giovedì, Giugno 19, 2025 Anno XXI


da corrieredellosport.it

Edoardo 'Edy' RejaCASTELVOLTURNO (CASERTA), 30 agosto – «Con la Roma per noi sarà una gara molto impegnativa, la Roma è candidata alle prime posizioni, è da considerare tra le migliori. Noi però in passato abbiamo sempre giocato bene con le grandi, mi auguro che continui così». Così il tecnico del Napoli, Edy Reja, alla vigilia del match dell’Olimpico contro i giallorossi che segnerà l’esordio degli azzurri in campionato: «Servirà un rendimento eccezionale – ha aggiunto il tecnico goriziano – ognuno dovrà dare il 100% e bisognerà chiudere bene gli spazi, perchè i giallorossi li sfruttano benissimo. Spalletti? È stato l’allenatore più innovativo degli ultimi anni, nonostante lavori in una piazza difficile. Grazie a lui la Roma gioca il miglior calcio in Italia. Gli mancherà Totti, che è un giocatore straordinario, bravissimo sui calci da fermo, che dà il “là” ad ogni azione. Non ci sarà, ma ci sono tanti giocatori validi nella rosa della Roma».

L’OTTIMISMO – Reja, anche grazie all’iniezione di fiducia derivata dall’ottimo cammino in coppa (quattro vittorie su quattro incontri tra Intertoto e Uefa), è comunque ottimista per il futuro: «Sono fiducioso, abbiamo dimostrato di avere ottime qualità, l’obiettivo sarà ripetere le prestazioni dell’anno scorso, anche se sarà difficile perché non saremo più una sorpresa. Il nostro motto sarà comunque “stupire in continuazione”, dimostrare che il cammino fatto l’anno scorso non è stato un fatto casuale, che questa squadra ha le capacità per far di nuovo bene. Consolidare in campionato quanto fatto l’anno scorso significherebbe dimostrare maturità e crescita. Più in generale mi aspetto da questa stagione una maturazione complessiva, e un miglioramento della fase difensiva, nel suo insieme».

I TIFOSI – A Roma potrà contare anche sull’apporto dei tifosi: «Finalmente – ha concluso Reja – questa è una bellissima notizia, mi auguro sia una festa e una grande giornata di sport, visto che si incontrano due tifoserie di società dal grande blasone, che rappresentano città importanti. C’è fiducia totale nella tifoseria, penso che sia giusto il provvedimento adottato. L’anno scorso molte volte non si è data la possibilità di seguirci, ora c’è un’opportunità importante di dimostrare la maturità dei nostri supporter».

da romanews.eu

Luciano SpallettiLe parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, in conferenza stampa integrale (parole per parola) alla vigilia della prima gara di campionato contro in Napoli.

Roma-Napoli sarà una gara delicata. Che match prevede? Che Napoli si aspetta? Che messaggio vuole mandare alle tifoserie? «Sarà una partita delicata perché è la prima e abbiamo davanti una buona squadra, che ha fatto bene nel campionato precedente. Facendo acquisti mirati. Rappresenta una città importante del palcoscenico calcistico. Sarà una gara difficile. Noi siamo pronti. E mi farebbe piacere che come noi facciamo attraverso il gioco, portando gioia facessero gli sportivi sugli spalti».

Le condizioni di Aquilani e Perrotta, chi la preoccupa di più? «Aquilani e Perrotta devo rivederli. Perrotta mi preoccupa, ma bisognerà vedere bene. Aquilani penso ce la farà. Ma vanno visti sul campo e va fatto un consulto medico».

È terminato il calciomercato? È stato un mercato che ha migliorato la Roma? «Penso che non si faccia più nulla e può darsi che qualcuno possa andare a giocare con continuità. Per quello che ha fatto la Roma, lo ritengo un mercato importante, corretto, con intenzioni giuste. Anche come prospettive di crescite. C’è chi ha fatto meglio, ma noi siamo in grado di poter opporre una forza compatta ad altri colossi».

Chi è la candidata alla scudetto? Chi – figurine alla mano – è davanti? Non contano le figurine, perché c’è lo sviluppo che diventa fondamentale e appiattisce molto i valori».

La Roma è più forte dell’anno scorso? «Conta poco avere un giocatore in più o in meno, se non lo hai allenato, se non hai la mentalità giusta».

Atleticamente sta meglio il Napoli? «Loro hanno il supporto dello scorso campionato e della qualificazione in Coppa Uefa. È una squadra fatta bene, di corsa. Noi siamo in condizioni di vincere la gara».

La Roma è tra le favorite alla vittoria dello scudetto? «La Roma è tra le cinque o sei squadre importanti del campionato».

Aquilani e Perrotta? «Spero ce la facciano entrambi. Come mi avrebbe fatto piacere avere a disposizione Taddei e, ancor di più, Totti. In queste situazioni si dice di avere la rosa con qualche calciatore in più, di esperienza e di mestiere, per sopperire. Se la Roma ha lavorato bene in questa direzione, dobbiamo essere in grado di far bene una partita anche se manca un elemento».

Mourinho ha comunicato nove uomini della formazione. È un vantaggio o una dimostrazione di sicurezza? «La situazione di cui dispone gli fanno dire così. Se avesse avuto tutti a disposizione, avrebbe detto tutti… Io ne ho qualcuno a disposizione in più e non li dico».

Come sta Totti? «Fa le cure, è fermo. Bisogna vedere».

Serve un’alternativa a Taddei? «Noi siamo nelle condizioni di sistemare gli 11 in campo in modo corretto, al di là che poi nello specifico si possa andare a trovare qualcosa per migliorare. Il mercato è aperto e può venir fuori l’occasione che qualsiasi società potrebbe essere pronta ad accogliere».

