lunedì, Maggio 05, 2025 Anno XXI


da corrieredellosport.it

AdrianoAdriano strizza l’occhio al ri­torno in Italia e osserva la lotta per lo scudetto dal suo Brasile, dove ha ritro­vato la felicità. Sa che in corsa per il ti­tolo ci sono la sua ex squadra, quell’In­ter alla quale augura di vincere la Champions, e la Roma, la formazione che avrebbe potuto diventare “sua” la scorsa estate (e non a caso per la presi­dente Rosella Sensi non mancano i com­plimenti…). Magari in futuro indosserà la maglia giallorossa, intanto sorride e abbraccia idealmente la Milano interi­sta. Adriano, cosa augura ai suoi ex com­pagni che nella semifinale d’andata di Champions League hanno battuto il Barcellona? «Di raggiungere e poi di vincere la fi­nale perché so quanto è importante per i miei ex compagni e per il presidente Moratti conquistare la Champions. Se ci riusciranno non potrò essere a Milano perchè ho le partite con il Flamengo, ma chiamerò tutti».

Pensa che per i nerazzurri questo pos­sa essere l’anno giusto per vincere la Champions League? «Lo spero. L’Inter ha già dato dimo­strazione di essere più forte rispetto al passato superando gli ottavi di finale che recentemente erano sempre stati insu­perabili».

Cosa pensa del Barcellona di Messi? «Il Barcellona sta giocando un calcio fantastico e Messi sembra avere una marcia in più rispetto a qualunque av­versario, ma l’Inter ha ottimi difensori che hanno dimostrato di sapere marca­re bene anche lui».

Crede che l’Inter possa vincere lo scu­detto per la quinta volta di fila? «Qui dal Brasile mi sembra di intuire che quest’anno la priorità sia la Cham­pions, ma i miei ex compagni hanno la possibilità di vincere pure lo scudetto nonostante Roma e Milan siano molto più competitive rispetto al passato, tan­to che i giallorossi sono addirittura riu­sciti a scavalcare l’Inter. Il campionato rimarrà aperto fino alla fine».

D’accordo che nelle ultime 4 giornate sarà testa a testa tra Roma e Inter per il tricolore? «La Roma sta vivendo un momento fantastico e, nonostante tutte le difficol­tà, mostra che la squadra è tornata a es­sere una “grande famiglia” comandata da Rosella Sensi. E nel calcio non esiste forza maggiore rispetto a una simile unione da parte di tutti. Il Milan comun­que rimane sempre il Milan e non va sot­tovalutato».

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da corrieredellosport.it

Guillermo BurdissoA gennaio aveva in mano la valigia per l’Italia: durante il mercato invernale, Guillermo Enio Burdisso era stato richiesto dalla Lazio. Il difensore del Rosario Central, fratello del romanista Nicolas, aveva sfiorato il trasferimento in maglia biancoceleste e la prospettiva di un suggestivo derby in famiglia. Ventidue anni, è nato il 24 aprile del 1988, Burdisso junior è uno dei giovani emergenti del calcio argentino: gioca al centro, è un marcatore potente, robusto, e si sta mettendo in evidenza nel Torneo Clausura. Ha una forte personalità, è ambidestro, si muove con disinvoltura in area di rigore accanto a un altro giovane talento del Rosario Central: Diego Luis Braghieri, classe ‘87, stopper elegante, a segno nel derby di domenica scorsa contro il Newell’s Old Boys (1-1) e nei piani del Catania.

LA FAVOLA – L’Argentina sta seguendo con curiosità la magica favola di altri due fratelli calciatori, Nicolas e Guillermo Burdisso, che hanno sette anni di differenza. E le famiglie d’autore, a quelle latitudini, cominciano a essere una ricorrenza frequente. In prima fila ci sono Diego e Gabriel Milito, rivali nella semifinale di Champions League che vede di fronte l’Inter e il Barcellona. Ma c’è anche la dinastia Higuain: Gonzalo è la stella del Real Madrid, mentre Federico gioca in patria nel Godoy Cruz, che è in corsa per vincere il Clausura. Il Godoy è quarto con 28 punti, a una lunghezza dall’Argentinos e a due dalla coppia di testa formata dall’Estudiantes di Veron e dall’Independiente di Galeano e Silvera.

NOME NUOVO – Burdisso junior è uno dei nomi nuovi del campionato argentino. Interessa al River Plate, è sempre nel mirino della Lazio, ma nelle ultime settimane è stato seguito anche dal Genoa e soprattutto dalla Roma: piace molto ai dirigenti giallorossi. E’ bravo di testa, ha una corporatura imponente (è alto un metro e 90 per un peso di 86 chili), ha un passo rapido e una buona tecnica. E’ abituato a giocare in una difesa schierata a quattro, ma può adattarsi anche a una linea a tre.

