sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


da Corriere dello Sport – forzaroma.info

Cícero João de Cézare (Cicinho)Parole d’amore verso una relazione non sempre facile tra il brasiliano e la Roma. Oggi il terzino giallorosso ha rilasciato una intervista a 360 gradi al Corriere dello Sport dove esprime tutta la sua gioia di vestire la maglia della Roma e dove ci parla del suo futuro che vede solo e sempre nella capitale.

Pronto per tornare in campo? “Sì, sto bene e se Spalletti vorrà potrò scendere in campo”.

Che è successo alla Roma a Bergamo? “La partita non l’ho vista in diretta. Quando non gioco non ce la faccio, soffro troppo, allora ci pensa il mio procuratore a mettermi al corrente di come vanno le cose”.

Come mai la Roma ogni tanto entra in un buco nero? “non riuscimamo a darci una risposta. L’unica che possiamo dare è in campo, tornando subito a vincere”.

Un black aout simile alla sconfitta di Catania? “Ma li le condizioni erano diverse. In quello stadio sei costretto a giocare in una situazione molto difficile. Noi brasiliani aspettiamo con ansia il ritorno Roma – Catania. Per noi sarà come un derby.

Per la Champions del resto niente è ancora compromesso? “Assolutamente no direi. Io direi che dopo i risultati di domenica solo l’Inter sia irraggiungibile”.

Nelle ultime due partite nel suo ruolo ha giocato l’ultimo arrivato Motta. “Ha fatto benissimo e sono contento per lui. E’ un ragazzo davvero interessante, ha qualità e grandi margini di miglioramento, la Roma ha fatto bene a prenderlo”.

C’e’ il rischio che ora però per Cicinho ci sia meno spazio? “Vero, ma in un grande club è così che vanno le cose. C’e’ concorrenza e questa spinge i giocatori a dare sempre di più in campo”.

Si è messo da parti i problemi dell’estate scorsa legati al fatto che voleva lasciare la Roma? “Si. A Roma sto benissimo, voglio rimanerci a lungo e vincere qualche cosa d’importante”.

Ma che tipo di problemi erano? “Mia moglie ha faticato ad ambientarsi. Piangeva, aveva nostalgia del Brasile. E i problemi che aveva in casa li portavo a Trigoria, la cosa non poteva andare bene. Ora è tutto sistemato. Mia moglie ora sta bene e mio figlio sta diventando un po’ romano. Quando torna dall’asilo mi canta Roma, Roma, Roma”.

Anche con Spalletti ha avuto qualche problema. “Sì, ma è tutto risolto da tempo. Io gli dissi solo che se non mi vedeva, ero pronto a lasciare la Roma, non volevo creare problemi. Lui mi risposte che non era così, che ci sarebbe stato spazio anche per me. Ora infatti il rapporto è ottimo A quel punto non ho avuto più dubbi; Roma è il mio presente e se la società vuole, anche il mio futuro. Ho un contratto fino al 2012 ma spero di rinnovarlo presto”.

Panucci ha fatto celte diverse. “A tutti piace giocare. E noi compagni siamo dispiaciuti di quello che è successo. Sono situazioni che nel calcio capitano”

E ora la Champions. “E’ un nostro obiettivo. Sappiamo che è dura, ma sappiamo anche che siamo una squadra che se la può giocare con tutti. L’idea di arrivare in finale è fantastica, ma non dobbiamo commettere l’errore di pensarci. Ora dobbiamo concentrarci solo sulla doppia sfida contro l’Arsenal percheè per arrivare alla finale di Roma, la prima cosa da fare sarà eliminare gli inglesi e non sarà facile”. Perché e’ andato via dalla Spagna? “perché mi ha voluto la Roma. E a causa di Schuster. Mi disse che come esterno destro venivano prima di me Sergio Ramos e Salgado. Posso capire Sergio Ramos, Salgato no. E allora ho detto addio”.

Hanno provato a trattenerla? “Mi dissero che ero il primo giocatore che voleva andar via dal Real Madrid. Gli risposi che sarei stato il primo e che volevo la Roma”.

Gradisce il ruolo di esterno alto in cui a volte Spalletti lo ha impiegato? “Se l’allenatore mi chiede una cosa, io la faccio. Ma è chiaro che il ruolo che sento mio è quello di esterno basso”.

La Roma è la squadra giusta per Cicinho? “Perfetta. Giochiamo palla a terra, in velocità, con mentalità offensiva e io posso spingere sulla fascia, arrivando al cross. La Roma quando gioca come sa, è tra le migliori squadre al mondo”.

A proposito di Cross, perché sempre sul primo palo? “Spalletti mi dice sempre di crossare sul primo palo, oppure rasoterra con palla indietro perché così, credo giustamente, possiamo sfruttare le caratteristiche della squadra che non ha straordinari colpitori di testa, mentre al contrario ha centrocampisti che sanno inserirsi e tirare”.

Roma ha già visto il vero Cicinho? “Non ancora. Sono certo di poter fare assai meglio di quello che ho fatto sin qui’. Ho solo bisogno di trovare un po’ di continuità di partite, poi sono sicuro di poter dare un apporto ancora migliore”.

Ha convinto lei Baptista a venire alla Roma? “Io gli ho solo detto che stavo bene e che non poteva fare scelta migliore di Roma”.

Pensa sempre alla Nazionale Brasiliana? “Certo che ci penso, come qualsiasi brasiliano. Anche se so che nel mio ruolo ci sono due come Maicon e Daniel Alves”.