domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


da Corriere dello Sport – romacalcionews.it

Francesco TottiE’ terminato anche questo campionato che ha regalato tante sensazioni, tante emozioni inizialmente negative, che piano piano sono diventate sensazioni bellissime e soddisfazioni che nessuno mai avrebbe potuto im­maginare che si sarebbero realizzate all’inizio della stagione.

E’ stato un campionato vissuto intensamente da tutti noi, dalla squadra, dalla dirigenza, dalla società e dai tifosi. Inizialmente c’erano tante preoccupazioni sulla sorte della Roma, ma ancora una volta, come ci è già successo in passato, il nostro gruppo si è dimostrato vincente. Un gruppo solido, composto da professionisti e uomini veri, calciatori che hanno dato il loro apporto per portare la squadra ai posti che le competono.

Ci sono tante cose che nel calcio italiano devono assolutamente essere migliorate ed è giusto ribadirlo anche al termine di questa stagione, a mente fredda, affinché tutte le componenti del calcio possano trovare le giuste soluzioni. Gli stadi italiani, a cominciare dai fondi erbosi, spesso sono inadeguati per lo spettacolo che promuove e produce il calcio, soprattutto a livello televisivo. Le strutture sono vecchie, sia per gli spettatori che per noi atleti risultano scomode e inadeguate. I campi in alcuni periodi dell’anno spesso sono causa dei nostri infortuni. Tutto questo può rendere le nostre prestazioni meno spettacolari. Gli stessi tifosi pagano il biglietto andando a vedere uno spettacolo in una struttura vecchia. E’ come se un bel film fosse proiettato in una angusta sala cinematografica. Gli orari delle partite a mio avviso devono tenere conto delle condizioni climatiche. In estate è giusto giocare in orari serali, piuttosto che a temperature torride nella fascia pomeridiana. Invece nel periodo in vernale l’introduzione delle parti­te negli orari del pranzo potrebbero portare allo stadio famiglie intere con i bambini, non esponendoli alle temperature rigide dell’inverno durante la sera. Si eviterebbero anche i pericoli dei terreni ghiacciati.

Credo che tutti i tifosi abbiano il diritto di poter seguire le loro squadre del cuore in trasferta senza limitazioni, perchè avere o non avere i propri sostenitori al fianco può fare la differenza. I nostri tifosi nelle ultime trasferte ( Bari, Parma e Verona), hanno dimostrato passione e compostezza e in tanti, veramente tanti, sono stati al nostro fianco e spero che questo possa accadere senza limiti nella prossima stagione. Una delle cose belle del calcio è quella di svegliarsi la mattina, preparare i propri figli e portarli in trasferta a seguire la squadra del cuore. E seguire la Roma è ancora più bello. Se i tifosi sbagliano siano sanzionati, ma devono avere la possibilità di manife stare la loro appartenenza alla nostra squadra, senza dimenticare che rappresentano anche un forte impulso al turismo locale.

In questa stagione ho vissuto una sensazione particolare e credo unica, quella di giocare Roma-Cagliari in uno stadio che dall’inizio alla fine mi ha sostenuto, dove i tifosi sono stati splendidi in tutti i settori dello stadio e hanno travolto con il loro entusiasmo anche i nostri dirigenti, che indossavano la mia maglia. Andare sotto la curva con i miei figli e ringraziare la tifoseria per il grande gesto d’amore che ha fatto per me resterà un ricordo bellissimo che può essere paragonabile a qualche successo sportivo che non ho potuto centrare. Domenica scorsa a un certo punto della partita contro il Chievo, quando arrivavano notizie poco confortanti da Siena, mi sono fermato a vedere quasi un intero stadio in trasferta continuare a cantare per noi e solo al pensiero che tutti quei tifosi, tutte quelle famiglie erano partite da Roma con poche certezze ma con tante speranze mi ha fatto sentire ancora più fiero di essere il capi­tano e il rappresentante di questa città. Loro sugli spalti si sono meritati lo scudetto dei tifosi e questo non deve essere dimenticato da nessuno.

Domenica alla fine mi sono se duto al centro del campo emozionato e sfinito sotto l’aspetto fisico, deluso sotto l’aspetto sportivo, ma orgoglioso di aver regalato un sogno a un’intera città. Trovare mi­gliaia di tifosi all’aeroporto al ritorno e vedere alcuni tifosi salire sul pullman a festeggiarci in modo vivace ha fatto capire a chi ancora non aveva mai vissuto questi momenti cosa vuol dire indossare questa maglia ed essere tifosi di questa squadra.

Per quello che riguarda le valutazioni tecniche e personali la stagione agonistica si è conclusa, ma ancora non siamo in vacanza. Credo che a pallone fermo farò le mie valutazioni per affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi.

