domenica, Maggio 04, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Francesco TottiLa conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti. Domani, ore 18, Cagliari-Roma.

E’ dal 1995 che la Roma non vince a Cagliari.
“Sono tre anni che lavoriamo per arrivare a queste partite. Ora ci siamo e le intenzioni dei ragazzi sono quelle di continuare a portare avanti questo discorso. Siamo nelle condizioni di raccogliere la soddisfazione e i meriti di quelli che sono stati tre anni bellissimi”.

Il Cagliari presenterà il centrocampo a tre. Spesso alla Roma ha dato fastidio, qual è il motivo?
“Questo non mi era sembrato, il centrocampo a tre lo hanno moltissime squadre. E’ chiaro che se poi non riusciamo a mettere le nostre qualità dentro la partita, sviluppandole a ritmi alti, diventa più difficile. Siamo una squadra di qualità, dobbiamo saper anticipare quello che sarà il tema della partita. Se si va dietro lo scorrimento normale, possiamo avere dei problemi con tutti gli avversari”.

Delio Rossi, allenatore della Lazio, ha detto che preferirebbe che il campionato lo vincesse l’Inter e che: “Adesso tutti fanno il tifo per la Lazio. Fino all’altro giorno volevano vederci morti o in serie B”. Cosa risponde?
“A me non interessa nulla, mi interessa che faccia bene la mia squadra. Se poi la Lazio perde e va a meno trenta non sarebbe male. Giustamente viene riconosciuto che la Lazio è una squadra forte, forse più della Roma, di conseguenza bisogna mettere a posto qualche cosa. Se abbiamo tutti questi punti di differenza, qualche problemino c’è in qualcosa”.

Oggi i giornali parlano di questo scambio tra Gilardino e Mexes. Potrebbe privarsi di un giocatore come Mexes?
“Bisogna andare avanti con coerenza. Siamo dentro delle situazioni importantissime, che ci siamo costruiti piano piano. Dobbiamo concentrarsi su queste senza disperdere energie in discorsi che possono prevedere il futuro”.

La Roma ha fatto meglio in casa. Quali sono le insidie di questa trasferta?
“La Roma ha fatto bene sia in trasferta che in casa. Il Cagliari nelle ultime sei partite in casa, ha fatto cinque vittorie e un pareggio. L’allenatore sta lavorando bene, hanno anche il morale dei punti restituiti, queste sono le insidie”.

Ha ritrovato Totti e ha perso Juan. Farà qualche ragionamento in vista della gara contro il Manchester? Come gestirà questi impegni fondamentali?
“Tenendo presente anche l’incontro di martedì, tenendo però le stesse qualità di squadra e la stessa maturità. Chi è squalificato riposerà, qualche altra attenzione bisogna porsela, ne abbiamo bisogno”.

Chivu ha detto: “La Roma non può vincere lo scudetto”. Parole campate in aria?
“Christian ha espresso un suo pensiero, in base alla conoscenza dell’ambiente di dove lavora e questo la dice lunga sulle potenzialità della squadra. Christian è un ragazzo che non si lascia andare facilmente a dei discorsi campati in aria. Noi sappiamo che loro hanno dei grossi vantaggi, visto dove siamo arrivati vogliamo tentare di fare un altro sforzettino”.

In questo momento sembrate stare meglio dell’Inter, sotto tutti i punti di vista.
“Probabilmente la differenza la fa che loro hanno perso qualche punto e che prima non ci avevano abituato a questi cali di tensione. Quando questi cali avvengono si vengono a rompere delle caratteristiche evidenziate. Si perde un pò di sicurezza. Li all’Inter però ci sono le qualità per rimettere a posto il tutto. Noi dobbiamo badare a noi stessi, fare la nostra corse e non perdere l’occasione se si presenterà”.

