giovedì, Maggio 08, 2025 Anno XXI


da calciomercato.it

COMUNICATO STAMPA

Nasce il Sindacato dei tifosi: “l’Associazione Italiana Tifosi e Consumatori” (AITEC), che verrà denominato TIFOCONS. Il 12 gennaio verrà tenuta l’Assemblea Costituente, la cui location verrà resa nota ai primi di dicembre. L’iniziativa avrà carattere nazionale e coinvolgerà le tifoserie di Serie A, B e C, secondo uno schema che travalicherà le tradizionali divisioni calcistiche e campanilistiche, nonché in particolare le barriere politiche. Gli obiettivi che “TIFOCONS” si prefigge di raggiungere saranno indicati di volta in volta attraverso iniziative ben definite: tra le prime istanze spiccano:
1) l’idea di costituire una Carta dei Diritti del Tifoso, sul modello inglese;
2) il varo di una Carta di Buona Condotta dei dirigenti, in modo da stilare anche per presidenti e dirigenti una classifica di “buoni” e “cattivi”, esattamente come avviene per le tifoserie;
3) Un calmiere al prezzo dei biglietti, con una regolamentazione che tenga conto del costo della vita, proprio come in Inghilterra.
Alla costituzione di “TIFOCONS” parteciperanno politici (presenti in maniera trasversale con un rappresentante a testa per Sinistra, Centro e Destra); rappresentanti delle Prefetture; personaggi della magistratura.
Il Calcio è diventato una cosa seria, tremendamente seria. E non solo perché rappresenta una passione unica e totalizzante per milioni di Italiani.
A partire dalla metà degli anni Novanta un fiume di denaro senza precedenti ha travolto il mondo del pallone. A parte telefonini e Internet nessun settore dell’economia italiana ha conosciuto negli ultimi anni tassi di sviluppo paragonabili a quelli del calcio.
Gestire un boom di queste dimensioni era difficile e purtroppo i dirigenti del pallone nostrano non sono stati all’altezza della sfida. E cercano oggi di scaricare le responsabilità sui tifosi.
In Italia, non esiste per i tifosi un rappresentante per la collettività lesa e offesa (Class Action). Per questo semplice e banale motivo, i tifosi diventano l’anello più debole, pur essendo al contrario l’anello più forte dell’ingranaggio. Perché sono loro che sborsano i soldi, sono loro che alimentano la passione, sono loro la parte più sana… Sono loro che, oltre ad abbonarsi e presentarsi al botteghino, determinano anche il budget da assegnare alle società in materia di diritti tv e il potere di negoziazione con sponsor esigenti…
Questa Associazione, allora, è lo strumento giusto per dare una lezione a chi predica bene, ma razzola male…Questa Associazione è lo strumento giusto e legalitario per darci una tutela a 360 gradi. Una risposta ferma. E forse per qualcuno sensazionale… Ma con alle spalle un ragionamento preciso: restare dentro i limiti della legalità e della civiltà è il modo migliore per il raggiungimento di ogni obiettivo e la maggiore premessa per essere ascoltati da opinione pubblica e Istituzioni…

TIFOCONS

da it.uefa.com

UEFA Europa LeagueIl Comitato Esecutivo UEFA ha approvato il cambio di nome della Coppa UEFA, che dalla stagione 2009/10 si chiamerà UEFA Europa League.

‘Nuovo impeto’
Il nuovo nome sintetizza gli importanti cambiamenti alla competizione, che avrà una nuova fase a gironi a 48 squadre con marketing centralizzato per i diritti televisivi, uno sponsor principale, un pallone ufficiale e un programma di sponsorizzazione centralizzato dalla fase a eliminazione diretta oltre a un nuovo logo e una nuova identità visiva. “Questi cambiamenti miglioreranno questa storica competizione, di massima importanza per la UEFA e per il calcio europeo, regalando a più tifosi, giocatori e club le emozioni del calcio europeo. Sono convinto che il nuovo format sarà un successo e darà alla UEFA Europa League un nuovo impeto”, ha spiegato il Presidente UEFA Michel Platini.

