venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


Alessio Cercida goal.com

Alessio Cerci tra un presente nerazzurro e un futuro giallorosso: “Tornare a Roma sarebbe il massimo per me, ma a Pisa sto bene” (Calcio 2000)

Il mensile in edicola incontra una delle rivelazioni del campionato di B. Ecco alcuni stralci dell’intervista in esclusiva.

Ciao Alessio, partiamo da questo tuo ottimo avvio di stagione: a cosa dobbiamo questa esplosione?
A niente di particolare, forse solo alla fiducia che ho ritrovato in me stesso. Per me, come per tutti i calciatori, la fiducia e’ fondamentale, e qui a Pisa l’ho ritrovata. Me l’hanno dimostrata fin da subito la società e soprattutto il tecnico Ventura, che mi ha parlato chiaro dal primo incontro. Ci siamo confrontati e subito ci siamo capiti.

Si può svelare il tema del primo discorso?
Nessun segreto. Mi ha detto che pur essendo giovane, questa per me poteva essere una stagione fondamentale e dunque dovevo prepararla al meglio e dare tutto. Mi ha testimoniato la sua stima e mi ha in qualche modo spinto a ripagarla. Finora credo di averlo fatto, ma devo continuare così.

Cosa, invece, non ti ha consentito di affermarti a Brescia nella scorsa stagione?
Direi soprattutto la mancanza di continuità. L’anno scorso non sono mai riuscito a giocare tre partite di fila e questo per un giovane non e’ il massimo. Devo dire che nella stagione passata a Brescia non ho mai sentito la fiducia, ne’ del tecnico, ne’ della società. Intendiamoci, non voglio scaricare le responsabilità, io mi prendo le mie, ma riporto solo l’esperienza che ho vissuto. Io credo che se ci avessero creduto un po’ di più, probabilmente avrebbero visto un altro giocatore anche a Brescia.

Nostalgia dell’Olimpico, della Curva Sud, dell’ambiente di casa?
Guarda, io credo che ogni giocatore debba porsi degli obiettivi. Il mio, come probabilmente quello di tutti i calciatori, e’ di arrivare un giorno a giocare in una grande squadra. E per me, romano e romanista, tornare in giallorosso sarebbe il massimo. Adesso, però, penso soltanto a fare bene a Pisa, sia perché comunque per ambire devo dimostrare, anche per ripagare la fiducia della società e del tecnico.

Senti ancora qualcuno degli amici di Roma?
Si’, sono rimasto molto legato a Rosi e Okaka. Siamo praticamente cresciuti insieme ed anche se in realtà differenti (Rosi e Okaka sono in prestito rispettivamente al Chievo e al Modena ndr), ora stiamo praticamente vivendo la stessa esperienza: così capita di scambiarci le sensazioni, le impressioni e di condividere situazioni più o meno simili. Sono convinto che tutto questo serva a farci crescere: siamo tutti ottimi giocatori, dobbiamo solo crederci e lavorare sodo.

Per, magari, un giorno, ritrovarsi sotto lo stesso tetto… giallorosso…
Eh (sospira ndr). Per quanto mi riguarda, ripeto, ambire non e’ peccato, ma c’e’ ancora molto da dimostrare e da lavorare. E poi a Pisa sto benissimo, voglio continuare a regalare emozioni a questi nostri tifosi, perché se lo meritano. Fin dal primo giorno ci sostengono in ogni partita, seguendoci numerosi anche in trasferta. Poi, con me sono davvero eccezionali e voglio ricambiare il loro affetto.