domenica, Giugno 22, 2025 Anno XXI


da laroma24.it

Queste le parole nella conferenza stampa pre Palermo-Roma del tecnico rosanero Walter Zenga.

Walter Zenga“Domani giocheranno coloro che stanno meglio. Ai miei ragazzi chiederò di scendere in campo serenamente e di continuare il lavoro intrapreso finora, chiaramente mi aspetto una reazione. La Roma, dal canto suo, ha la fortuna di disputare l’Europa League e quando ci sono questi impegni ravvicinati è normale avere dei picchi negativi e degli sprint eccezionali che ti permettono di vincere le partite. Loro non hanno punti deboli perché hanno a disposizione grandi giocatori come Totti, De Rossi, Pizzaro, Vucinic e un bravo allenatore come Claudio Ranieri. E’ normale che si pensa sempre in maniera positiva, ma se si va sotto di un gol dopo i primi minuti di gioco tutto cambia. Io ho l’abitudine di farmi carico di tutte le colpe in caso di sconfitta e di riconoscere i meriti ai miei ragazzi quando vinciamo. Le valutazioni vengono sempre fatte in base ai numeri, ma bisogna anche tenere conto della gestione delle forze. Le eccessive aspettative su Pastore? Alla sua età ci vuole del tempo, ma solamente giocando e maturando l’esperienza si possono comprendere gli errori commessi. Il comportamento della squadra, comunque, è sempre stato straordinario e questo mi rende sereno. A proposito di Buadan, posso dire che il ragazzo ha tutta la fiducia della società che è stata brava a puntare su di lui e a mettermelo a disposizione. Igor ha contribuito con la sua voglia, è stato molto bravo a gestirsi. Il dossier sugli arbitraggi? Non voglio trovare delle scuse ma è innegabile che ci siano state delle situazioni che ci hanno penalizzato ed è giusto farle notare”.

da forzaroma.info

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, intervenendo a Teleradiostereo, parla della partita di domani contro la Roma

Maurizio Zamparini“Domani mi aspetto una Roma in netta ripresa dopo la splendida prova contro la Fiorentina. Noi abbiamo voglia di rifarci. Ranieri, al pari di Spalletti, è fra i migliori tecnici d’Europa Le dimissioni di Spalletti? Sorprende sempre quando un grande tecnico lascia una squadra, ma la situazione a Trigoria non era più delle migliori”

“Non ci siamo lamentati con gli arbitri facendo l’elenco degli errori nelle prime quattro partite. Abbiamo solo constatato la realtà, sperando che domani Rocchi sia più fortunato dei suoi colleghi. Qualcuno ha scritto che sono arrabbiato con Zenga. Ma come fanno a saperlo visto che non ho rilasciato dichiarazioni dopo la partita di Parma? Io sono sereno, vengo definito mangia-allenatori perchè in venticinque anni ne ho esonerati molti, ma non è questo il caso, perchè posso affermare che aspetterò Zenga per l’intera stagione. Siamo in sintonia. Poi dobbiamo gestire meglio alcuni aspetti della vicenda tecnica. Sia Zenga, sia Sabatini ed io abbiamo affrettato l’inserimento di Pastore, gravandolo di eccessive responsabilità. A me Pastore come giocatore fa impazzire, ma dobbiamo attenderlo, con pazienza. Anche Kakà ha avuto bisogno di un tempo di rodaggio consono per un giovane. In generale gli allenatori italiani devono capire di non essere gli unici a capire di calcio, di non aver inventato nulla. Altrimenti non si spiega per quale motivo all’estero i tecnici durano decenni”.

“Per domani, difficilmente avremo Cavani a disposizione, per via di una contrattura muscolare. Su Pastore mi sono espresso, se non dovesse giocare sarebbe semplicemente un percorso ora deciso di concerto col tecnico, per la sua crescita I club italiani fanno bene a non mandare al Mondiale Under 20 i propri giovani. Siamo noi a pagare affinchè giochino nelle nostre squadre. Certe manifestazioni si facciano quando i campionati sono fermi, non è giusto che il Palermo debba privarsi per due mesi di Abel Hernandez. Lo paghiamo noi, non la Federazione uruguaiana”.

da romanews.eu

Gianni AlemannoLa realizzazione di due nuovi stadi, uno per la Lazio e uno per la Roma «faceva parte del mio programma elettorale, non è qualcosa nato sotto la pressione di qualcuno o per la richiesta delle due squadre sportive. Pur non essendo uno straordinario tifoso ritengo che l’Olimpico non sia molto adatto a partite di calcio, è più adatto all’atletica». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno in diretta radiofonica a ‘Radio ti ricordi’. Alemanno ha assicurato che «sta all’amministrazione comunale e regionale vigilare affinchè dietro questi progetti non si nascondano processi speculativi o cementificazione: non ci venderemo l’anima al diavolo per avere uno stadio». Per Alemanno «la politica di patrimonializzare le squadre di calcio è una politica che riguarda tutta Italia, il Parlamento sta discutendo una legge sugli stadi quindi non nasce da noi la questione. Io credo in questo progetto – ha aggiunto – e credo si possa realizzare in projet financing, creando occupazione e lavoro senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. L’obiettivo è anche muovere l’economia della città». Per quanto riguarda «i due progetti presentati li stiamo valutando. Ce ne sono due, di uno conosco la valutazione che è positiva, sull’altro siamo più indietro, ci sono problemi di vincoli» E comunque «oltre alla struttura bisogna tenere conto della mobilità, perchè bisogna finanziare non con troppi soldi pubblici l’arrivo allo stadio».

da romanews.eu

La conferenza stampa di Claudio Ranieri.