Cambiamenti radicali
Il cambio del nome, del logo e dell’identità visiva seguono la decisione di modificare il format della Coppa UEFA e creare una vera fase a gironi, con partite da disputare in casa e fuori casa. La decisione è stata presa dal Comitato Esecutivo UEFA a Lucerna a dicembre 2007. Il cambio di nome identifica meglio il format del torneo, mentre con i perfezionamenti al logo e al marchio, la Coppa UEFA diventerà una nuova competizione a tutti gli effetti a partire dal 2009/10.

Panorama mutevole
Il nuovo nome e il nuovo logo permetteranno di sottolineare le peculiarità della competizione e il suo grande interesse sportivo. Il nuovo format incoraggerà le squadre meno conosciute o dei paesi emergenti a sfidare le vecchie gerarchie, mentre la nuova identità visiva cercherà di rispecchiare lo spirito del torneo. La UEFA ha voluto apportare tutte queste modifiche per ringiovanire la competizione alla luce del nuovo panorama calcistico europeo, cambiato significativamente con il costante successo della UEFA Champions League, in modo che la UEFA Europa League possa affermarsi come una competizione importante.

da calciomercatonews.com

Clarence SeedorfMILANO – Il centrocampista del Milan Clarence Seedorf in un’intervista a ‘Radio Incontro’ spiega che le difficoltà della Roma per questo inizio di stagione sono dovute agli errori di mercato del club giallorosso e dall’infortunio di Francesco Totti dichiarando: “Per la Roma mi aspettavo una stagione difficile. E’ stato venduto un giocatore come Mancini che secondo me era fondamentale per il gioco della squadra. Penso che la campagna acquisti effettuata dalla società in fondo non era quella che ci si aspettava. Comunque la Roma ha la fortuna di avere un allenatore con idee chiare. Una volta trovato l’assetto giusto, saprà esibire un ottimo calcio”.

da Corriere dello Sport

un arbitro...In esclusiva il guardalinee Giordano

«Abbiamo sba­gliato». Dove abbiamo sta per la quaterna arbitrale che mercoledì sera si è esibita a Genova. Perché a dircelo, ieri mattina, è sta­to Michele Giordano, qua­ranta anni portati alla grande, siciliano di Calta­nissetta, elegante anche con la divisa dell’Aia, ca­pelli castani e curati, oc­chi azzurri, un sorriso che piacerebbe a signore e si­gnorine, modi di fare cor­tesi ed eleganti, commer­ciante, al sesto anno di cal­cio professionistico, oltre cinquanta gare in serie A, l’altro assistente di linea del signor Brighi.

L’AMMISSIONE – Quel­lo, tra l’altro, che nei novanta minuti tra Genoa e Roma era stato il più bra­vo, convalidando, per esempio, con una finezza regolamentare, il gol del due a uno del Ge­noa realizzato da Milito. E’ successo tut­to all’aeroporto «Cristoforo Colombo» di Genova. Qual­cuno ci dice, quello è Biasutto, cioè quello che ha sbagliato sbandierando un fuorigioco che chissà che avrà pen­sato il designatore Collina. Decidiamo di presentarci. Aspettia­mo che concluda la sua chiacchierata telefonica. «Buongiorno, signor Bia­sutto, sono del Corriere dello Sport-Stadio». Gaffe clamo­rosa, ma il signor Giorda­no, ci solleva dall’imba­razzo: «Veramente sono l’altro, Giordano, ma non è certo un problema. Abbiamo sbagliato. Alla fine della partita, negli spogliatoi, non possiamo rivedere subito le immagini della gara, ma che qualche cosa non fosse andata per il verso giusto, lo ave­vamo cominciato a capi­re anche prima del fi­schio finale, le protesta dei giocatori della Roma erano state molto soste­nute e ripetute».