venerdì, Luglio 04, 2025 Anno XXI


da asroma.it

A.S. RomaCOMUNICATO CONGIUNTO COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. – A.S. ROMA S.P.A.

Con riferimento alle notizie diffuse in data odierna da taluni organi di stampa, Compagnia Italpetroli S.p.A., nella sua qualità di controllante indiretta di A.S. Roma S.p.A., precisa che non vi è alcun collegamento tra la propria esposizione debitoria verso UniCredit Banca di Roma, socio di minoranza della stessa Compagnia Italpetroli, e la presunta necessità di dismettere la partecipazione di controllo in A.S. Roma; altresì non vi è relazione alcuna tra l’ammontare di tale esposizione debitoria e la valutazione attribuita o attribuibile a tale pacchetto azionario di maggioranza.

Compagnia Italpetroli precisa inoltre che non è previsto alcun incontro tra la stessa ed i rappresentanti di UniCredit Banca di Roma.

Pertanto, ogni notizia contraria è da ritenersi non corretta e fuorviante, producendo come effetto un ingiustificato andamento del corso del titolo.

Inoltre, Compagnia Italpetroli ed A.S. Roma precisano che non esiste alcun presupposto per la modifica dell’attuale struttura manageriale e sportiva della società che opera con professionalità e competenza per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e sportivi previsti dal Piano Industriale dell’A.S. Roma, con piena soddisfazione del socio di riferimento.

Infine, la Società rende noto di aver già dato mandato ai propri legali per porre in essere ogni azione necessaria a tutela dei propri interessi e di quelli dei propri azionisti.

da calciomercato.com

A.S. RomaNEL PRIMO pomeriggio di venerdì gli emissari venuti in Italia per conto di George Soros erano convinti che l’affare fosse ormai (quasi) chiuso, che la Roma avesse accettato le loro proposte (circa 250 milioni) e lunedì sarebbe stato fatto il comunicato (congiunto). Gli americani non avevano dubbi sulle intenzioni della famiglia Sensi: Soros pensava già a come sviluppare il marchio Roma nel mondo e dove e come costruire uno stadio tipo Emirates. Poi, il rilancio: dai Sensi era stato fatto sapere che c’erano anche altre offerte. Di chi? Arabi, pare. Che avrebbero offerto il doppio di Soros (500 milioni). Ma chi sono gli arabi? La Roma è legata allo sponsor Wind, il cui presidente è l’egiziano Naguib Onsi Sawiris. Che sia lui? Che l’abbiano convinto a mettere più dei 12 milioni di euro in due anni che sborsa come sponsor? Non si sa. Altri fanno il nome di Tarak Ben Ammar che ha molti affari in Italia (fra cui la tv Sportitalia) ed è amico di Silvio Berlusconi. Che sia lui? Improbabile. A meno che ci siano gli emiri di Dubai, che già avevano tentato di acquistare il Liverpool. E allora? Allora si tratta di un bluff? Non si sa, non si capisce. Di sicuro gli emissari americani si sono alzati dal tavolo della trattativa, seccatissimi: niente di fatto. Probabile, possibile, che a questo punto Soros si ritiri: andrà ad investire da un’altra parte i suoi tanti soldi. Voleva fare una squadra tipo Manchester, conosciuta e temuta in tutto il mondo. Voleva tenere i tanti campioni (De Rossi, Aquilani, Mancini), ambiti dalle altre squadre italiane. Ma i poteri forti, del calcio e anche della politica, si sono subito messi di traverso: non vogliono l’Americano. Che sarebbe l’Olimpico senza la Roma? Gli stessi club sono preoccupati se l’asticella sale, se arriva qualcuno che magari aumenta gli ingaggi e costruisce uno squadrone. Tutti (Inter, Milan, Juve, ecc.) sarebbero costretti, in questo caso, ad investire di più. Intanto l’altro americano interessato alla Roma, cioè Fisher, proprietario della casa di abbigliamento Gap, aspetta. Vuole vedere cosa potrà mai succedere. Non si ritira. Fisher potrebbe allearsi con Soros? Non sempre le alleanze funzionano nel calcio: al Liverpool i due patron, Hicks e Gillett, litigano fra loro. (Repubblica.it) Il futuro societario è incerto, ma occorre risolvere la questione contratti. La Roma ha fissato come priorità i rinnovi di De Rossi, Doni e Mancini. Il portiere e il nazionale italiano hanno dato piena disponibilità, forse fino al 2013, per il laterale brasiliano c’è il richiamo del Manchester City, mentre l’ipotesi Juve è frutto del lavoro dei procuratori, più che delle due società

