martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


da asroma.no – romanews.eu

John Arne RiiseL’intervista integrale rilasciata da John Arne Riise al sito norvegese asroma.no

Sul periodo nero di Riise. “Ho sentito che stavo attraversando il periodo peggiore della mia carriera. Nuova lingua, nuovi schemi e nuovo ambiente: avevo bisogno di tre quattro mesi per tornare ai miei livelli e ritengo che negli ultimi mesi sia io che la squadra stiamo attraversando un grande momento. Quando giocavo male avevo una sola cosa in testa: tornare al più presto quello di prima. Ho lavorato ogni giorno con due sessioni di allenamento per tornare in forma il più rapidamente possibile”.
Il trasferimento a Roma ti ha migliorato come giocatore? “Sì, senza dubbio. In Italia si gioca un campionato superiore, mi sento migliorato. E non poteva essere altrimenti visti i grandi giocatori che giocano nella Roma”.
Ancora non hai segnato un gol con la maglia giallorossa. Stai preparando un’esultanza particolare? “Non ci ho pensato. A Roma ho molti compiti difensivi, ma se ci sarà la possibilità di segnare un gol non mi tirerò certo indietro. Fino ad ora non ho avuto molte occasioni da gol, ma sono paziente”.
Come va con la lingua? Inizi a parlare l’italiano? “Sì, assolutamente. Ho fatto la mia prima intervista in italiano prima di Natale. Commetto alcuni errori grammaticali, ma la gente capisce che ci vuole tempo per imparare una lingua difficile come l’italiano. Penso che sia una bella lingua e sto facendo il massimo per impararla il più velocemente possibile. Ogni giorno ho tre ore di lezione. La lingua è un fattore importante per capirsi all’interno dello spogliatoio e con l’allenatore. Il primo mese non capivo nulla di quello che si dicevano nello spogliatoio, ora invece vengo coinvolto in tutti i discorsi”.
Il tempo libero lo passi con qualche calciatore della Roma? “Non passiamo molto tempo al di fuori del campo, ma quello che vedo di più è Aquilani. Alberto mi ha aiutato ad iniziare bene il mio lavoro qui. Ma devo dire che ho un buon rapporto con tutti”.
Aquilani firmerà in rinnovo del contratto? “Mi auguro di sì, perché è un giocatore favoloso. Aquilani mi ha impressionato tecnicamente fin dal primo giorno d’allenamento. Non si può prescindere da un giocatore come lui quando si lotta per vincere il campionato e la Champions”.
Chi ti ha più impressionato della Roma? “I due che mi hanno impressionato di più sono Aquilani e Menez. Due giovani con una tecnica brillante. Ci sono grandi giocatori in questa squadra, ma la tecnica e la velocità di esecuzione che esprimono questi due è impressionante. Hanno un grande futuro davanti a loro”.
Chi è il più loquace e chi il più silenzioso dei giocatori giallorossi? “Quello che parla meno è Juan, il più loquace è forse Vucinic. Questa è la mia impressione dopo sei mesi in questa squadra. I più divertenti sono Vucinic, Totti e Mexes. Totti è una grande persona. Lui è come Steven Gerrard a Liverpool, cioè un giocatore favoloso, un signore che gode di grande rispetto, sia da parte della Roma che dei giocatori delle altre squadre”.
Può darci un quadro del caso-Panucci? “No, non è possibile, ma vorrei dire che sono molto lieto che sia rimasto. Personalmente spero che Panucci rimanga Roma per molti altri anni. Ho giocato con lui al Monaco alcuni anni fa ed è stato un elemento importante per me nel processo di inserimento qui”.
Che cosa pensa del tifo italiano rispetto a quello inglese? Che cosa pensa della Curva Sud? “I tifosi in Inghilterra e in Italia sono accomunati dalla passione ed i giocatori hanno grande rispetto per i tifosi. I supporter hanno la passione per il club. La Curva Sud è come la Kop a Liverpool e ho pensato più volte, come sono stato fortunato a giocare in due club che hanno tifosi meravigliosi che ci spingono. È meraviglioso celebrare le vittorie con i supporter! L’atmosfera che creano prima della partita è magica, e ci gasa molto nei minuti prima del calcio d’inizio. Per quelli di voi che non hanno visto una partita a Roma, si facessero un viaggio qui. Non rimmarrebbero delusi. Si tratta di una grande esperienza, ringrazio molto i tifosi!”.
Chi è il miglior giocatore che hai incontrato in Serie A? “Wow, domanda difficile. È impossibile per me selezionare un giocatore dopo metà campionato. È incredibile, ci sono così tanti grandi giocatori qui, sia a Roma che negli altri top club. Quel che è certo è che mi fa piacere aver avuto la possibilità di aver firmato per la Roma. Il campionato italiano è difficile, qui ci sono molti buoni giocatori, i tifosi sono molto impegnati e spero che a Roma vinceremo a breve il titolo”.
La Roma riuscirà a giocare la Champions League l’anno prossimo? “Sì, ovviamente!”
Quanto è stato difficile imparare ciò che vuole Spalletti nel suo sistema di gioco? “È stato molto difficile all’inizio. Nuovo gioco, nuovi sistemi, nuovi compagni, nuovi avversari, una nuova lingua, ma sono davvero felice adesso. Spalletti ha parlato a lungo con me in questo periodo, e mi ha dato fiducia. La comunicazione tra giocatore e allenatore è importante. Il nostro tecnico riuscirà sicuramente a fare di me un giocatore migliore”.