lunedì, Maggio 19, 2025 Anno XXI


da Corriere dello Sport – forzaroma.info

C’è una questione portie­ri a Trigoria. Riemersa dopo il ri­torno, a Milano, da titolare di Do­ni, un ritorno reso possibile prima dall’infortunio di Julio Sergio e, poi, da quello di Lobont

Doniéber Alexander Marangon (Doni)Un ritor­no che, nel dopo partita, ha porta­to un giocatore come Daniele De Rossi, a dichiarazioni piuttosto forti. Tralasciando altre cose che avranno un seguito pure in tribunale, di fatto il biondo di Ostia, ha ripromos­so titolare Doni, «per me è stato sempre un numero uno, con tutto il ri­spetto per Julio Ser­gio che ha fatto be­nissimo» . Una di­chiarazione che de­ve leggersi anche in proiezione futura, cioè per la ripresa del campionato. Che succederà?

JULIO SERGIO – Non può certo sorprendere che le pa­role di De Rossi non abbiano fatto piacere a Julio Sergio. Tanto è ve­ro che ha chiesto e ottenuto, prima di partire per una vacanza alle Maldive, un colloquio con la socie­tà ( ha parlato con Montali) per avere risposte su quello che suc­cederà da qui a qualche settima­na. Non è neppure un mistero che tra i due portieri brasiliani non è che ci sia una grande simpatia, an­zi si stanno parecchio antipatici. Il procuratore di Julio Sergio, Ales­sandro Lucci, inevitabilmente è un altro che quelle dichiarazioni di De Rossi non è che le abbia me­tabolizzate solo perché in questi giorni si respira un clima natali­zio, anzi si può dire che sia piutto­sto adirato. Tra le parti, peraltro, ci sarebbero anche alcuni prece­denti che non consentono riconci­liazioni. Ecco perché Julio Sergio è andato a parlare, per capire se alla ripresa del campionato sarà ancora lui il portiere titolare. Cosa che è tutta da verificare.

DONI – E’ in Brasile con la famiglia, ritornerà il ventinove. Per rima­nere alla Roma. Come ieri ha fat­to sapere dal Brasile: «Ho parlato a fondo con la mia famiglia, ho de­ciso che rimarrò a Roma». Cosa che fa­rà piacere a De Ros­si (e non solo), ma che qualche proble­ma lo può creare al­la società che dalla Banca ha avuto l’in­put di sfoltire la ro­sa e, quindi, ridi­mensionare il mon­te ingaggi. E visto che Doni era uno dei possibili parten­ti, la cosa può com­plicare le mosse della società. Peral­tro, per Doni nelle ultime settimane si sono materializzate un paio di of­ferte interessanti. Una è arrivata dalla Spagna da parte del Malaga, un’altra dall’Inghilterra dove l’Aston Villa vorrebbe dargli una maglia da titolare. Ma Doni ha toccato con mano la possibilità di tornare a sentirsi titolare con la Roma e la cosa, dal suo punto di vista, lo affascina più di qualun­que altra, se non altro per pren­dersi una piccola, grande, rivinci­ta. L’impressione generale, co­munque, è che tra Julio Sergio e Doni a questo punto uno sia di troppo. Non sarà facile trovare una soluzione. E lo sanno bene pu­re a Trigoria dove sono piuttosto preoccupati per questa situazione dei portieri. Perché in questo caso non sarà vero che tra i due litigan­ti, goda il terzo (Lobont).

Piero Torri

da Corriere dello Sport – laroma24.it

Giuseppe Sculli«Non confermo, ma non smenti­sco», dunque qualcosa c’è. Perché a rispon­dere in questo modo, ieri, è stato Alessandro Moggi, procuratore di Giuseppe Sculli, quando gli è stato chiesto quale verità ci fos­se dietro al possibile trasferimento del­l’esterno genoano alla Roma nel prossimo mercato di gennaio. Del resto già l’estate scorsa, il nome di Sculli per un certo perio­do era circolato come possibile nuovo gial­lorosso. Ora la situazione si potrebbe ripete­re anche se il giocatore stavolta si augura che l’esito sia diverso.

SCULLI – L’esterno ha voglia di Roma. A Ge­nova c’è chi dice che nello spogliatoio genoano abbia già anticipato il suo possibile trasferimento in giallorosso. Sculli, peraltro, dopo l’esone­ro di Gasperini, si sente me­no parte del progetto che Preziosi ha affidato al tecni­co Ballardini. Complice un infortunio, nelle ultime settimane ha fatto sempre da spettatore, sa che alla sua età, ventinove anni, non è che possano passare molti treni per approdare a un club di prima fascia. Sa che alla Roma ha diversi estima­tori (a partire da Ranieri) e praticamente ha già detto sì al trasferimento a Trigoria. Tra le due socie­tà c’è stato già un contatto a proposito, con­cluso con un appuntamento fissato subito dopo le feste, per vedere se sarà possibile trovare la formula giusta per chiudere la trattativa.

