giovedì, Giugno 19, 2025 Anno XXI


MARCATORI: Al 14′ Mancini, al 16′ e 28′ (rigore) Totti, al 44′ Giuly st.

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Juan, Mexes, Tonetto (37′ st Cassetti); De Rossi, Pizarro; Taddei (1′ st Giuly), Perrotta, Mancini; Vucinic (13′ st Totti) (27 Julio Sergio, 2 Panucci, 8 Aquilani, 33 Brighi). All.: Spalletti.
TORINO (4-4-2): Sereni; Comotto (29′ Dellafiore), Di Loreto, Natali, Lanna; Lazetic (18′ st Bjelanovic), Grella, Corini, Barone; Di Michele (31′ st Oguro), Recoba (31 Fontana, 7 Motta, 29 Bottone, 35 Benedetti, 20 Bjelanovic). All.: Novellino.

ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia.
NOTE – Spettatori: 20.000. Ammoniti: Grella e Corini per comportamento non regolamentare, Mexes e Natali per comportamento scorretto. Angoli: 9 a 1 per la Roma. Recupero: 2′ e 2′.

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R. Sensi: quello dei 200 gol di Totti è un traguardo importantissimo, abbiamo una grande soddisfazione ad avere Francesco come capitano della Roma. Siamo tutti felici per lui e speriamo possa continuare a farne molti di più.
E’ sempre più la storia di questa squadra. Sono contenta per chi c’era ed ha visto la partita, soprattutto perché hanno potuto vedere il duecentesimo gol del capitano, sono momenti importanti che si ricorderanno nel tempo, complimenti a chi c’era, a chi segue da casa, o a chiunque lo fa in un altro modo.
Il cammino sembra più facile? Non è mai facile, non è stato facile col Torino e non sarà facile con la Sampdoria. Noi dobbiamo affrontare tutte le partite con determinazione.
Nel secondo tempo è cambiato tutto? Sì, è cambiato tutto, ma i complimenti ai ragazzi vanno per tutti i novanta minuti, per quello che danno e la voglia che ci mettono. Ora concentriamoci col campionato che giocare col Catania non sarà facile.

Cairo: il Torino nel primo tempo ha fatto un’ottima partita e poteva essere in vantaggio. Nel secondo tempo la Roma ha sbloccato il risultato e ha fatto la partita. Ci tenevo alla Coppa, ma ora pensiamo al campionato. Anche se, per come si erano messe le cose, potevamo andare ai quarti.

Spalletti: nel primo tempo abbiamo evitato grandi insidie come quella di disunirsi, di non staccare la squadra, non fare cose a livello individuale ma rimanere dentro la gara. Quando si gioca una partita di questa intensità, dovendo ribaltare un risultato difficile, il dispendio di energie è totale. E’ chiaro che, in funzione del gol, un giocatore come Francesco o un Giuly ispirato come stasera possono dare qualcosa di più. Però è stato importante il comportamento di squadra. Fortunatamente veniamo dalla sosta, questo ci permette di gestire meglio le energie. Due partite ravvicinate non vanno bene per giocatori come Perrotta e Taddei che non avevano giocato molto prima delle vacanze. Ora dobbiamo recuperare per la partita per domenica.
Perché ho abbracciato Giuly se il record l’ha fatto Totti? Chi è Francesco lo sappiamo, ci ha abituato bene. Giuly era stato in dubbio perché febbricitante durante la settimana, entrando dalla panchina ha avuto rapidità, qualità e spunti che fanno male. Nel secondo tempo ha dato gli impulsi giusti alla manovra, attaccando sempre lo spazio dietro il terzino e facendo allungare la squadra. Sono contento del cambio fatto a metà gara. Ha fatto un gran gol. Cicinho? La sua è stata una prova molto buona e lui uno dei più produttivi in campo. Finora non gli ho dato molto spazio, ma si è fatto trovare pronto ed ha fatto vedere il suo valore.

