venerdì, Luglio 18, 2025 Anno XXI


da asroma.it

Serie A Tim – Stagione 2010/2011
18a giornata
A.S. ROMA – C. CATANIA
Giovedì 6 gennaio 2011, ore 15.00
Stadio Olimpico di Roma
Arbitro: sig. Brighi

A.S. Roma
  • CICINHO
  • CASTELLINI
  • JUAN
  • MEXES
  • VUCINIC
  • TOTTI
  • TADDEI
  • DE ROSSI
  • RIISE
  • PERROTTA
  • BORRIELLO
  • GRECO
  • BERTAGNOLI
  • N. BURDISSO
  • SIMPLICIO
  • DONI
  • BRIGHI
  • CASSETTI
  • MENEZ

da Corriere dello Sport – laroma24.it

Mister X avanza. Dove per mister X deve intendersi un gruppo di imprenditori americani e la direzione dell’avanzare è la Roma.

Americà, facce Tarzan!Del resto siamo nelle setti­mane decisive per il futuro della società giallorossa. Tra il venti e il trenta gennaio dovranno essere formulate le offerte vincolanti a Banca Rothschild che, poi, le metterà sul tavolo di Unicredit per la scelta finale. Chiac­chiere, confidenze, garanzie, nomi: in questi giorni è un proliferare di voci che, visti i precedenti, è preferibi­le tacere. Di sicuro per ora c’è l’of­ferta del gruppo Angelucci (86 mi­lioni con possibilità di aumento). E, appunto, il gruppo americano. Che sta continuando a lavorare per for­mulare, in tempi brevi, la sua of­ferta (per il 67%).

CONFUSIONE – C’è da dire che, a pro­posito di americani, nei giorni scorsi sono usciti i nomi di Woody Johnson, Steve Tisch e John Mara, associandoli allo studio legale To­nucci. Dove, invece, i tre sono de­gli sconosciuti o quasi. Magari i tre si stanno muovendo attraverso al­tri canali, ma non con Tonucci. Che, al contrario, è in con­tatto con un diverso gruppo di imprendi­tori americani, che tuttavia rimangono misteriosi. Anche perché l’invito di Unicredit e Ro­thschild alla massima riservatezza, deve essere rispettato, altrimenti si rischia di mandare allo sfascio il lavoro di mesi. Fateci caso: tutti i nomi che negli ultimi anni sono ve­nuti allo scoperto come possibili acquirenti della Roma, alla fine si sono dovuti ritirare, per un motivo o per l’altro. La segretezza sui no­mi, oggi come oggi, è una garanzia di riuscita. Le uniche notizie che si sono sapute è che si tratterebbe di un gruppo di tre-quattro imprendi­tori, che potrebbe esserci una par­tecipazione di un nome italiano e che Unicredit rimarrebbe con una quota di minoranza.

PROGETTO – La Banca proprietaria del destino giallorosso considera molto attendibile questo gruppo americano, solido da un punto di vista economico, con le idee chia­re avendo presentato un progetto valutato molto interessante oltre che competente. Un progetto, per esempio, che tiene conto anche delle future novità del mondo del calcio, in particolare del fair- play finanziario. A norma, entrerà in vigore nella stagione 2018- 19, ma già dal prossimo bilancio ( 2011-12) le nuove regole, volute da Pla­tini, cominceranno a pesare sui bilanci. Ed è su questo che gli americani stanno lavorando. Per­ché vogliono acquistare una so­cietà in cui sia possibile investi­re, considerando che dal 2018 si potrà spendere quanto si incasse­rà, non un euro in più. Proviamo a spiegare. Tra le tante, nuove re­gole che dovranno essere rispet­tate, ce ne sono due fondamenta­li: 1) il monte ingaggi di calciato­ri e tecnici non potrà superare il 70% dei ricavi; 2) il passivo di bi­lancio nei due anni precedenti al­l’entrata in vigore finale del fair­play finanziario, non potrà supe­rare i trenta milioni di euro. In questo senso, la Roma preoccupa. La previsione di bilancio per que­sta stagione, fa prevedere una perdita tra i 30 e i 40 milioni, in­somma si sarebbe già fuori para­metri. Ovvero: pure se la Roma la dovesse acquistare un altro Abra­movich, non potrebbe spendere. Ecco perché, al di là del legittimo sogno di tutti i tifosi di voler un nuovo proprietario con i soldi, quello che sarà fondamentale è che chi prenderà la Roma sia competente in materia sportiva e acquisti una società con conti a posto o quasi. Competente vuole dire avere le idee giuste per lavo­rare sui ricavi perché solo aumen­tando l’incasso crescerà la possi­bilità di spesa. In questo senso il progetto americano prevede a breve termine di puntare su due voci: 1) merchandising; 2) recu­pero spettatori allo stadio. A lun­go termine c’è il progetto stadio.

L’avanzata continua e si può di­re che sia ormai a buon punto. La speranza, al di là dell’oceano, è che in queste settimane non entri in gioco la politica. Altrimenti ad­dio sogno americano.

Piero Torri

da iltempo.it

La storia è sempre la stessa, il ritornello pure

Philippe MexesPhilippe Mexes, di fronte ad una ricostruzione che lo vorrebbe ancora alla Roma solo in caso di un ritorno a Trigoria di Franco Baldini, ha preferito ripetere ancora una volta quello che ha sempre detto sul rinnovo di contratto. «Il mio rapporto con la famiglia Sensi – ha detto il francese all’Adnkronos – è sempre stato impostato sulla trasparenza e la fiducia reciproca. Il mio procuratore e la società si sentono da tempo e nei prossimi giorni si incontreranno. Sono sicuro che non ci saranno problemi e qualsiasi decisione sarà presa in sintonia». Niente di nuovo, insomma. Novità, invece, sono arrivate dal mercato in corso. Okaka è andato, come promesso, in prestito (gratuito) fino a giugno al Bari: ieri il via libera di Ranieri e la telefonata della fumata bianca tra Pradè e Angelozzi. Adriano, quindi, dovrebbe rimanere almeno fino a giugno. Altre uscite: la prossima settimana Antunes si accaserà al Leiria. Per Cicinho, invece, non c’è ancora nulla all’orizzonte. Dal canto suo l’agente di Rosi, Davide Lippi, ha tuonato che se il suo assistito andrà via «sarà solo a titolo definitivo». Tutto resta ancora bloccato in entrata. Sculli, ma più in là, resta comunque una strada percorribile. Behrami, dopo essere stato «sedotto e abbandonato» dalla Roma, è vicinissimo alla Fiorentina.

Matteo De Santis

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