LA ROMA – Che la società giallorossa cerchi un esterno non è certo un mistero per nes­suno. In questo senso c’è da dire che la pri­ma scelta, da mesi, è rappresentata da Va­lon Behrami con cui c’è un accordo dal me­se di luglio scorso, accordo che però è sem­pre stato frenato dal West Ham che intende monetizzare subito la cessione del giocato­re, gradendo poco, anzi niente, la formula del prestito con una cifra prestabilita per ilriscatto del cartellino. Ecco perché è rinata la possibilità Sculli. Un affare che la Roma, per motivi economici, può pensare di porta­re a termine solo a due condizioni: 1) che da Trigoria partano non meno di quattro-cin­que giocatori di cui almeno due con un in­gaggio pesante in modo da dare una certa ri­dimensionata al monte ingaggi complessi­vo; 2) che la trattativa con il Genoa si perfe­zioni con la formula di uno scambio di pre­stiti. Un nome che potrebbe fare a questo caso, è quello di Julio Baptista (ma atten­zione anche a quello di Julio Sergio). Ma c’è da dire che sull’attaccante brasiliano si sta attivando più di un canale estero. In Spagna è stato richiesto dal Malaga che, secondo al­cune fonti spagnole, sarebbe disposto a pa­gare circa tre milioni per il cartellino. In Inghilterra ci sono due-tre club che sareb­bero pronti a ingaggiarlo, dal preferito Tottenham al­l’Aston Villa, per finire al West Bromwich Albion.

LA BANCA – Tutti i discorsi e i propositi di mercato della Roma, però, devono fare i conti con la supervisione di Unicredit che, di fatto, è la proprietaria del club giallo­rosso almeno fino a quando non si materializzerà un nuo­vo proprietario (non prima di febbraio, quindi a mercato concluso). E Unicredit a Trigoria ha spedito un messaggio chiaro, forte e non trattabile: bisogna ridurre il monte in­gaggi per lo stretto presente, ma soprattut­to in funzione di chi prenderà la Roma (sa­rebbe una richiesta arrivata direttamente da un soggetto che vuole la società giallo­rossa). E allora qualsiasi discorso per un nuovo arrivo deve passare inevitabilmente per una scrematura, neppure piccola, del­l’attuale rosa. Cioè dovranno partire quat­tro-cinque giocatori, ovviamente con i rela­tivi ingaggi, per poter pensare di presenta­re un nuovo arrivo. Rosi, Okaka, Antunes e Loria non dovrebbero essere un problema, ma quello che conterà sarà la partenza di almeno due (ingaggi) tra Baptista, Doni e Cicinho. Altrimenti, niente esterno.

Piero Torri

da calciomercato.it

Il giocatore brasiliano sembra orientato a prendere in considerazione una partenza a gennaio

Julio BaptistaIntervistato dall’emittente spagnola ‘Canal Sur’, Julio Baptista, accostato a Malaga e Tottenham, ha parlato della sua situazione non escludendo affatto un addio alla Roma. “C’è stato qualcosa, ma nulla di ufficiale. C’è una proposta dal Brasile e una dall’Inghilterra, ma non ho contatti con il Manchester. Al momento, stiamo studiando la situazione. Ho bisogno di giocare. Quando mi siederò al tavolo con il mio agente sceglieremo l’opzione migliore”.

D.T.

da forzaroma.info

Adriano“Volete sapere cosa farò a gennaio? – ha chiesto Adriano in una intervista alla TV Globo a Rio de Janeiro – Resto alla Roma. Ero insoddisfatto ma Rosella Sensi, presidente della Roma, non vuole che io vada via.

Ero triste perché non giocavo, ma dopo aver parlato con lei (la Sensi ndr) mi sono convinto che avrò altre chances di giocare. Io in coppia con Ronaldo? Sarà per un altra volta…Ora non è davvero possibile”.

Il numero 8 giallorosso ha inaugurato questa mattina un Progetto sociale “Imperador da Vila” volto ad aiutare i bambini poveri della favela Vila Cruzeiro, nella zona nord di Rio de Janeiro, dove è nato e cresciuto “E’ una emozione grande trovarmi di nuovo qui nella mia comunità – ha detto Adriano a qualche cronista presente – Poter aiutare i bambini è una cosa che mi gratifica. Loro hanno bisogno di affetto. Già li aiutavo prima, ma in silenzio. Ora abbiamo avuto questa idea di divulgare questo progetto. Se tutti aiutassero questi bambini le cose per loro potrebbero migliorare”.

“Quando andrò via dalla Roma tornerò a vestire la maglia del Flamengo. Sono rimasto un anno e mezzo là. Sono tornato al Flamengo perché la mia squadra del cuore e della mia famiglia, ho vinto uno scudetto ed è stato un periodo bellissimo. Peccato che non sia stato possibile rimanerci. La Roma mi ha offerto un progetto ed io ho accettato.. La nazionale? Ci penso sempre, ma per tornarci ho bisogno di giocare. Ci spero ancora ma tutto dipenderà da me, da come sfrutterò le possibilità che la Roma mi darà di giocare. Mano è un ottimo allenatore, ed il suo progetto è eccezionale. Spero che regali tanti successi al Brasile”.