mercoledì, Maggio 22, 2024 Anno XXI


Niente da fare, le due trasferte consecutive contro squadre dalla  maglia simile ci regala una Roma che sforna delle prestazioni  preoccupanti soprattutto dopo quella in terra piemontese.  Da tempo non si vedeva la squadra di Spalletti così in difficoltà, incapace di difendersi e altrettanto incapace di rendere dura la vita alla retroguardia granata. 

L’attacco completamente staccato dal resto della squadra, la difesa in bambola in più di una occasione, un centrocampo sofferente per tutta la partita. In tutti i novanta minuti non si è riusciti a trovare il bandolo della matassa. 

Ancora non si capisce come Doni sia uscito senza reti sul groppone dallo stadio olimpico di Torino. La fortuna certo ma anche errori clamorosi degli avversari quando ormai il gol era scritto. Incredibile l’occasione fallita da Di Michele ostacolato da Rosina, il vero ultimo uomo giallorosso. 

I padroni di casa tirano fuori una prestazione super, corsa continua fino al limite umano. Sguardi fissi di adrenalina, bava alla bocca, lamentele sempre pronte. Quando vedono giallorosso non ci capiscono più niente. Forse tutta questa carica gli si è voltata contro proprio quando dovevano finalizzare l’enorme mole di gioco. 

Vedere gente come Di Michele, Rosina fare avanti e dietro in continuazione quando difficilmente nella maggior parte delle partite si ritrovano nella loro metà campo fa pensare. Come la rabbia di P. Zanetti o di Comotto, occhi fuori dalle orbite ad ogni decisione del direttore di gara. 

D’altra parte nel primo tempo la Roma la porta non la vede proprio. Mancini ha perso tutte le palle che gli sono capitate tra i piedi. Vucinic isolato e mai servito ha potuto fare ben poco. Continuiamo a vedere non bene Giuly sulla fascia, davvero poco ficcante. Pizarro avanzato si perde, De Rossi ha bisogno di riposare. In difesa Tonetto e Mexes stanno in riserva. 

Insomma se i singoli non sono al top la squadra non riesce a girare. I punti si continuano a perdere ma mentre prima c’era rammarico ora c’è il dubbio di poter dire ancora la nostra per la corsa al gradino più alto. 

Senza la luce è difficile fare tanta strada. Senza Totti si possono vincere le battaglie ma difficilmente si può fare un discorso di lunga durata.  

Ancora una partita e arriva la sosta, sicuramente utile per riordinare le idee e capire come gestire l’inizio 2008. Il secondo posto non è facile come lo scorso anno, ci sarà da lottare fino alla fine. Calciopoli è passata ma certe ‘cose’ rimangono radicate nel modo di pensare e di fare per millenni.  

In una partita disastrosa in cui meritavi di perdere c’è comunque un rigore negato a Vucinic allo scadere. Se concesso e realizzato avremmo commentato che la vittoria era ingiusta ma i tre punti pesanti. L’Inter e la Juve quando vincono in questo modo vengono elogiate per averci creduto fino alla fine. 

Noi però siamo onesti e in ordine di commento mettiamo prima la pessima Roma e poi il pessimo arbitraggio, cosi facciamo contento anche il nostro mister che non vuol sentir parlare di moviola. 

Schierando le seconde linee nell’infrasettimanale di Coppa Italia, sempre contro il Toro, bisogna prepararsi con la giusta concentrazione per chiudere bene l’anno in casa con la Samp. C’è già chi si è disperato perchè non potrà calcare il campo che tanto gli fu caro. La sua voglia di dimostrare chissà cosa potrà scaricarla da altre parti, magari proprio a Marassi dove c’è gente che lo ‘ama’.

petraur@corederoma.net