Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke venerdì, 15 Maggio alle ore 07:46
da Il Corriere dello Sport – romagiallorossa.com
L’OFFERTA – Ad essere maligni, la vicenda dello stadio di proprietà della Roma può sembrare l’ultima carta che la famiglia Sensi può mettere sul tavolo da gioco di una partita che mette in palio la proprietà giallorossa. Quella per cui, nelle ultime settimane, in molti hanno evidenziato manifestazioni d’interesse, per usare le stesse parole scritte nei comunicati congiunti di Italpetroli e Roma calcio. E c’è stato pure chi, come l’imprenditore farmaceutico dottor Francesco Angelini, che la manifestazione d’interesse l’ha resa pubblica. E oggi, dopo aver parlato con le Banche, sembra intenzionato ad aspettare gli eventi e, una volta che dovessero sfumare gli svizzeri, sarebbe pronto a fare la sua offerta, da solo, per il pacchetto di maggioranza della Roma. Prima, però, c’è la cordata Vinicio Fioranelli, chiamiamola così, quella che prima si è mossa per acquisire la Roma. E che proprio in queste ultime ore avrebbe formalizzato l’offerta, con relative garanzie bancarie, alla famiglia Sensi, consegnandola quindi all’avvocato De Giovanni, un’offerta che sarebbe quantificabile in una cifra molto simile a quelle garantita da George Soros poco più di un anno fa (283 milioni), offerta che all’epoca non fu sufficiente per l’improvvisa quanto misteriosa, anzi no, comparsa di un arabo pronto a rilanciare. Arabo poi rivelatosi un miraggio. Ora Fioranelli e company, un componente della famiglia Flick, un fondo svizzero, un’entità italiana tuttora misteriosa e pare pure un fondo libico devono solo attendere una risposta che dovrebbe arrivare entro un paio di giorni, cioè dopo le necessarie verifiche economiche (i soldi). LO STADIO – Su tutto questo, c’è il business stadio di proprietà, sul quale puntano, c’è chi dice le ultime fiches, i Sensi. Ieri, in questo senso, c’è stato un programmato incontro il sindaco Gianni Alemanno che, in compagnia dei tecnici del Comune, ha ricevuto nel suo ufficio la dottoressa Sensi e la dottoressa Mazzoleni, reduci dal Cda trimestrale della Roma (dove nella relazione date alle stampe, a sorpresa si è scoperto il prolungamento contrattuale sino al 2013 per il direttore Piero Torri |
