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Conferenza stampa di presentazione del nuovo Stadio il 29/9/2009
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Scritto da Lucky Luke
mercoledì, 23 Settembre alle ore 11:17
da asroma.it
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO STADIO DELL’A.S. ROMA
L’A.S. Roma S.p.A. rende noto che in data 29 settembre 2009, alle ore 11.00 presso il Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del nuovo Stadio della società, a cui parteciperanno, oltre al Presidente, Dott.ssa Rosella Sensi, il Sindaco di Roma, Dott. Gianni Alemanno, ed il Presidente della Regione Lazio, Dott. Piero Marrazzo.
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Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
mercoledì, 23 Settembre alle ore 08:10
da iltempo.ilsole24ore.com
La Roma è pronta a presentare il nuovo stadio, la Lazio no
Un sorpasso in piena regola, confermato ieri mattina da Alemanno. Ma alla fine di una giornata paradossale Lotito incassa il dietrofront del sindaco e riapre il «derby» degli impianti. Dopo l’ok della Regione, il progetto dei Sensi per lo stadio che dovrebbe sorgere sull’Aurelia ha ricevuto l’approvazione dei tecnici del Comune. Due step burocratici che la Lazio non ha ancora completato. Strano ma vero. Fino a qualche mese fa Lotito appariva in netto vantaggio sulla Roma, impegnata a sua volta (e lo è tuttora) nella difficile impresa di uscire dalla crisi finanziaria causata dai debiti della controllante Italpetroli. Ma la Sensi, nonostante il pressing di Unicredit, è riuscita nel frattempo a portare avanti il progetto della nuova «casa» giallorossa che intende intitolare a suo padre. Lunedì ha incontrato il sindaco in Campidoglio ed è riuscita ad ottenere un’accelerazione decisiva: tra dieci giorni è prevista la conferenza di presentazione – inizialmente fissata a ieri e poi slittata – alla quale parteciperanno anche Alemanno e Marrazzo. Lotito è andato su tutte le furie leggendo queste parole del sindaco ieri mattina: «Di un progetto conosco meglio la valutazione sullo stadio e da parte nostra c’è un giudizio positivo, sull’altro (quello della Lazio, ndr) stiamo più indietro perché ci sono problemi di vincoli ed esondazioni che vanno valutati». Ma il presidente laziale è convinto di poter costruire la cittadella biancoceleste sui terreni di sua proprietà sulla Tiberina, supportato da alcune perizie e dalla prossima approvazione della legge sugli stadi in Parlamento che snellirà l’iter a cui devono attenersi i club. Dopo telefonate «bollenti» tra il Campidoglio e Formello, in serata Alemanno ha dettato una precisazione all’Ansa: «Sia per il progetto della Roma che per quello della Lazio è necessario compiere delle verifiche con la Sovraintendenza, per verificare la compatibilità con i vincoli che esistono sul territorio romano. Da questo punto di vista non ci sono progetti che stanno più avanti o più indietro». Il nodo, semmai, riguarda le unità abitative che dovrebbero sorgere attorno ai due impianti: circa 3.000 previste dai Sensi, molte di più quelle che ha in mente Lotito. Su questo punto Alemanno è stato chiaro. «La città ha bisogno di impianti, ma questo non sia l’alibi per fare cementificazioni. Per fare gli stadi non venderemo l’anima al diavolo. Sta all’amministrazione comunale e regionale vigilare che dietro questi progetti non si nascondano processi speculativi. Il progetto sarà vagliato insieme alla cittadinanza e ai tifosi. Ci vorranno dei mesi, ascolteremo tutti, perché se lo stadio non piace ai tifosi che lo facciamo a fare?».
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Totti: la mia maglia di nuovo in Curva? Vedremo…
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
mercoledì, 23 Settembre alle ore 08:09
da Gazzetta dello Sport – tuttomercatoweb.com
Questione di maglie. Rigettate o, probabilmente, ancora un po’ allettanti. Giallorosso e azzurro continuano a specchiarsi nel cuore di Francesco Totti, anche se con un impatto emotivo ormai diverso. «Roma prima di tutto» è stato il motto virtuale che — dall’addio alla Nazionale — ha guidato il numero dieci in questo ultimo scorcio di carriera.
Ferito Per questo Totti parte per Palermo con un peso sul cuore. L’episodio di domenica sera, che ha visto un gruppo di ultrà rimandare al mittente quella casacca giallorossa che il capitano aveva lanciato alla Curva Sud a fine partita, lo ha ferito. Vero che alcuni sms giunti lunedì all’entourage di Totti da parte dei capi della tifoseria avevano chiarito che la cosa era rivolta verso tutta la squadra, mail gesto rimane. Indelebile, come i segnali che vogliono il giocatore più importante della storia della Roma in ribasso nella considerazione di una parte (assai minoritaria) degli ultrà.
«Cosa cambia?» «Domenica non mi sono reso conto di quanto è successo — racconta Totti —. Magari me ne fossi accorto… Me lo ha detto un mio amico per telefono e ci sono rimasto male, ferito. Se la rilancerò? Vedremo…». E a chi gli fa presente come gli ultrà non ce l’avessero con tutti e non solo con lui, replica: «E questo che cambia?». Un paio di pensieri vanno al Palermo («speriamo che se piove il campo tenga») e al figlio Cristian, che ieri ha fatto il suo primo giorno in una scuola calcio: «Mi sarebbe piaciuto esserci, ma come facevo?».
Dualismo In passato, come abbiamo ricordato ieri, c’erano già stati due episodi in cui Totti e alcuni ultrà erano entrati in rotta di collisione, ma erano stati davvero momenti isolati nella storia giallorossa. Adesso la situazione è diversa e Totti, agli occhi di qualche esagitato, paga la vicinanza alla famiglia Sensi, invisa ad una parte consistente della tifoseria. «Rosella per me è come una sorella», ha detto a giugno, e qualcuno ha fatto una equivalenza grossolana: il capitano si schiera con la proprietà per portare a casa il rinnovo di contratto (in arrivo) fino al 2014 a 5 milioni a stagione. E allora Totti si è sentito dire (via etere) che andrà a guadagnare troppo. Non è un mistero che, soprattutto fra gli ultrà, si stia creando un dualismo tra De Rossi e il capitano che nel loro rapporto non esiste. Un dato però è certo: Totti non ha mai avuto relazioni strette con la Curva, che per certi versi è da sempre vicina al mediano.
Azzurro e Ranieri I titoli di coda sono più lievi. A Ilary che auspica un ritorno in azzurro, Francesco risponde con un sorriso: «Perché lei vuole fare le vacanze in Sud Africa…». Vacanze che Ranieri non chiede ai suoi: «Io sono un martello. Voglio sempre di più, il massimo. Chi riesce a seguirmi viene con me, altrimenti resterà indietro». Avviso: ora non si scherza più.
Massimo Cecchini
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Categorie Copertine
Scritto da Er Pasquino
mercoledì, 23 Settembre alle ore 07:28
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