martedì, Maggio 07, 2024 Anno XXI


da ilmessaggero.it

Olimpico: parterre tribuna TevereOlimpico, lo scandalo della Tevere: biglietti in vendita, ma non si vede niente

Istantanee dallo stadio Olimpico di Roma. Fotogrammi di una partita immaginaria seduti sui seggiolini della seconda fila della tribuna Tevere centrale “parterre”. La parte bassa per intendersi. Dove la partita non si vede, nella maniera più assoluta.

Lì, il sogno di gustare visivamente delle prodezze dei propri beniamini, si infrange contro i cartelloni pubblicitari sistemati a bordo campo. Ciononostante, i biglietti vengono venduti ugualmente. E i tifosi, tratti in inganno al momento dell’acquisto del tagliando, una volta entrati dentro lo stadio e presa conoscenza del disagio, sono costretti a spostarsi, andando ad occupare le scalette di accesso al settore, che secondo le nuove norme per la sicurezza negli stadi dovrebbero rimanere completamente sgombre. Pena il Daspo. L’immobilismo degli enti preposti.

Insomma, si tratta del solito pasticciaccio in salsa italiana. Un problema, quello della “visuale nulla” dalle prime tre file del parterre della tribuna Tevere, sotto gli occhi di tutti. Coni in primis, subito seguito dalle società di Roma e Lazio. Eppure, fino ad ora, nessuno ha posto rimedio al problema. A farne le spese, come spesso accade, è il cittadino, in questo caso in veste di tifoso.

La protesta dei romanisti sul web. A dare voce alla protesta del popolo giallorosso, è stato Lorenzo Contucci, web master del sito internet www.asromaultras.org. Gli è bastato scattare due fotografie, rispettivamente dalla prima e seconda fila della porzione di tribuna in questione, per dimostrare l’incongruenza normativa. «E’ una situazione ai limiti tra la truffa e la violenza privata – dice Contucci, che di mestiere fa l’avvocato penalista – Il tifoso, per poter godere dello spettacolo, deve poter vedere le quattro linee laterali del campo. Cosa che in quel settore è impossibile». Settantacinque euro per immaginare un gol. E per gli spettatori sarà pure impossibile vedere la partita, ma al momento nulla impedisce alle società calcistiche di vendere i biglietti.

Per l’ultimo incontro internazionale dei giallorossi, Roma-Arsenal, un biglietto in quel settore costava la bellezza di 75 euro. Venti euro in più rispetto al meno ambito match, Roma-Udinese, dello scorso sette di marzo. Proprio l’occasione in cui Lorenzo Contucci ha deciso di documentare il fatto, scattando alcune fotografie seduto sui seggiolini della prima e seconda fila.

Le foto. «Ho accompagnato le mie tre figlie lì in basso affinché potessero vedere da vicino il lupo Romolo mentre faceva il giro di campo (la mascotte dell’As Roma ndr) – racconta Contucci – Mi sono appoggiato un attimo sul seggiolino, rendendomi subito conto che la visuale, da lì, è assolutamente nulla». Silenzio stampa. Un fatto noto, sia al Coni che all’As Roma. Ma mentre i primi scelgono la sempre comoda via del silenzio, i secondi cercano di fornire una risposta, che, seppur parziale, dimostra comunque che si è a conoscenza della situazione. L’As Roma risponde. Al servizio biglietteria di Trigoria spiegano infatti che «i tagliandi per quel settore vengono venduti solo in casi eccezionali». Tradotto: solo in occasione dei match di cartello, quando lo stadio si riempie in ogni ordine di posti. Generalmente, infatti, il sistema automatico di vendita delle ricevitorie Lottomatica consente di vendere di volta in volta la postazione migliore per ciascun settore. «Normalmente – dicono al servizio biglietteria – la vendita delle prime quattro file della Tevere centrale, zona parterre, è bloccata dal sistema».

La finale di Champions League. Normalmente, infatti, per una qualsiasi partita di campionato o coppa, lo stadio Olimpico è tutt’altro che gremito. E il problema non sussiste. Ma sarà così anche in occasione della finale di Champions League prevista il 27 maggio prossimo proprio allo stadio Olimpico? E’ la domanda che si pone anche Mauro, un commentatore del sito www.asromaultras.org, che proprio lunedì scriveva: « Ho visto le foto della tribuna Tevere parterre e credo che non sia corretto vendere i biglietti per quel settore, in quanto tra cancellate e cartelloni pubblicitari non si riesce a distinguere neppure il colore delle maglie indossate dai calciatori. Altro che stadio a cinque stelle, l’Olimpico non ne ha nemmeno una».

Luca Monaco