venerdì, Maggio 17, 2024 Anno XXI


Si chiude il girone di andata con la Roma che eguaglia lo strepitoso punteggio dello scorso anno. L’ Inter ha fatto due punti in meno e quindi il distacco dalla vetta è minore. Saremmo stati ancora più vicini se il dodicesimo uomo in campo, e non mi riferisco al pubblico, non sarebbe intervenuto in più di un’occasione a salvare la barca nerazzurra che non riusciva ad entrare in porto. Il nero c’è, il bianco è diventato azzurro. I giallorossi continuano a fare il loro splendido cammino,  nonostante la frustrazione potrebbe far capolino ad ogni angolo. Ottima la prestazione, le assenze pesanti non hanno pregiudicato il gioco e le occasioni. Il gol di Giuly poteva essere bissato subito con i tre ottimi assist forniti da Vucinic e sprecati malamente dai compagni. L’errore di Mancini davanti al portiere  è qualcosa di clamoroso. Davvero buon primo tempo per il montenegrino che però si spegne piano piano nella ripresa. Il Catania ci prova e Doni non passa una domenica di ferie, anzi si fa trovare pronto a mettere le sua mani per stoppare qualsiasi strano pensiero agli ospiti. Nella ripresa solito copione, diversi gol falliti e finalmente il sigillo del capitano del giorno DDR su rigore procuratosi da Taddei, caparbio come sempre. Una botta stile mondiale e per il portiere nessuna possibilità. Da incorniciare la prova di Pizarro, senza dubbio il migliore in campo. Catalizza ogni pallone, ne recupera a quantità industriali, sta ovunque, consente il passaggio facile a tutti i compagni, serve i avanti palloni invitanti. Davvero mostruoso. I siciliani tirano e remi in barca e la partita si trascina fino al fischio finale dell’arbitro, che riesce ad ammonire senza motivo diversi giocatori. Applausi per un girone di andata quasi perfetto. Aspettiamo la caduta della squadra milanese, anche se sarà difficile viste le stampelle che gli vengono fornite. 

petraur@corederoma.net