QUATTRO RETI SEGNATE – Il Rosario lotta per la salvezza e domenica sarà impegnato in trasferta contro l’Atletico Tucuman. Ha lanciato di recente elementi di grande interesse: oltre a Burdisso junior e Braghieri, si prepara a cedere il centrocampista Gervasio Nunez (1988) e l’attaccante Jonathan Gomez. Il fratello del difensore della Roma ha già totalizzato quarantré presenze nella serie A argentina. Abituato a sganciarsi in occasione dei calci piazzati per sfruttare le sue doti di saltatore, ha realizzato quattro reti. Ha segnato al debutto, durante il Torneo Clausura 2009, contro il Banfield. E anche nella partita successiva riuscì a timbrare il cartellino: in gol nella sfida con il San Lorenzo.

IL TECNICO – Gustavo Alfaro, ex centrocampista dell’Atletico Rafaela, è stato il tecnico del Rosario Central che l’ha lanciato. Ma Burdisso junior è sempre stato titolare anche durante l’avventura successiva di Ariel Cuffaro Russo sulla panchina gialloblù e ora sotto la guida di Leonardo Madelon, arrivato da quattro partite e scelto dal presidente Horacio Uszandizaga nel tentativo di evitare la retrocessione.

NAZIONALE – Burdisso junior è stato già preso in considerazione dal commissario tecnico Diego Maradona. Come gli era capitato in campionato, nell’esordio con il Rosario, anche il suo battesimo con l’Albiceleste è stato arricchito da un gol: il difensore ha segnato nell’amichevole con il Costa Rica (3-2) dello scorso 27 gennaio. Ha colpito dopo 37 minuti del primo tempo. Maradona lo stima e Burdisso junior sogna di trovare posto nella lista dei convocati per il Mondiale in Sudafrica.

LA CARRIERA – Nato come Nicolas ad Altos de Chipion, in provincia di Cordoba, Guillermo ha iniziato a giocare nell’Atletico Los Andes, che ha valorizzato in passato diversi giocatori di buon livello cone German Denis, Hernan Diaz, Jonathan Maidana, Josè Serrizuela e Miguel Oviedo. Nel 2006 è passato al Rosario. In quest’ultimo mese ha messo insieme una serie di brillanti prestazioni: il 4 aprile, nel giorno di Pasqua, è stato uno degli artefici della clamorosa vittoria del Rosario Central sul campo del Boca Juniors di Juan Roman Riquelme e Martin Palermo. Un 2-1 firmato dai gol di De Leon e Caraglio, innescati entrambi dai colpi di testa in area di rigore di Burdisso junior.

DOPPIO PASSAPORTO – Come suo fratello Nicolas, anche Guillermo ha il doppio passaporto, argentino e italiano: può essere tesserato da comunitario. Un punto a suo favore in vista del mercato estivo, quando il Rosario prenderà una decisione definitiva sul futuro del centrale. Burdisso junior si era già distinto nell’ultimo Torneo di Apertura: diciannove presenze e due gol contro il River Plate e l’Atletico Tucuman. E nel Clausura 2010, adesso, sta confermando tutte le sue qualità: nonostante la stazza, non soffre gli attaccanti agili. E’ veloce nei recuperi e nelle chiusure. Ed è anche disciplinato: in carriera è stato espulso soltanto una volta e per doppia ammonizione, lo scorso 27 febbraio nella gara con il Colon (1-1) a Santa Fe.

Stefano Chioffi

da asromalive.com

Nicolas BurdissoNicolas Burdisso tra Roma e Inter, lo sanno gli appassionati di calcio, i tifosi giallorossi e nerazzurri ma lo ribadisce il procuratore dell’argentino. Fernando Hidalgo è intervenuto a La Voce giallorossa per rimarcare un concetto noto: ora che Burdisso ha mostrato di che pasta è fatto, lo cercano in molti. Ma sul futuro decideranno Roma e Inter non appena capiterà che le società si incontrino.

ROMA. “Burdisso sta molto bene a Roma ma fino al 30 giugno del prossimo anno la proprietà è dell’Inter, quindi finché non ci saranno contatti tra le due società, non è possibile definire nulla. I due club hanno buoni rapporti e si vedono spesso, probabilmente qualche volta ne avranno parlato”.

BURDISSO. “Lui è un professionista, sta facendo di tutto perchè la Roma vinca lo scudetto. E’ contento perchè è riuscito a giocare tutto il campionato da titolare e ha dimostrato il suo valore. Adesso ci sono tante squadre che lo vogliono e il merito è tutto suo. Ha anche riconquistato la Nazionale e questo era un suo obiettivo per avere la possibilità di andare al mondiale”