domenica, Maggio 19, 2024 Anno XXI


da Corriere dello Sport – romanews.eu

Francesco TottiL’articolo scritto da Francesco Totti per il Corriere dello Sport.

Domenica è stata una notte molto strana, molto particolare. Mi sono addormentato con il gusto della vittoria e del mio ritorno in campo coinciso con i due gol, ma mi sono svegliato di soprassalto per il terremoto. Mi sono subito reso conto della gravità della situazione, ma solo al risveglio al mattino, dopo aver trascorso la notte nel dormiveglia, ho avuto la percezione di questo dramma che ha fatto passare in secondo piano tutte le vicende sportive. Fa male pensare che a sole due ore da Roma tanta gente in pochi secondi ha perso tutto quello che si era costruito in una vita, pensare che bambini, persone anziane si sono trovati per strada senza avere più nulla. Mi sento particolarmente vicino a tutte le famiglie e alle persone che hanno perso il loro caro e si sono trovate coinvolte in questa tragedia. Ora, come già in altre occasioni, scattano le gare di solidarietà per le popolazioni terremotate e questo è molto bello perché gli italiani hanno un cuore grande. Sono sicuro che il mondo del calcio farà la sua parte.

Domenica abbiamo vissuto una giornata di campionato molto particolare, anche dal punto di vista del calendario. Si è giocato in più orari e questo per il calcio italiano è stata una novità, secondo me positiva. Perché consente di seguire le partite di calcio dal pomeriggio alla sera. Lo scorso anno avevo proposto, in particolare nel periodo invernale, di programmare alcune partite sui campi più freddi alle tredici, affinché le condizioni del tempo e del terreno fossero più idonee a disputare le partite. Inoltre giocare all’ora di pranzo nel periodo invernale potrebbe portare allo stadio un maggior numero di bambini, mentre sarebbe opportuno spostare verso il pomeriggio le partite che si giocano alle 15 in città calde nel periodo estivo. Il calcio visto in tv è una cosa, ma quello vissuto allo stadio è completamente diverso, per sensazioni ed emozioni.

Domenica sono rientrato dal primo minuto, anche se la mia condizione non è ancora ottimale. E’ stata una partita molto dura, ce ne attendono altre otto di questo livello perché le squadre che andremo ad affrontare hanno tutte obiettivi importanti. Lecce, Cagliari e Chievo sono squadre in ottima salute che devono raggiungere la salvezza o la zona Uefa, come il Cagliari. Intanto sabato c’è il derby, una partita importante per l’intera città, anche se si disputerà in un clima di inevitabile tristezza nel ricordo delle vittime del terremoto. La Lazio è una squadra molto ben organizzata e soprattutto in queste partite non si fa mai trovare impreparata, anche se gli ultimi risultati la penalizzano. Ma sono sicuro che loro affronteranno il derby con le giuste motivazioni e con la rabbia che trasferiranno sul campo per dimostrare il loro valore. I giocatori della Lazio sono in ritiro e questo li caricherà ulteriormente, anche se io non condivido il ritiro. Il derby per me è sempre una partita particolare, nella quale cerco sempre di dare il massimo. Sabato saranno in campo pochi giocatori nati a Roma. Mi auguro che un giorno si torni a giocare il derby con tanti giocatori che come me provengono dal settore giovanile. Sarà una gara difficile e importantissima per il nostro futuro in Champions. Non voglio fare riferimenti che potrebbero alimentare inutili tensioni. Ora la Roma deve avere un solo obiettivo, quello di cercare di fare più punti possibili per raggiungere la zona Champions, anche se le dirette concorrenti hanno un ruolino di marcia molto regolare. Noi dobbiamo fare risultato pieno ogni partita, per poter poi trarre le conclusioni. In questo momento non contano i singoli, ma conta il gruppo, anche chi non gioca, o che entra dalla panchina si deve far trovare pronto per dare il proprio contributo, perché solo così possiamo centrare l’obiettivo.

Non voglio essere strumento di polemiche*, io sono il primo tifoso della Roma e conta solo questo. Non bisogna strumentalizzare certe tensioni o discussioni che possono far parte di qualsiasi gruppo. L’importante è avere tutti lo stesso obiettivo. Nel corso di questi anni si sono tramandate tante leggende. Ad esempio che io non voglio giocatori di personalità e grandi campioni con me, soprattutto in attacco. Quando si è trattato di dare una mano alla società per contattare qualche campione che attualmente gioca con noi, l’ho fatto con grande piacere e quando ho sollecitato qualche mio ex compagno di squadra per chiamare un suo connazionale l’ho fatto sempre per il bene della Roma. Spesso ho chiesto ai miei avversari la disponibilità a venire a giocare a Roma, ma poi ci sono state trattative che non si sono concretizzate, vedi Mutu e Gilardino. E’ accaduto lo scorso anno. Ma ho accolto con piacere l’arrivo di Baptista, un calciatore con un passato molto prestigioso sia nell’Arsenal che nel Real Madrid. Io non ho nessuna difficoltà e nessun problema ad avere come compagni di squadra, anche in attacco grandissimi fuoriclasse, anche perché questo significherebbe portare la Roma ai vertici del calcio internazionale.

Per il rinnovo del contratto appena saranno maturi i tempi sono sicuro che ci metteremo seduti e troveremo un’intesa, il mio obiettivo è giocare il più a lungo possibile, anche perché credo di aver dimostrato anche domenica scorsa di non essere finito. Una volta giunti alla firma, elimineremo tutte le eventuali polemiche che possono nascere su questo argomento.

* Leggi l’articolo de “Il Messaggero” per saperne di più