Novellino: se avessimo sfruttato le occasioni avute staremmo parlando di un’altra partita, il Torino non è stato bravo solo a difendersi. Il rigore? Mexes si è chiaramente buttato, non avrebbe mai preso la palla. Totti? Il suo ingresso può aver condizionato la partita, è un giocatore eccezionale anche a livello di personalità e di presenza in campo. Quando entra in campo aggiunge sempre qualcosa in più.
E’ un peccato uscire così, nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni. E’ un periodo nero per me, manca un po’ di fortuna. Manca forse un attaccante che segni molto? Si, è così. Sono molto sereno, ma quando si perde con dei contropiede le partite diventano diverse da come si erano preparate e diventa difficile. C’è grande amarezza. Il presidente Cairo si merita di più. Ha messo tanto in questa società. Ma con il lavoro, il recupero di alcuni giocatori e un po’ di fortuna possiamo toglierci delle soddisazioni

Totti: obiettivi centrati, non era semplice fare due gol con una squadra che ci ha messo in difficoltà. I 200 gol sono una soddisfazione che mi volevo togliere ed è stato bellissimo farli nel mio stadio. Li avrei voluti fare in un Olimpico pieno, ma sono contento lo stesso perché, anche se erano 20000 persone, lo stadio rimbombava e sembravano 80000. La squadra ha reagito bene, perché avevamo tutti voglia di passare il turno”.
Mancini? Aspettiamo questa sua benedetta firma. Amantino anche stasera ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per questa squadra e lo ha fatto vedere anche in mia assenza.
Pato? Pato è giovane ed ha tanto da lavorare, in Italia ci vuole poco per arrivare alle stelle e poco per passare alle stalle. Fortunatamente è in una grande squadra ed ha un allenatore che può farlo crescere.
Scudetto? Se l’inter non frena, è difficile. 7 punti non sono troppi né pochi e manca ancora tutto il girone di ritorno. Cercheremo di stargli dietro per approfittare di un loro passo falso.
Spalletti dice che servono due o tre campioni? Si, è ovvio che con qualche rinforzo ci si pongono altri obiettivi, ma staremmo comunque nelle mani dell’Inter anche con qualche giocatore in più.

Mexes: è una coppa bellissima perché la finale si giocherà a Roma e speriamo di giocare questa finale.
Il secondo tempo? Nel secondo tempo è cambiata la partita. E’ entrato il Capitano e ha fatto il suo. Abbiamo fatto benissimo nella ripresa, anche se abbiamo rischiato un po’ nel primo tempo, ma siano contenti della qualificazione.
Giuly? Ha fatto una grande partita: due assist ed un gol.
E’ importante andare avanti anche nella Coppa Italia? Tutte le partite sono importanti da giocare e più ne giochiamo e meglio è. Non è vero che sarebbe stato meglio uscire per giocare meno partite e riposarsi di più.
Il campionato? Ora c’è il Catania, dobbiamo pensare alla rincorsa all’Inter e quindi a vincere contro il Catania. Dobbiamo vincere più partite possibile, soprattutto in casa.

Tonetto: la mia uscita? Ho avuto solo un po’ di crampi, ho corso fino all’ottantacinquesimo. La partita? L’abbiamo interpretata bene dall’inizio, non abbiamo avuto fretta di sbloccare il risultato. Primo tempo 0-0, poi è entrato il capitano ed ha dato una mano in più…
Eravamo troppo sbilanciati in avanti? Sì, il primo tempo ci siamo sbilanciati anche troppo, per fortuna c’è stato Doni a salvare il risultato
Totti? Il nostro capitano si merita tutti i suoi 200 gol.Per noi è importantissimo.
Roma-Sampdoria? E’ una gara difficile, la metto sullo stesso piano del Torino, la affronteremo come oggi per poter andare avanti, perché ci teniamo tantissimo, non disdegniamo nessun obiettivo.

De Rossi: è stata un’impresa possibile perché il risultato era in bilico e giocavamo contro una squadra organizzata che, in questa stagione, ci ha messo sempre in difficoltà.
La finale della Coppa a Roma? Guai se per noi non fosse importante arrivare in finale. Che sia a Roma è un motivo in più per giocarsela alla morte.