Adesso che il distacco si è ridotto, può essere per l’Inter uno svantaggio il fatto che la Roma giochi due ore e mezzo prima?
“Noi dobbiamo vincere le partite. Si va in un campo difficile, contro una squadra che sta attraversando un buon momento, gioca un buon calcio e ha fatto buoni risultati contro grandi squadre. Ha ricostruito una classifica interessantissima, bisogna andare li e vincere ed il resto verrà di conseguenza”.

Un’ eventuale Roma a meno uno, potrebbe condizionare l’Inter psicologicamente?
“Una Roma che potrebbe dargli più fastidio, a guardare la classifica. La reazione però è la stessa, noi che si vinca o no scenderanno in campo determinatissimi perché hanno queste qualità”.

Come sta Totti in vista di domani, visto che si è anche allenato due volte consecutive?
“E’ molto contento di come si è allenato questa settimana. Io sono uno che spera di avere un buon rapporto con lui, ogni tanto lo vado a punzecchiare, sono contento di quello che ha sviluppato”.

Ballardini è un allenatore giovane emergente siccome lei viene dal settore giovanile qual è il suo giudizio su questo allenatore?
“Bravissimo, lo dicono i risultati, quello che ha fatto e quello che era riuscito ad esibire anche in precedenza perchè poi non gli è stata data possibilità di continuare, ma lui ha riconfermato anche in questo caso qui di essere un tecnico molto preparato e gli vanno fatti i complimenti per il lavoro che sta sviluppando”

Aquilani al posto di De Rossi al fianco di Pizarro è l’ipotesi principale per il centrocampo domani?
“Questo lo valuteremo attentamente, è una cosa che può essere anche possibile però poi la formazione si dice domani”.

Brighi sarebbe pronto comunque dal primo minuto per tutti i 90 minuti?
“Tutti e tre in condizioni di scendere in campo”.

Mister ci conferma che domenica saranno aperti i cancelli di Trigoria per i tifosi?
“Su questo c’è un comunicato della società che verrà emesso appena finita la conferenza”.

Lei comunque è favorevole a questa ipotesi?
“Stiamo lavorando in questa direzioni tutti insieme, non io soltanto ma anche la società, i direttori i calciatori, com’ è successo anche in precedenza li abbiamo fatti entrare, però poi ci sono cose che vanno migliorate e perfezionate. Il problema non è un problema nel senso che dopo verrà letto questo comunicato per cui si riesce a capire tutto”.

Semplicemente per capire la sua posizione, se è possibile andare oltre, a lei farebbe piacere questa partecipazione dei tifosi o preferirebbe mantenere la squadra tranquilla? Questo credo che sia opinione dell’allenatore.
“Ma io penso che poi il calore dl pubblico faccia sempre piacere, e di conseguenza c’è un’altra qualità che va sviluppata ed è quella dell’allenamento in maniera corretta x le cose che ci sono da allenare ecco”.

Le volevo chiedere se, visto che Juan non l’ha convocato, se ha speranze di recuperarlo per il Manchester?
“Bisogna vedere, bisogna lasciar passare questi giorni valutando di volta in volta”.

E visto che prima stavamo parlando della formazione ha detto che cambiava qualcosina oltre a i tre che sono squalificati, se magari ci sarà spazio anche in partita in corso per Esposito.
“Noi, grazie alla disponibilità di Pit siamo in 18, quindi le cose sono possibilità per tutti ancor di più per lui che proprio in funzione di quella che è stata la sua professionalità, la sua serietà, ha sempre partecipato in maniera molto attiva, meritando probabilmente di più di quello che gli è stato concesso”.

Poi le volevo chiedere che momento è per la Roma, se la squadra ripeterà la prestazione contro l’Empoli, se la squadra di Empoli vince a Cagliari.
“Io non lo so questo”.

