sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


italia

da romagiallorossa.com

Bruno Conti“Totti è come me. Mi somiglia molto per il rapporto che ha con i tifosi. Il calciatore finisce prima o poi, dopo resta l’uomo”. Bruno Conti, intervistato a “Victory”, il magazine di La7 in onda questa sera alle 23:30, spende stupende parole nei confronti del capitano. “Come me – continua il direttore sportivo della Roma – Totti poteva andare in un altra squadra a guadagnare di più, ma per i soldi non si può abbandonare l’amore dei tifosi”. Conti ricorda poi il pianto di Francesco al termine della sfida con l’Arsenal: “Ha pianto perché è attaccato alla maglia. Vucinic, invece, non voleva nemmeno fare la doccia. Ho abbracciato Tonetto quando ha sbagliato il rigore, poi tutti i compagni hanno fatto lo stesso”.

da Il Corriere dello Sport – forzaroma.info

Christian PanucciIl difensore giallorosso ha rilasciato a Il Corriere dello Sport la sua prima intervista dopo le scuse fatte a tutto l’ambiente giallorosso per il suo rifiuto di andare in panchina contro il Napoli.

Christian Panucci, come sta la Roma? Bene, potrebbe andare meglio a livello di risultati. Tante componenti ci portano a soffrire, a partire dagli infortuni. Ma questo è un gruppo che deve stare lassù. Ora dobbiamo restare aggrappati al quarto posto, ce la dobbiamo mettere tutta.

Se la Roma fallisse questo ultimo obiettivo sarebbe un fallimento? Sarebbe un fallimento per tutto il gruppo, siamo noi che andiamo in campo, siamo giocatori ambiziosi e vogliamo giocare la Champions League anche il prossimo anno. Sono convinto che questa squadra possa arrivare quarta, ha la forza e la personalità per mettere tutto a posto.

Per lei sono stati due mesi delicati, dal rifiuto di Napoli al recupero della fascia di capitano. Non tutti sanno esattamente quello che è successo. Con l’allenatore ho parlato molto negli ultimi tempi, il rapporto è migliorato rispetto a prima. Cercherò di dare il mio contributo. Non mi piace pensare al passato. Le cose positive e negative sono dimenticate.

Sabato contro la Juve Spalletti le ha restituito la fascia di capitano. Avevo concordato con lui la gestione della fascia e sono stato in sintonia con quello che ha fatto. A parte l’errori di Napoli, in otto anni credo di aver dato molto. Penso che alla fine Spalletti abbia deciso così perché ha ritrovato il Christian che conosceva.

I compagni le sono stati vicini dopo i fatti di Napoli? Molto. E’ stato così perché io sono stato sempre disponibile con tutti e loro sanno quello che ho fatto in questi anni. Mi sono stati vicino anche gli uomini dello staff tecnico e Spalletti in questi mesi è stato sempre chiaro con me. Diciamo che c’era un gran dispiacere da parte di tutti per il mio gesto di rifiutare la panchina.

Panucci dica la verità: con un altro carattere avrebbe fatto una carriere diversa? Il mio carattere mi ha dato e tolto qualcosa. Io credo di essere un priveligiato, per il fatto di essere un calciatore e aver giocato a certi livelli. Sbaglio come ogni uomo e ogni donna. Il problema è che quando uno sbaglia deve ammetterlo. In otto anni che sono qui hanno sbagliato in molti, ma solo io ho chiesto scusa. Auguro alla Roma di trovare nei prossimi otto anni un giocatore che dia tanto come me. Ma ho ricevuto anche tanto, più che in ogni altra società.

Adesso per ricomporre definitivamente lo strappo bisognerebbe ripristinare il rapporto con la società. Con Prade e Conti è tornato tutto come prima. Capisco che la dottoressa Sensi ci sia rimasta male, ma spero che un giorno abbia tempo per ascoltare il mio pensiero su ciò che è accaduto. So che ora è molto impegnata, ma avremo il tempo per chiarirci. Posso aver commesso un errore, ma il rispetto verso il padre e tutta la sua famiglia non è mai venuto meno. Non posso dimenticare che Franco Sensi mi ha portato alla Roma, la società che mi ha dato di più.

