venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


Sono le 11.30 dell’11 aprile anno 2762 a.u.c. .
Fra quattro ore circa ci sarà il derby che per noi drento al Raccordo è una delle due partite della stagione. Vinci due derby e avrai perdonato qualunque scivolone, dai una lezione di gioco e per noi romanisti sarà dolce prendere a canzonella il barista laziale, il collega appassionato dei biancocelesti, il compagno di scuola ( o viceversa)
Solitamente la città tutta si prepara al derby con largo anticipo, non si parla d’altro, fioccano le scommesse, i giocatori avvertono la tensione e di norma giocano peggio di come dovrebbero.
Oggi è una giornata particolare però. Oggi non è così.
Fosse stato per noi, per Spalletti, per i giocatori della Roma, per Giovinco e per mille altri che si sono espressi in merito, oggi non si sarebbe dovuto giocare.
Il calcio business dice che bisogna andare avanti ci sarà il minuto di raccoglimento e via a disputarsi la vittoria finale.

Negli occhi e nel cuore però abbiamo una fila di bare che sembra non avere fine, di color legno e di colore bianco; lo strazio composto dei parenti e della gente dell’Abruzzo, e un’emergenza senza fine. Mercoledi prossimo un furgone carico di beni di prima necessità raccolti grazie alla gente di CdR partirà alla volta di quelle terre martoriate. Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata.

Fondamentalmente oggi, del derby, non ce ne frega un caxxo: non gioiremo per le strade in caso di vittoria, non ci strazieremo in caso di sconfitta; vinca chi deve vincere e pensiamo ad altro.
Vi informeremo degli sviluppi dell’organizzazione degli aiuti che stiamo predisponendo per cercare di alleviare le sofferenze di tanta, troppa gente.

E’ nella difficoltà e nel dolore purtroppo che l’Italia diventa unita, che laziali e romanisti si abbracciano e puntano ad obiettivi comuni; un giorno sarà la normalità a farci sentire fratelli e tutti una cosa sola, ma non è tempo ancora.

A martedi amici lettori di Core de Roma, noi non riportiamo notizie, non creiamo aggregazioni di interessi, noi siamo gente che si è unita nella passione per Roma e la Romanità e da questa passione cerchiamo di tirare fuori qualcosa di utile. Per la tradizione, per il futuro e anche purtroppo, come in questi frangenti per chi soffre.

Buona Pasqua per quel che potete.
Associazione Core de Roma