Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 6 Aprile alle ore 08:50
E’ ripartito il campionato con risultati pressoché scontati. La Roma ieri è tornata a sprazzi, mezzo Totti, mezzo Perrotta, mezzo Pizarro, e altri mezzi sono stati sufficienti per battere il Bologna che ha giocato la sua onesta partita. L’abbiamo già detto altre volte, per noi quarti o quinti è la stessa cosa, vincere la Uefa sportivamente parlando sarebbe mille volte meglio di uscire agli ottavi di champions, ma sappiamo e comprendiamo pure quanto invece siano importanti per la società i proventi economici del quarto posto al posto del quinto e, per questo, ci aggrappiamo ad un finale di stagione che dovrà vedere una Roma “sturm un drang” – tempesta e assalto – senza paura e pronta a battere tutti e 9 gli avversari prossimi venturi. E’ nelle possibilità. Questa notte a Roma mentre Morfeo (no il giocatore) abbracciava il popolo dell’Urbe, si sono mosse le case, i letti, i lampadari, preceduti da un rombo sordo. Molti di voi lettori non ricordano il terremoto del 1980 che sconvolse l’Irpinia e si avvertì nitidamente a Roma. Noi all’epoca piccoli passammo la notte in strada. Ci interroghiamo spesso sui limiti e gli scopi di Core de Roma. Quando e perché sconfinare dal fatto meramente sportivo. Ci sono avvenimenti che colpiscono l’immaginario collettivo, ci sono catastrofi immani e situazioni particolari che però ci arrivano addosso come una mattonata. Per questo ci sentiamo vicini ai “vicini” abruzzesi che passeranno una Pasqua terribile, pronti a dare una mano per quanto nelle nostre capacità e gridiamo una volta sola nella nostra vita (per ovvi motivi…) FORZA L’AQUILA, forza gente dell’Abruzzo, vi conosciamo bene, avete le palle e la forza di risollevarvi e lo farete. ROMA è con voi e lo dimostrerà, le parole non servono. Associazione CORE de ROMA |
