mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


da iltempo.it

calcio in tvDopo infinite polemiche e ricorsi al veleno, le società di serie A hanno finalmente trovato un’intesa sulla spartizione dei soldi ricavati dalla vendita dei diritti televisivi per le stagioni 2010/11 e 2011/12: Juventus, Inter e Milan vedono ridursi i guadagni da 7 a 10 milioni l’anno, mentre i piccoli club accrescono i ricavi del 40-50 per cento. L’Assemblea di Lega ha votato a larga maggioranza i criteri di ripartizione dei proventi: l’individuazione dei bacini d’utenza garantirà alla Juve 78 milioni di euro, 73 alle milanesi, 57 alla Roma e circa 46 alla Lazio. Pur guadagnando come negli ultimi anni, il club giallorosso ha però votato contro la delibera (insieme a Napoli, Cagliari e Palermo) perché avrebbe voluto prima modificare i criteri di spartizione dei due miliardi e mezzo di euro ottenuti dalla cessione dei diritti 2012-15, aumentando la parte assegnata in base ai risultati sportivi (per ora il 30%). L’assemblea ha poi approvato con l’astensione del Napoli il bando di invito per i diritti tv esteri (sul tema bisognerà però attendere le ripercussioni della sentenza europea sulla liberalizzazione del mercato) e annunciato prossime iniziative a sostegno delle popolazioni danneggiate dall’alluvione. In ultimo il presidente della Lega Beretta ha comunicato il rinnovo dell’accordo per la fornitura dei palloni Nike fino al 30 giugno 2015.

Dan. Pal.

da iltempo.it

Martin MontoyaSvezzato da Luis Enrique, promosso da Del Bosque, sedotto e (per ora) abbandonato da Guardiola. Martin Montoya, terzino destro spagnolo del Barcellona B, pensava di aver già spiccato il volo. La scorsa estate Pep lo ha tolto dal mercato, quando sembrava destinato alla Roma, perché credeva di utilizzarlo nel suo Barça dei «grandi», ma il ritorno nella squadra B è stato pressoché imminente. E adesso le strade per ricongiungersi con Luis Enrique a Trigoria si sono riaperte. La Roma, alla ricerca di due terzini nel mercato di gennaio, si è rifatta sotto. Montoya in Spagna è considerato un predestinato. Venti anni, da febbraio gioca in pianta stabile nell’Under 21, ha esordito in Liga l’anno scorso con due presenze e a settembre è stato convocato da Del Bosque in Nazionale maggiore per l’amichevole con il Cile e la gara di qualificazione a Euro 2012 con il Liechtenstein nonostante giochi nella seconda divisione spagnola. Lì dove è cresciuto l’anno scorso agli ordini di Luis Enrique, che lo riprenderebbe volentieri a gennaio, magari con la formula del prestito per 18 mesi. L’altro spagnolo nel taccuino di Sabatini è quello di Cesar Azpilicueta, anche lui terzino destro, due anni più grande di Montoya e in rotta con il Marsiglia: ma per prenderlo servono soldi che la Roma deve ricavare dalle cessioni. Quella di Borriello sembra la più avviata: dopo lo stop di Cassano il Milan si è rifatto sotto ed è pronto a riprendersi l’attaccante con la formula del prestito con diritto di riscatto come confermato ieri da Galliani, senza citare Borriello. L’affare sta in piedi: la Roma intanto si libererebbe dell’ingaggio da 4 milioni netti. Intanto domani Nico Lopez firmerà un quinquennale e, con l’ok del Nacional Montevideo, potrebbe iniziare ad allenarsi a Trigoria.

da Il Romanista – forzaroma.info

«Sarei orgoglioso di vedere il logo della “Fondazione Gabriele Sandri”sulle maglie della Roma, perché chi finora ci è stato vicino non ha avuto i colori della Lazio o della Roma, lo ha fatto solo per Gabriele. Sarebbe fantastico».

Giorgio SandriA parlare è Giorgio Sandri, il padre di Gabriele, intervenuto ieri a Radio Ies. Gabbo, per tutti. Ucciso l’11 novembre 2007 dall’agente del Polstrada Luigi Spaccarotella nell’area di servizio della A1 di Badia al Pino. Gabbo è morto, Spaccarotella è stato condannato a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario. Già, ma perché coinvolgere la Roma? Perché c’è una linea sottile, una linea d’amore, che collega la nostra società alla famiglia Sandri. Come si fa a dimenticare che il 19 marzo 2008 il padre di Gabbo fu ospite in Curva Sud (Giorgio Sandri lo aveva anticipato in un’intervista concessa al Romanista e realizzata da Tonino Cagnucci) nel primo tempo del derby? E si può scordare che mezz’ora prima del fischio d’inizio Totti e Rocchi avevano deposto un mazzo di fiori sotto la Nord? «Porterò sempre nel cuore l’emozione di entrare in Curva Sud con al collo la sciarpa della Lazio», disse Giorgio Sandri, «non potrò mai dimenticare l’accoglienza ricevuta. Fu un derby vissuto con grande emozione e grande difficoltà perchè il dolore era ancora fresco. Voglio ancora ringraziare i tifosi della Roma per quella splendida giorna che mi hanno fatto vivere, una delle più belle della mia vita».

Gabriele sulle maglie della Roma, è la proposta della famiglia. Lazio e Parma l’hanno già fatto domenica. Continua >>