Da parte dei tifosi c’erano due posizioni distinte, ma tutti hanno riconosciuto il suo attaccamento alla maglia. Non ho mai chiesto un appoggio a nessuno, ma un ringraziamento a quei tifosi che hanno fatto gli striscioni offrendomi la loro solidarietà vorrei farlo.

Qualcuno dice che la società è indietro con gli stipendi. Non è assolutamente vero. Da quattro anni a questa parte la Roma ha sempre pagato puntualmente gli stipendi. Non solo, anche i premi.

Quale sarà il suo futuro? Prima dell’episodio di Napoli mi era stato detto che volevano prolungarmi il contratto. Ora vivo alla giornata. Se non resterò qua non dipenderà da me. In ogni caso non è ancora giunto al capolinea. Credo di poter fare ancora un paio d’anni. Ne ho parlato anche con Spalletti e Andreazzoli. Anche loro dicono che posso ancora reggere a certi livelli.

Si va specializzando come difensore centrale. Sì, anche su questo mi trovo d’accordo con l’allenatore. A destra potrei tornare per l’emergenza. Comunque contro la Juve mi sembra di aver perso il passo.

Se il 31 maggio, Roma-Torino fosse la sua ultima partita con la maglia giallorossa? Se dovessi andare via farei un grande ringraziamento ai tifosi e alla società che mi hanno fatto vivere emozioni grandissime.

Tra poco più di due settimane c’è il derby. Ne ho persi pochi e uno dei più bei ricordi che ho è quello vinto 5-1. Quest’anno ci teniamo in modo particolare, sia per i tifosi sia per la rincorsa al quarto posto.

da romanews.eu

Doniéber Alexander Marangon (Doni)Il Manchester City bussa alla ‘porta’ della Roma. Non solo metaforicamente. Il club inglese avrebbe infatti individuato in Doni il portiere a cui affidare la maglia da titolare per la prossima stagione. Gli sceicchi avrebbero già formulato un’offerta alla società di Trigoria: quattordici milioni di euro per assicurarsi il diritto alle prestazioni sportive dell’estremo difensore brasiliano. D’accordo, nulla a che vedere con i centoventi milioni offerti nell’ultima sessione di mercato per Kakà. Ma la somma potrebbe essere più che sufficiente per mettere a segno il primo colpo in Italia: un acquisto nel Belpaese potrebbe essere diventata quasi una questione di orgoglio, per i ricchi proprietari del City, dopo la trattativa finita a monte con il Milan lo scorso inverno. Per la Roma si tratterebbe di una ghiotta occasione per fare cassa e reinvestire nel mercato estivo: tanto più che il rapporto tra lo staff giallorosso e Doni sembrerebbe scricchiolare negli ultimi tempi. A Trigoria non sarebbero, infatti, entusiasti del rendimento del portiere.Federico Marchetti Per il nuovo progetto tecnico, pertanto, la Roma potrebbe puntare su altri nomi: Marchetti su tutti. Il portiere del Cagliari è stato più volte accostato alla società capitolina: a quanto pare, non per fare il vice-Doni. In attesa di capire quale sia l’esatta valutazione del presidente dei sardi Cellino, il direttore sportivo Pradè potrebbe vagliare anche l’ipotesi di un ritorno di Curci dal Siena. Dopo la positiva stagione del portiere, la Roma potrebbe risolvere a proprio vantaggio la comproprietà con i toscani: “L’obiettivo deve essere quello di fare un grande campionato: per lui e per il Siena – aveva affermato qualche mese fa a Romanews.eu il suo procuratore Marcello Bonetto -. C’è una salvezza da conquistare. Per altri discorsi non è questo il momento, li affronteremo più in là”. Nonostante le strategie del club dei Sensi restino vincolate alla conquista della zona Champions, non è escluso che il momento sia arrivato. Sempre che gli sceicchi decidano di sferrare il colpo decisivo alla ‘porta’ della Roma…

Simone Di Segni