore.


Fioranelli, quasi fatta. Il titolo vola in Borsa. Svolta nel passaggio di consegne della società. Italpetroli comunica che sono in corso valutazioni sulla concretezza dell’acquirente: pronti 300 mln, più 150 per il mercato dei prossimi 5 anni. E Mediobanca è pronta per il via libera

La RepubblicaLa telenovela sulla cessione della Roma potrebbe essere vicina all’epilogo. Sarebbero pronti 300 milioni di euro per il passaggio di consegne dalla famiglia Sensi al gruppo svizzero rappresentato da Vinicio Fioranelli. Inoltre, previsto un apporto di 150 milioni di euro da investire nei prossimi 5 anni per il potenziamento della squadra. Ed il mercato scommette sull’imminente chiusura della trattativa, mettendo le ali al titolo del club giallorosso. Le azioni chiudono con un rialzo del 14% a Piazza Affari, con tre milioni di pezzi passati di mano: un volume triplo rispetto alla media dell’ultimo mese.

Ulteriore conferma dell’affare imminente, che al massimo dovrebbe essere ufficializzato lunedì mattina, il comunicato della società Italpetroli: “La Compagnia Italpetroli e il suo advisor finanziario Mediobanca – si legge – stanno ancora effettuando le verifiche in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato da Vinicio Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di A. S. Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società”. Ma trapela che proprio Mediobanca sarebbe pronta per l’okay.

Secondo il comunicato, “con riferimento alle notizie riportate sulla stampa in data odierna, su espressa richiesta scritta della Consob, Compagnia Italpetroli, in qualità di controllante indiretta di A. S. Roma S. p. A., precisa che stanno procedendo e sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca, di cui si è già in precedenza data comunicazione al pubblico, in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Sig. Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di A. S. Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società”.

“Compagnia Italpetroli non è ovviamente a conoscenza degli spostamenti, dell’agenda e degli incontri che il Sig. Fioranelli avrebbe organizzato in questi giorni e di cui si dà conto nelle richiamate notizie di stampa”.