mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Alessio CerciAlessio Cerci e la Roma. Il giocatore è legato alla società capitolina, il suo destino è tinto dei colori giallorossi. Un passato insieme, la trafila nelle giovanili che lo hanno fatto esordire in serie A a sedici anni e mezzo contro la Sampdoria, un presente a Bergamo in prestito con il diritto di riscatto e contro riscatto a favore della squadra d Trigoria. Ma il suo futuro quale sarà? Romanews.eu lo ha chiesto all’esterno nato a Velletri, raggiunto telefonicamente al ritiro azzurrino di Trieste.

Innanzi tutto come sta? “Sto meglio, molto meglio. Sono a piena disposizione a parte l’infortunio alla mano operata, giocherò con il tutore, però tutto bene”.

Come va l’esperienza in Under 21? “Sono qui al ritiro dell’under, domani ci sarà questa partita contro la Svezia, sono a disposizione del mister ed è sempre una bella soddisfazione soprattutto per il momento che attraverso”.

Il capitano di questa squadra è Marco Motta, giocatore che ritroverà domenica da avversario. “Si infatti. Marco è passato alla Roma e sono davvero contento per lui. A Roma si sta veramente bene e per lui giocare nella Roma è una cosa bella che lo farà crescere professionalmente”.

Parliamo della partita di domenica. “Noi siamo un’ottima squadra, soprattutto in casa. Esprimiamo un calcio molto bello, tra l’altro è arrivata anche la vittoria in trasferta contro il Cagliari domenica. Siamo in un momento molto positivo e ci giocheremo le nostre carte contro una grande squadra”.

Affronterà la Roma da avversario, sensazioni? “Sono sempre belle sensazioni. E’ la squadra con cui sono cresciuto e dove ho vissuto momenti bellissimi, sin da piccolo. Sarà sicuramente una sfida particolare per me”.

Il prossimo anno giocherà questa sfida, ma con quale maglia addosso? “Questo non lo so, poi si vedrà. Al momento sono dell’Atalanta, devo giocare con questa maglia e poi l’anno prossimo si vedrà cosa succederà. Non si sa”.

da laroma24.it

Avvicinato da LAROMA24.IT, il giallorosso in prestito all’Atalanta, Alessio Cerci, ci confida a pochi giorni dal match, che vedrà i nerazzurri affrontare proprio la “sua” Roma, le sue sensazioni e le sue aspirazioni future.

Innanzitutto come ti senti adesso? “Sto rientrando in forma. E’ stata dura ma pian piano sto riacquisendo il ritmo e già domenica ero a disposizione. Ora il mio obiettivo è riuscire a giocarmi le mie carte in questi pochi mesi che mancano alla fine del campionato. Ultimamente ho avuto anche il contrattempo di un infortunio alla mano, che mi costringe ad allenarmi con un tutore tutt’altro che comodo. Però dai.. voglio lasciarmi i guai alle spalle e guardare con ottimismo a questo finale di campionato, che è poi la fase più importante della stagione”

I tuoi compagni di squadra stanno tenendo un livello di prestazioni alto e la classifica è più che buona. In questo caso l’inserimento per te potrebbe essere più facile… “Sì, sì, assolutamente. L’Atalanta sta facendo un gran campionato. Raramente abbiamo giocato male e per me in un contesto già amalgamato e che sta facendo ottime cose, sarà più facile l’inserimento.”

Domenica arriva la Roma. Non ci hai mai giocato contro. Domanda di rito: se dovessi giocare e addirittura segnare, che faresti? Esulteresti? “Mah no. sono sempre un giocatore di proprieta della Roma. Però prima fatemi segnare e poi vediamo dai… (ride)”

Secondo te, come mai molti giocatori provenienti dal vivaio della Roma non hanno la possibilità di affermarsi nella capitale? E’ la difficoltà che sorge in una piazza importante come quella di Roma oppure è proprio un discorso numerico: sono talmente tanti i giovani che hanno militato nelle giovanili giallorosse che trovare spazio per tutti sarebbe impossibile? “Io credo che per un giovane come me, ma come tanti altri, sia necessario fare esperienza fuori. Ne va delle nostre prospettive e della nostra esperienza. Siamo in tanti in giro di “romani”, ma chi poi farà bene, ed è in comproprietà o in prestito come me, verrà valutato da persone competenti a Trigoria, come mister Spalletti che è un grande allenatore”.

Una curiosità: hai iniziato la degenza subito dopo il grave infortunio prima di quest’estate parallelamente a quella di Francesco Totti. L’hai visto più volte in azione: è il calciatore più forte con il quale hai giocato? “Assolutamente sì. Non c’è dubbio. Totti è unico. Come lui non c’è nessuno. Le cose che ha fatto lui e che continua a fare lui non le fa nessuno.”