Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke sabato, 20 Giugno alle ore 08:18
Roma, ecco l’offerta: 300 milioni di euro. Cessione a un passo
La definizione del contratto potrebbe avvenire lunedì, massimo martedì – ieri sera sarebbero stati avvertiti anche Luciano Spalletti e Francesco Totti – quando il cda della banca svizzera prenderà una delibera. E un consiglio di Mediobanca, già in agenda per giovedì 25 con all’ordine del giorno l’esame del preconsuntivo 2008-2009, potrebbe fare la stessa cosa. Ieri sarebbe stata una giornata cruciale per il futuro della Magica, che è quotata in piazza Affari dove il titolo ha chiuso in rialzo del 14,6% a 1,14 euro facendo raggiungere alla società un valore di mercato di 151 milioni. Quindi in Borsa, dove le indiscrezioni sull’accelerazione data da Fioranelli ha fatto schizzare alle stelle il titolo, sospeso per circa un’ora, la quota in mano alla Italpetroli vale 101 milioni. Prima della sospensione Italpetroli, su invito della Consob, ha ammesso di avere «in corso le verifiche anche da parte del proprio advisor Mediobanca in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Signor Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquistare il pacchetto azionario di controllo della As Roma». Mediobanca che avrebbe tenuto al corrente Unicredit – socio al 49% di Italpetroli di cui è il principale creditore con 300 dei 400 milioni di debiti – sugli sviluppi del negoziato, per tutto il giorno avrebbe proseguito gli accertamenti sulla capacità finanziaria di Fioranelli e dei suoi compagni di cordata, tra i quali Volcker Flick, imprenditore tedesco. Le verifiche sono usuali per una banca difronte a transazioni superiori a 15 milioni di euro e che abbiano una certa rilevanza. Come lo ha la cessione del club giallorosso in riferimento all’impatto sociale e ”politico” nella capitale ma anche in tutta Italia. Questi obblighi scaturiscono a carico delle banche dalla cornice della direttiva comunitaria di Basilea 2 e si applicano soprattutto nelle transazioni transfrontaliere, quelle cioè che muovono capitali da uno stato all’altro al fine di accertare anche i cosiddetti ”rischi reputazionali”. Legati anche a operazioni con clienti occasionali, come sono Fioranelli & c. In questo contesto rientrano le analisi effettuate dalla banca d’affari di piazzetta Cuccia che nella tarda serata di ieri, al termine di lunghe riunioni alle quali, secondo ambienti romani, avrebbero preso parte anche Fioranelli e i suoi legali dello studio Irti, avrebbe maturato il convincimento che ci sono le condizioni per chiudere. Ecco perchè sarebbe stato informato Unicredit, rimasto comunque sempre fuori dalle trattative. Nelle quali è stato coinvolto l’avvocato delle Sensi Gianroberto de Giovanni. Il dialogo con la banca di piazza Cordusio sarebbe servito per comunicare che l’ormai imminente vendita della Roma disinnesca il meccanismo giudiziario avviato con la lettera di messa in mora. I 201 milioni che dovrebbero affluire a Italpetroli andranno a rimborsare una grossa fetta dei debiti di Unicredit e anche di Mps che ne vanta altri 70. Restituito il grosso del debito di Italpetroli, Mediobanca avrebbe già l’accordo di massima delle banche di rinegoziare, cioè allungare di qualche altro anno rispetto al 2010 del piano siglato a luglio scorso, l’estinzione del saldo finale da parte dei Sensi. «È il giorno decisivo» era il leit motive delle ultime settimane troppe volte smentito dall’evoluzione di una trattativa che ha faticato a prender quota… Ma stavolta sembrerebbe essere tutto vero e il passaggio di mano della Roma sarebbe davvero più o meno cosa fatta.
Fioranelli, quasi fatta. Il titolo vola in Borsa. Svolta nel passaggio di consegne della società. Italpetroli comunica che sono in corso valutazioni sulla concretezza dell’acquirente: pronti 300 mln, più 150 per il mercato dei prossimi 5 anni. E Mediobanca è pronta per il via libera
Ulteriore conferma dell’affare imminente, che al massimo dovrebbe essere ufficializzato lunedì mattina, il comunicato della società Italpetroli: “La Compagnia Italpetroli e il suo advisor finanziario Mediobanca – si legge – stanno ancora effettuando le verifiche in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato da Vinicio Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di A. S. Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società”. Ma trapela che proprio Mediobanca sarebbe pronta per l’okay. Secondo il comunicato, “con riferimento alle notizie riportate sulla stampa in data odierna, su espressa richiesta scritta della Consob, Compagnia Italpetroli, in qualità di controllante indiretta di A. S. Roma S. p. A., precisa che stanno procedendo e sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca, di cui si è già in precedenza data comunicazione al pubblico, in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Sig. Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di A. S. Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società”. “Compagnia Italpetroli non è ovviamente a conoscenza degli spostamenti, dell’agenda e degli incontri che il Sig. Fioranelli avrebbe organizzato in questi giorni e di cui si dà conto nelle richiamate notizie di stampa”. |