Francesco Totti

da As – forzaroma.info

Daniele De RossiIn Spagna si continua a parlare di Daniele De Rossi in chiave di mercato: anche oggi, il quotidiano sportivo As, pone l’accento sulla volontà del Real Madrid di portare il centrocampista romano nella capitale spagnola. Su precisa richiesta di Josè Mourinho che, con tutta probabilità, sarà il nuovo tecnico delle merengues, la dirigenza dei blancos continua a sondare il terreno per capire quali margini di tratattiva ci possano essere con la Roma. Il giornale punta il dito sui problemi finanziari dell società dei Sensi, rivelando come sia pronta un’offerta di 50 milioni di Euro per acquistare il 26enne romano, uno degli obiettivi del nuovo ciclo dei vice campioni della Liga insieme a Steven Gerrard e Javi Martinez. La necessità di vendere per fare mercato, potrebbe essere la chiave giusta affinchè Claudio Ranieri si convinca a dare il via libera a Daniele De Rossi. Senza dubbio, sarà una lunga estate da questo punto di vista…

da Il Messaggero – laroma24.it

Claudio RanieriAdriano chiama, Ranieri risponde. Sia chiaro: a suo modo, senza proclami e attento a misurare ogni parola. Dal Brasile l’Imperatore confida che «la Roma ha una proposta da fargli». A novemila chilometri di distanza, teatro la Sala degli Arazzi presso la sede di via Mazzini della Rai, il tecnico fa melina. Alla domanda: «La intriga la scommessa-Adriano?», si accompagna l’inconfondibile risata cadenzata del tecnico che poi, dopo aver preso un momento fiato e raccolto le idee, risponde: «Sapete che non gioco nemmeno la schedina però la mia vita è fatta sempre di scommesse». Ranieri, da uomo navigato qual è, incrocia lo sguardo con il suo interlocutore. Poi abbozza un sorriso, quasi a dire: «Ragazzino, ma pensi di fregarmi?». E riprende spedito: «Adesso io non so nulla di Adriano e se sapessi qualcosa certamente non lo direi, questo è scontato». Il ‘ragazzino’ ci riprova: «Ok mister, ma il brasiliano le piace come tipologia di centravanti?». Nuovo sorriso ma stavolta la risposta è più sofferta: «Ma…a prescindere da Adriano. Un giocatore come lui…(pausa)…come, come lui…Ma ce ne sono tanti…Villa, Milito, Eto’o, Balotelli… E’ chiaro che sono importanti per le loro squadre».

AdrianoIl brasiliano ancora non lo è per la Roma ma potrebbe diventarlo nel prossimo futuro. Se per Toni «non c’è nulla di scontato – ha spiegato il tecnico romano – Il mercato è fatto ad incastri e noi dovremo incastrare molte cose», l’ex nerazzurro sembra, al momento, l’ipotesi più praticabile per una serie di motivi. In primis il budget che avrà a disposizione il ds Pradè per fare mercato. In attesa che arrivino i soldi di Sky (bloccati dal contenzioso Conto Tv-Lega) la Roma, se non inizia a vendere, ha più o meno il portafoglio dello scorso anno. Questo vuol dire che le operazioni in entrata saranno subordinate a quelle in uscita. Nell’incontro che si terrà martedì prossimo fra Rosella Sensi e la dottoressa Mazzoleni, sarà stabilito il “quantum” (eventuali cessioni escluse) con il quale si proverà a rinforzare la rosa.

C’è poi una seconda ragione: l’arrivo di Simplicio a parametro zero ha rafforzato e non poco i rapporti con l’agente Gilmar che, guarda caso, è lo stesso procuratore di Adriano. Tutto fatto quindi? Calma. Adriano porta con sé due problematiche. La prima riguarda l’aspetto extracalcistico che è costato al centravanti la qualificazione con la Seleçao ai prossimi mondiali in Sudafrica. La seconda è l’affaire economico: 4 milioni di euro è la richiesta del suo entourage. L’eventuale colpo-Adriano (del quale ultimamente sono stati visionati molti video di partite intere) sarebbe quello più ad effetto. Anche perché Ranieri in attesa d’incontrare Rosella Sensi (saltata la cena, dove sarebbe stata presente anche la squadra e lo staff tecnico, prevista per stasera), ha già fatto intendere sia a Pradè che a Montali, che si attende un mercato mirato.

L’allenatore ha intenzione di ripartire dal 4-4-2 e per questo motivo vuole rinforzare le fasce. Un quasi-titolare sulla destra che si giochi il posto con Cassetti (Zaccardo o Andrea Masiello anche se per il barese, complice la partenza di almeno uno tra Bonucci e Ranocchia, e l’ostracismo di Ventura per Andreolli, si fa più difficile), un vice-Riise (Beljadj o De Ceglie che piace però a Del Neri, nuovo tecnico della Juventus che in avanti ha deciso di tenersi anche Amauri), un esterno che sappia alternarsi con Taddei (piace Schelotto ma occhio al Genoa) e un vice-Pizarro. Proprio sul sostituto del cileno le idee sono più chiare. L’uomo individuato da tempo è Cristiano Zanetti. I contatti fra le parti sono frequenti: gli ultimi ci sono stati anche ieri. Particolare da non sottovalutare: il prossimo matrimonio fra Prandelli e la Nazionale italiana (che ha trovato il consenso di Ranieri: «Sono felice per Cesare. Mi fa piacere che in tanti abbiano pensato al mio nome, non sono mai stato contattato dalla Federcalcio»), libera il centrocampista. Costo dell’operazione: intorno al milione di euro. La Roma in realtà aveva pensato anche a Liverani ma tatticamente il centrocampista del Palermo potrebbe far coppia solo con De Rossi. Zanetti, invece, può giocare indistintamente sia con Capitan Futuro (che piace al Real… di Mourinho) che con il Pek.