Claudio RanieriLei ha punzecchiato Totti alla vigilia della gara con la Fiorentina. “Io non ho punzecchiato nessuno, ho detto quello che voglio io. Ci sono delle domeniche che non si riesce a farlo, altre in cui ci si riesce. Intendo che in campo bisogna dare tutti se stessi. Ci vuole allenamento mentale, la Roma del primo tempo è molto vicina a quella che chiedo io, con determinazione, ardore e semplicità. Con il gioco semplice abbiamo liberato la mente dei ragazzi, poi le doti tecniche ci sono”.

Superato questo turno si vedrà al vera Roma di Ranieri? “Non lo so quanto tempo ci vorrà. Io voglio continuare così, ho negli occhi la partita con la Fiorentina e voglio vedere quella Roma là. Il Palermo ha giocatori validissimi, che saranno aiutati dal loro pubblico, ci renderà la partita difficile, voglio vedere una Roma reattiva”.

Juan e Vucinic sono in grado di giocare anche col Palermo? “Sicuramente non è un toccasana. Parlerò con i ragazzi. Vediamo come hanno digerito i carichi di lavoro della partita precedente. Ad un certo punto vanno fermati per allenarsi. Bisogna mettergli nel motore dei chilometri”.

Proseguirà su questa strada? “Mi piace lasciare liberi i campioni di fare il loro gioco, ma voglio che gli altri siano in grado di coprirli e di aiutarli”.

Tre elementi stanno trovando poco spazio: Andreolli, Cerci e Menez. “Arriva un allenatore nuovo. In questo momento ho voluto dare responsabilità ai campioni. I giovani vanno aiutati. Se metti pressione sui giovani li puoi ritardare nella loro crescita”.

Doni convocato. “Sta facendo passi da gigante. Sono stato costretto oggi ad inserirlo tra i convocati perché Artur ieri ha preso una botta. Quindi faremo risentire a Doni l’aria dello spogliatoio”.

Una cosa che ancora deve mettere a punto? “Ci conosciamo da poco. Non possono i ragazzi far tutto come io chiedo. Il primo tempo con al Fiorentina è stato molto bello, nel secondo abbiamo lasciato troppo palla”.

A che punto siamo con Mexes? “Valuterò fino in fondo. La sera prima della gara tirerò le conclusioni. Philippe deve tornare ad essere un punto fermo della nazionale francese. Prima torna ad essere Mexes più sono contento”.

Ha seguito la vicenda di Totti nel dopogara dove alcuni tifosi gli hanno ritirato la maglia? “No, non l’ho seguita. Credo che una grossa squadra debba avere tutte le componenti che remano inn una stessa direzione, allora si può creare un corpo veramente d’acciaio”.

Quali sono le insidie per la prossima trasferta oltre alla squadra avversaria, se teme magari flessione dal punto di vista fisico della sua squadra che ha speso tantissimo contro la Fiorentina? “No non credo, non sono preoccupato credo a quello che mi dice il campo. Per il momento non sono preoccupato di questo. Voglio un certo atteggiamento a Palermo, voglio una squadra che sa cosa deve fare in campo. Il Palermo ha giocatori molto bravi, da Miccoli a Budan, Pastore, Simplicio, insomma ha buoni singoli che ti sanno puntare ed inserire senza palla. Anche l’ambiente incita moltissimo la squadra. Troveremo quindi un ambiente bellissimo, caloroso anche se molto probabilmente pioverà. Dobbiamo essere pronti a tutto. Voglio una squadra che affronti a viso aperto ogni situazione difficile”

Aveva chiesto un cambio di mentalità e c’è stato. Adesso bisogna dare continuità. In questo senso come cambia il suo lavoro di psicologo nei confronti della squadra? “Io sono un martello. Voglio sempre di più, voglio sempre il massimo. Chi riesce a seguirmi viene con me. Chi non ci riesce, non sta con me. C’è poco altro da fare e da dire. Chi vuole raggiungere i più grandi risultati deve essere arci convinto di quello che sta facendo e si deve sacrificare, perché la vittoria si ottiene solo così. Nessuno ti regala mai niente. A me nessuno a mai regalato niente, quello che ho ottenuto me lo sono sempre guadagnato. Voglio che sia così anche per i miei giocatori”.

Domenica i tifosi hanno protestato contro la tessera del tifoso, cosa ne pensa? “Che se so persi… se stavano in campo avrebbero gioito anche loro con noi”.