La finale di Supercoppa ha lasciato anche indicazione positive? «A me ha dato solo indicazioni e risposte positive, a parte l’amarezza dei rigori. Perché abbiamo iniziato titubanti, ma poi portato la gara in condizioni di essere chiusa, contro l’Inter a Milano. Abbiamo confermato che ce la possiamo giocare».

Cicinho, come lo ha trovato? «S’è allenato bene, ha fatto quello che doveva fare».

Lei aveva parlato di riveder il discorso del portiere di riserva? «Siamo tranquilli. Bisognerebbe che capitasse qualcosa di particolare».

Sarà un campionato difficile, il primo senza Franco Sensi. Sarò un motivo in più per vincere? «Si. Io penso che il ricordo e soprattutto l’esempio che ha dato Franco Sensi a questa città ed a questa società, ci accompagnerà sempre e quindi sarà un valore aggiunto sul campo contro gli avversari».

Quale sarà la sorpresa della serie A? «Il Napoli confermerà quello che ha fatto vedere. Così come la Sampdoria. La Lazio tornerà a certi livelli. La Fiorentina per quello che ha fatto è già una grande. Sarà un campionato difficile».

Ha dato consigli ai suoi ragazzi per evitare di ripetere il 4-4 dello scorso anno? «I consigli se li sanno dare da soli. Si tenta sempre di organizzare qualcosa in base a cosa incontreremo».

Si considera soddisfatto, molto soddisfatto o entusiasta del mercato giallorosso? «Mi ritengo soddisfatto perché si è lavorato per le possibilità che avevamo, cercando di migliorare la causa. Bisogna andare a prendere per quelle che sono le possibilità, le prospettive, per quello che bisogna sistemare. Non si può andare a prendere la persona precisa, come è successo. Poi è arrivato Baptista, però».

Ha rimpianti per Mutu? «Avevamo lavorato su di lui, la Fiorentina ha deciso di tenerlo. Ma Siamo stati bravi a prendere Baptista».

È arrivato il transfer per Menez? «Si. Sarà convocato. Il ragazzo non ha avuto la possibilità di allenarsi con continuità. Io ho fiducia in tutti i miei calciatori, ma per giocare dal primo minuto bisogna vedere».

Chi ha fatto il miglior mercato? «Tutti. Ma Juventus ha centrato giocatori importati, messi su una struttura importante».

Qual è l’insidia del Napoli? «Quando una squadra è già rodata come il Napoli, significa che ha messo in ordine i particolari. Dovremo essere squadra per avere ragione di un complesso così. Hanno individualità fortissime come Lavezzi».

Baptista cosa dà in più a sinistra? «Quello che può dare centralmente. Baptista, i ruoli offensivi, li può ricoprire tutti. Lo sa fare. Passa dalle sue caratteristiche quello che può dare. Sa tradurre nel miglior modo possibile le occasioni che gli capitano. Ha esperienza».

È più facile vedere Baptista a sinistra e Vucinic di punta, in assenza di Totti? «Si possono vedere da entrambe le parti. Si può iniziare in un modo poi si possono sostituire. Ma possono benissimo ricoprire tutti e due i ruoli. A volte perché un avversario prende le misure su un tuo calciatore e allora vai a proporre altre caratteristiche agli altri».

Psicologicamente ha lavorato per far dimenticare la sconfitta di Supercoppa? «Abbiamo riparlato della gara. I ragazzi sanno su che livello si devono misurare. Bisogna vincere le partite. Sotto l’aspetto mentale, bisogna essere pronti».

da laromasiamonoi.it

Marco AndreolliTra le operazioni in uscita c’è da registrare anche quella riguardante Marco Andreolli. Il difensore di Ponte dell’Olio, dopo una stagione segnata dagli infortuni, ha effettuato la preparazione con la maglia giallorossa disputando un buon precampionato. Ai microfoni di Laromasiamonoi.it l’agente del giocatore, Patrick Bastianelli, svela le piste percorribili a tre giorni dalla chiusura del mercato: “Credo che per scoprire il futuro di Marco si debba arrivare a lunedì perchè per il momento non c’è nessuna novità rispetto ai giorni scorsi. Le società interessate sono due di A e due di B: per quanto riguarda la massima serie si tratta di Chievo Verona e Siena, mentre tra i cadetti si sono fatte avanti Sassuolo e Vicenza (squadra che lo prelevò in prestito già a gennaio dalla Roma, ndr)”. Inutile dire che l’ex interista preferirebbe giocarsi le proprie carte in A: “E’ chiaro che il ragazzo preferirebbe lo scenario della massima serie, ma ad oggi l’importante è giocare e non ci resta che attendere i prossimi giorni per effettuare la scelta. Siamo contenti che il ragazzo sia stato convocato, proprio oggi, per i prossimi impegni della Nazionale Under 21. Personalmente – prosegue Bastianelli – credo che questa possa essere la stagione del riscatto”. Infine una battuta sulle modalità della cessione: “Se la Roma decidesse di cederlo in A si potrebbe affrontare un discorso di prestito con diritto di riscatto. Per ciò che concerne la B – conclude Bastianelli – si andrebbe invece verso un semplice prestito annuale”.

David Di MicheleL’attaccante del Torino David Di Michele è vicino alla Roma, nonostante le numerose smentite. La società giallorossa ha chiesto al Torino Di Michele: giocatore veloce, abile nel palleggio e nel dribling, in prestito per una stagione, visto che si libererà un posto nel reparto offensivo. Mauro Esposito (29), infatti entro la chiusura del mercato verrà ceduto, avendo richiesto alla società romana una squadra dove poter disputare una stagione da protagonista: Chievo, Siena, Reggina e Bologna si sono fatte già avanti.