Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 23 Marzo alle ore 09:39
È la somma che dà il risultato si dice. Non sono i fattori presi singolarmente. Noi pensiamo invece che ne sia nata una specie di supponenza generalizzata (giocatori, tecnico, società) che abbiamo pagato cara in molti frangenti. La Juve, nemica odiata e avversa a me quanto a ciascuno di voi, dovrebbe in qualche modo insegnarci qualcosa. La Juve per quanti stracci possa mettere in campo, per quanto basso possa essere il suo tasso tecnico a pallonate non viene presa da nessuno, nè in A tantomeno in B (Bei tempi). Se la gioca fino alla fine, poi il risultato può essere qualunque dei tre possibili, ma gioca. Noi invece se giochiamo alla grande spesso vinciamo, più di qualche volta pareggiamo (negli ultimi anni troppe volte non sono bastati 2 e a volte 3 gol di vantaggio per portare la vittoria a casa), ma se prendiamo gol o incontriamo una giornata difficile veniamo sotterrati. In pochi minuti ce ne ha fatti 3 er Catania (er Catania ….) 3 er Palermo, 4 l’Inter in più riprese, er Siena nonostante il risultato striminzito fece il torello contro di noi, insomma questo per dire che la sconfitta a casa nostra è sempre pesante e mai in discussione. E’ un limite, e forse anche grande, di personalità soprattutto. Si perde ma non si prendono 7 gol, non si prendono 4 in casa a più riprese, chiunque sia l’avversario, fossero pure alieni scesi all’Olimpico. Speriamo che queste due settimane di riposo riportino un minimo di condizione e, soprattutto convinzione. Il quarto posto ci sembra il minimo per questa squadra, nonostante i regali al Genoa e il gran “bius de chiul”dei viola, ma non sono loro i nostri nemici ma noi stessi. Se non dovessimo arrivare quarti la colpa non sarà del sistema che ha favorito il Genoa perchè così non è, sarà solo ed esclusivamente la nostra. Sempre forza Roma e forza Rosella, da un mondo di squali come quello in cui ti trovi ti protegge un popolo di lupi. Redazione Core de Roma ps – benvenuto D’Alessandro, troppi ne abbiamo di giovani bravi, a Trigoria e in giro per l’Italia, ancora tesserati con la Roma o regalati troppo frettolosamente. |
