venerdì, Luglio 04, 2025 Anno XXI


E’ ripartito il campionato con risultati pressoché scontati.
Fortunato l’Inter, in extremis il Milan, la Juve si sapeva che avrebbe sofferto ma questi risultati, ahinoi, non è che ci interessino più di tanto.
Causa nostra sono fuori portata e si sono accaparrati i primi tre posti della classifica, ne rimane uno per la champions e per quel posto ce la dovremo vedere con una Fiorentina a cui la dea bendata questa stagione strizza volentieri l’occhio e un Genoa che oggettivamente è la sorpresa della stagione, gioca bene e fa risultati. Il compito ci sembra difficile, però se dovessimo battere (come è nel corso naturale delle cose) i cugini domenica prossima, il Lecce la settimana successiva e poi i viola a Firenze, allora si potrebbe sperare maggiormente.

La Roma ieri è tornata a sprazzi, mezzo Totti, mezzo Perrotta, mezzo Pizarro, e altri mezzi sono stati sufficienti per battere il Bologna che ha giocato la sua onesta partita.
Abbiamo avuto l’impressione che quando la Roma spingeva il gol fosse imminente ma, subito dopo averlo realizzato, il rallentamento dell’azione portava pericoli e un avanzamento del Bologna che, di questi tempi, non è che sia il Real o il Barca..
Prendiamo allora la metà buona di tutti questi “mezzi” e ci auguriamo che la settimana passi senza sussulti e preparando il derby con puntiglio e voglia. Dall’altra parte della barricata stanno in subbuglio e dargli una bella spallata sarebbe una delle poche soddisfazioni in questa stagione sotto tono e sotto risultati, sotto tutto.

L’abbiamo già detto altre volte, per noi quarti o quinti è la stessa cosa, vincere la Uefa sportivamente parlando sarebbe mille volte meglio di uscire agli ottavi di champions, ma sappiamo e comprendiamo pure quanto invece siano importanti per la società i proventi economici del quarto posto al posto del quinto e, per questo, ci aggrappiamo ad un finale di stagione che dovrà vedere una Roma “sturm un drang” – tempesta e assalto – senza paura e pronta a battere tutti e 9 gli avversari prossimi venturi. E’ nelle possibilità.

Questa notte a Roma mentre Morfeo (no il giocatore) abbracciava il popolo dell’Urbe, si sono mosse le case, i letti, i lampadari, preceduti da un rombo sordo. Molti di voi lettori non ricordano il terremoto del 1980 che sconvolse l’Irpinia e si avvertì nitidamente a Roma. Noi all’epoca piccoli passammo la notte in strada.
Nel corso della notte dopo esserci assicurati che tutto era a posto, abbiamo scoperto che l’epicentro della scossa si è registrata nella vicina L’Aquila e zone limitrofe. Morte e distruzione, dolore e rovina che ci feriscono l’animo.

Ci interroghiamo spesso sui limiti e gli scopi di Core de Roma. Quando e perché sconfinare dal fatto meramente sportivo.
Core de Roma si occupa delle vicende dell’ASR e del suo popolo, quindi dovrebbe essere cieca a tutto quello che la circonda ? Non ne siamo capaci.
Dovrebbe riportare per una sorta di “par condicio” ogni fatto rilevante in modo da essere neutri e neutrali ? Neanche a fare questo siamo capaci.

Ci sono avvenimenti che colpiscono l’immaginario collettivo, ci sono catastrofi immani e situazioni particolari che però ci arrivano addosso come una mattonata.
L’11 settembre, la strage dei soldati italiani a Nassiriya, la bandiera degli ultrà roma sul feretro di Carlo Giuliani, la vicenda di Gabriele Sandri, sono cose che hanno colpito penso non solo noi, ma l’Italia intera, e l’abbiamo avvertite come cose nostre.
Facciamo quello che ci sentiamo di fare, senza piaggeria e senza populismo.
Se una cosa ci colpisce ce ne occupiamo, altrimenti no, non c’è una scala preparata da rispettare.
Ce ne scusino i nostri detrattori, pronti a spararci addosso perché Gianfilippo sì e se si risvegliava laziale no (è proprio così, se si fosse risvegliato laziale ci avrebbe fatto piacere -del suo risveglio- ma non ce ne saremmo occupati), perché Gabriele sì e il tifoso del Parma no, perché Nassiriya sì e i bombardamenti americani in Iraq no.
Noi siamo carne e sangue (giallorosso), persone vere e libere che decidono senza input e senza dover rispondere a nessuno di quanto pubblicato.
Prendeteci per ciò che siamo. Se non vi piacciamo, se vi sentite distanti e in antitesi a noi è sufficiente cliccare su “chiudi” e non tornare più, non inseguiamo gli accessi o la notorietà, Core de Roma è un cuore pulsante degli umori e degli amori di una fetta dell’Urbe.

Per questo ci sentiamo vicini ai “vicini” abruzzesi che passeranno una Pasqua terribile, pronti a dare una mano per quanto nelle nostre capacità e gridiamo una volta sola nella nostra vita (per ovvi motivi…)

FORZA L’AQUILA, forza gente dell’Abruzzo, vi conosciamo bene, avete le palle e la forza di risollevarvi e lo farete. ROMA è con voi e lo dimostrerà, le parole non servono.

Associazione CORE de ROMA
redazione@corederoma.it