George Soros(Il Messaggero) Una settimana, poi si saprà, in un senso o nell’altro. Una settimana non perché ci sia stato un ultimatum di George Soros nei confronti della proprietà della Roma. Una settimana perché il prossimo 30 aprile è una data che rappresenta un angolo decisivo per il futuro societario giallorosso.

L’APPUNTAMENTO – È la data ultima, infatti, in cui la Italpetroli, quindi la famiglia Sensi, deve pre­sentare a Unicredit quel piano di ristrutturazione del gruppo che preveda il rientro dei 327 milioni di euro (su 372), o almeno di buona parte della cifra. Ci sono due modi per farlo: vendere la Roma, oppure cedere buona parte dell’altro patrimonio familiare, i terreni di Torrevecchia, i depositi di Civitavecchia, immobili, patrimonio familiare che, Roma a parte, è comunque superiore ai 500 milioni di euro.

BANCA – Unicredit ha dunque convocato la proprietà giallorossa per un in­contro in cui fare chiarezza sulle intenzioni della famiglia Sensi a proposito del piano di ristrutturazione, quindi anche della Roma. Insomma, Unicredit vuole risposte chiare. La decisione della Banca, che è bene ricordare ha il quarantanove per cento di Ital­petroli, certo non è dispiaciuta a Soros che non ha ancora messo da parte l’idea di acquistare la Roma, ma non è intenzionato ad attendere ancora molto prima di rivolgere i suoi interessi da qualche altra parte.

(Corriere dello Sport)

Aquilani
Fonte: Romanews

Seduta mattutina a Trigoria per la Roma, in vista della gara di domenica contro il Torino (ore 15). Spalletti dovrà fare a meno di Totti, che anche oggi ha proseguito con la riabilitazione, e Ferrari, ma potrebbe recuperare in extremis Aquilani. Le notizie di questa mattina infatti sono confortanti, il centrocampista è tornato ad allenarsi con il gruppo e ha giocato anche la partitella. Segno evidente che il dolore al collo del piede destro si è attenuato e che Aquilani è pronto a stringere i denti per queste ultime gare della stagione. Assenti dal campo Juan, Panucci, Curci e Pit. L’allenamento è iniziato alle ore 11. Il gruppo ha svolto lavoro atletico (corsa e allunghi). A seguire lavoro sulla circolazione di palla. Poi la consueta partitella con sponde. Gialli: Doni, Cicinho, Antunes, De Rossi, Brighi, Taddei, Marangon, Mancini, Vucinic. Neri: Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Tonetto, Aquilani, Pizarro, Esposito, Perrotta, Giuly. Piccolo spavento per Doni, che durante la partitella ha preso una botta alla caviglia sinistra. Dopo averci messo un po’ di ghiaccio sopra, il portiere è tornato regolarmente tra i pali. Fuori dal Centro Fulvio Bernardini presenti circa trenta tifosi giallorossi. Molto acclamato Gianluca Curci, tanti autografi e foto.

mirko VucinicFonte: ANSA

ROMA, 25 APR – I tifosi della Roma pensano al futuro della societa’, la squadra al campionato. L’ultima chance per continuare a sperare e’ contro il Toro. Senza Totti la Roma in campionato non ha mai perso. Il vice-Francesco sara’ Vucinic che promette di non far rimpiangere il capitano. Ma intanto i tifosi seguono con passione le vicende societarie. Qualcuno ha aperto un sito per la sottoscrizione di una petizione da presentare ai Sensi affinche’ accetti di cedere il club a George Soros: finora 10.659 firme.