da La Repubblica – forzaroma.info
James Pallotta, 55 anni, è stato il primo straniero a sbarcare nel calcio italiano.Sposato, due figli, origini calabro-pugliesi, tra i trader più famosi d’America per i fondi di investimento (hedge fund), una villa che lui si ostina a chiamare casa con 22 stanze, campo da basket, cinema, garage più grande dei giardini pubblici di Boston, è il primo presidente in testa alla classifica italiana che comanda da oltreoceano.
Nella stanza delle riunioni con grande vetrata sul porto l’unica immagine alle pareti è una bellissima fotografia di un uomo che cammina nel centro di Napoli.
Pallotta, dopo di lei dall’Indonesia è arrivato Thohir. Il made in Italy è alla fine?
«Quando tre anni fa abbiamo pensato di investire in un club, l’unica opportunità era la Roma. Nel senso che la città aveva un nome e un’immagine conosciuti in tutto il mondo. Quello che si dice un global brand, molto attraente. Le altre società o erano nelle mani di una famiglia come Juve, Inter, Napoli, Fiorentina, o mancavano di internazionalità. Se adesso arriva Thohir non bisogna mica gridare all’esproprio». Continua >>
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