giovedì, Luglio 17, 2025 Anno XXI


da Gazzetta dello Sport – calciomercato.com

George SorosNonostante le smentite di Rosella Sensi, il futuro della Roma potrebbe decidersi nei prossimi giorni. George Soros, che per ora si limita a fare i complimenti a Totti, vuole chiudere la trattativa per acquistare la società giallorossa, anche perché John Fisher non sembra avere ancora mollato. Subito dopo la partita di Champions a Manchester, i rappresentatnti della Banca Rotschild (l’advisor scelto da Soros per la trattativa) incontreranno l’avvocato De Giovanni, vicino alla famiglia Sensi. Dovesse arrivare il sì, il magnate americano chiuderebbe l’affare in tempi brevissimi, lanciando un’OPA o presentando un’offerta direttamente alla famiglia. In caso contrario potrebbe essere concessa ai Sensi un’ulteriore pausa di riflessione, visto che Soros ha fretta di chiudere ma non ha mai posto ultimatum.

da Il Messaggero – calciomercato.com

Bruno Conti

Il direttore tecnico della Roma Bruno Conti sottolinea l’irregolarità del primo gol dell’Inter contro l’Atalanta: “Hanno visto tutti – ha dichiarato -, le immagini dell’1-0 sono chiarissime. La spinta di Vieira su Pellegrino è evidente. Quello è fallo e basta, non ci sono dubbi o interpretazioni. E pensare che, rivedendo i filmati, l’arbitro è proprio lì ed è piazzato bene. Può succedere, noi crediamo sempre nella buonafede. E’ difficile capire se ci sono aiuti o no, ma visto che per la classifica contano gli episodi è un vantaggio sbloccare una partita in bilico, magari con una spinta… L’Inter è in crescita ed ha meritato di vincere, ma io guardo solo alla Roma. Il campionato non è finito e noi non ci arrendiamo”.

da calciomercato.com

El-Hadji Ousseynou Diouf

L’attaccante senegalese del Bolton, El Hadji Diouf, è tra i papabili a vestire la maglia dell’Atletico Madrid per la prossima stagione.

La società spagnola è pronta a sborsare sino a sei milioni di euro per il 27.enne attaccante, il cui contratto scadrà nel 2009. Sul giocatore c’è anche la Roma, pronta ad ingaggiarlo nel caso Vucinic dovesse partire.

30 minuti di grande calcio e 2-0, un quarto d’ora di contenimento che ti permette di andare al riposo con il doppio vantaggio. La ripresa dovrebbe essere una formalità, ma alle nostre latitudini le formalità non esistono, lo capimmo in un giorno semiestivo del 1986. Continua >>