domenica, Maggio 11, 2025 Anno XXI


È la somma che dà il risultato si dice. Non sono i fattori presi singolarmente.
Premessa per dire che non è la sconfitta contro la juve, preventivabile nella sostanza e meno nella forma, a farci vedere le cose storte, bensì lo svolgimento della stagione nel suo complesso.
L’Annus Horribilis arriva per tutti e forse eravamo abituati pure bene.
Dopo un paio di stagioni di ottimo calcio, la scorsa stagione avremmo probabilmente vinto lo scudetto in un campionato meno falsato del nostro, ed è un dato innegabile.
Forse doveva essere un motivo di rabbia e un modo per cementare il gruppo, una sorta di promessa tacita ma condivisa, “ci rifaremo, ci riprenderemo quanto (mal)tolto”.

Noi pensiamo invece che ne sia nata una specie di supponenza generalizzata (giocatori, tecnico, società) che abbiamo pagato cara in molti frangenti.
Tolto Mancini che finalmente è contento di fare la comparsa con il portafoglio gonfio e Giuly che s’allenava troppo (e gira che te rigira c’aveva pure ragione..), gli altri sono sostanzialmente gli stessi della stagione passata.
L’inizio è stato da incubo, sarà il ritardo di preparazione, sarà quel che sarà, ma siamo stati presi a pallonate da tutti quelli che abbiamo incontrato, Cluj compreso, e questo, preparazione o non preparazione una grande squadra non lo deve permettere.

La Juve, nemica odiata e avversa a me quanto a ciascuno di voi, dovrebbe in qualche modo insegnarci qualcosa. La Juve per quanti stracci possa mettere in campo, per quanto basso possa essere il suo tasso tecnico a pallonate non viene presa da nessuno, nè in A tantomeno in B (Bei tempi). Se la gioca fino alla fine, poi il risultato può essere qualunque dei tre possibili, ma gioca.

Noi invece se giochiamo alla grande spesso vinciamo, più di qualche volta pareggiamo (negli ultimi anni troppe volte non sono bastati 2 e a volte 3 gol di vantaggio per portare la vittoria a casa), ma se prendiamo gol o incontriamo una giornata difficile veniamo sotterrati. In pochi minuti ce ne ha fatti 3 er Catania (er Catania ….) 3 er Palermo, 4 l’Inter in più riprese, er Siena nonostante il risultato striminzito fece il torello contro di noi, insomma questo per dire che la sconfitta a casa nostra è sempre pesante e mai in discussione.

E’ un limite, e forse anche grande, di personalità soprattutto. Si perde ma non si prendono 7 gol, non si prendono 4 in casa a più riprese, chiunque sia l’avversario, fossero pure alieni scesi all’Olimpico.
Poi ci sono tutte le giustificazioni del caso per l’episodio singolo.
Alla juve non regali Totti, Aquilani, De Rossi, Perrotta, Pizarro, Taddei, Juan, uno a scelta dei laterali destri (tanto due so’ rotti e uno squalificato), non puoi permetterti di mettere in campo il poro Vucinic che stava a tocchi e si è impegnato allo spasimo (mo se sfascia pure lui se continuiamo così…) ma limitato nei movimenti.
E questo non lo puoi fare tutto sommato neanche contro la Reggina, presa come esempio in quanto purtroppo per loro ora ultimi in classifica.
E’ un caso ? Boh, difficile. E’ più probabile che nella gestione della squadra e degli impegni ci sia qualche falla.

Speriamo che queste due settimane di riposo riportino un minimo di condizione e, soprattutto convinzione. Il quarto posto ci sembra il minimo per questa squadra, nonostante i regali al Genoa e il gran “bius de chiul”dei viola, ma non sono loro i nostri nemici ma noi stessi. Se non dovessimo arrivare quarti la colpa non sarà del sistema che ha favorito il Genoa perchè così non è, sarà solo ed esclusivamente la nostra.
Se non dovesse arrivare sto benedetto quarto posto però non stracciamoci le vesti, i grandi campioni che abbiamo hanno giurato amore eterno o sono proprio figli di Roma, non se andranno, discorso diverso invece per giocatori un tantinello sopravvalutati che potrebbero decidere di cambiare aria: sarebbe un danno ??
L’unico danno sarebbe economico e per la società, che vive di autarchismo. Questo ci dispiace sinceramente perché vogliamo bene ai Sensi, ma sono elucubrazioni tra noi.
Con un minimo di palle, si battono lazzie e viola, si acchiappano punti a tre per volta e poi lo canta la Sud… che sarà sarà….
Vordì che il prossimo anno vinceremo coppa Italia (nun vedemo l’ora d’arrivà a 10, c’avremmo puntato dall’inizio) e coppa Uefa.
Pochi soldi ma tanta gloria, quella che noi cerchiamo in questo sport.

Sempre forza Roma e forza Rosella, da un mondo di squali come quello in cui ti trovi ti protegge un popolo di lupi.

Redazione Core de Roma

ps – benvenuto D’Alessandro, troppi ne abbiamo di giovani bravi, a Trigoria e in giro per l’Italia, ancora tesserati con la Roma o regalati troppo frettolosamente.