Forse deve fare qualcosina di più magari per vincere.
“Io penso che quello che abbiamo visto con l’Empolis sia stato un match condotto in maniera corretta, attenta, da squadra matura, andando a superare quelle insidie che una squadra ti mette davanti, soprattutto quando siamo stati in inferiorità numerica, lì poi ha contribuito anche il nostro pubblico in quella reazione che ha avuto insieme a noi. Lì siamo andati a braccetto e abbiamo fatto forse il pezzo migliore della partita. Però allo stesso tempo c’è ancora possibilità di migliorare, c’è ancora un po’ di margine per far meglio di quello che abbiamo fatto in quella gara li ecco, per cui miriamo a questo”.

Due cose: la prima su Mancini. Volevo saper che momento sta vivendo, ha avuto una fase molto buona ora è un po’ in difficoltà, lo vedo un po’ lontano dalle cose della Roma. Le chiedo se questa è un’ impressione corretta o comunque lei che ci parla e lo vede tutti giorni ha un’altra percezione?
“Secondo me Mancini si allena benissimo, lui ha questa grandissima qualità di esprimere a livello fisico tutto quello che ci vuole per far bene in allenamento, e questa è una dote che se mantiene gli toglierà qualsiasi problema momentaneo di difficoltà di espressione, in un campionato anche difficile come questo. Lui ora sta facendo bene, ha fatto anche di meglio, però io sono contento di come si sta comportando Mancio, però anche in questo caso qui si può dire che ha possibilità superiori, e se continuerà così potrà ritornare ad esprimere il suo massimo in pochissimo tempo, e può risuccedere da partita a partita insomma”.

Lo vede un po’ preoccupato in un discorso futuro magari lei che ci parla?
“Le preoccupazioni sono in funzione di dare soddisfazioni a quella che è la propria professione, a quelli che sono i tifosi, a quella che è la società, preoccupati per altre cose noi che viviamo in quest’ambiente qui diventa difficile ecco”.

L’altra cosa è sulle aspettative che lei aveva alla vigilia. Se le avessero detto che a questo punto la Roma si fosse trovata a 4 punti dall’Inter in un campionato riapertissimo, quarti di finale di Champions con l’impresa di Madrid e l’ottimo girone iniziale, e anche nelle semifinali di Coppa Italia, ci avrebbe creduto?
“È quello per cui abbiamo lavorato, è quello che abbiamo cercato, è quello che abbiamo sempre detto, se lei va a rivedere le mie interviste ho sempre detto che non sarà facile ripetersi, però la società ha lavorato bene perchè poi ha creato un gruppo di calciatori che ci ha permesso di sopperire a queste insidie, a questo numero di partite e di conseguenza si poteva rifare un buonissimo torneo, poi sai la partita, il dettaglio, l’episodio, ti può girare a favore, a sfavore, ti può determinare una partita vinta, una partita persa, però mi sembra che poi ciò che ha condotto la squadra sia questo, sia tutto meritato”.

Lasciando da parte eventuali assurdi sospetti, la Lazio, tenendo conto che non gioca un derby, è in grado di fermare l’Inter domani sera?
“Io prima, quando dicevo che loro sono una squadra forte, lo dicevo in maniera seria, loro sono una squadra che ha avuto un momento di difficoltà e l’ha pagato a caro prezzo, poi che però in questi tre anni che io sono stato qua, ho sempre visto una squadra molto tosta, molto ben organizzata, squadra che ha delle individualità molto importanti, società che ha speso tanti soldi per creare questa squadra. Alle volte si dice che tra la Roma e la Lazio c’è differenza: a me sembra che la Lazio abbia speso come la Roma per fare la squadra se non di più! E siamo partiti insieme, perchè quando sono arrivato io eravamo a braccetto, e la Lazio ha le stesse possibilità di fare quello che ha fatto la Roma per come ha lavorato. Hanno lavorato in maniera corretta, hanno allestito una buonissima squadra, Delio Rossi, al di là di qualche comportamento, è un grande allenatore”.

La Roma, domani, correrà il rischio di avere la testa a martedì sera secondo lei?“Secondo me no, o perlomeno si cercherà di togliergli questo dubbio dalla testa, perchè la partita di domani è importantissima, cioè ogni partita non giocata ci potrà togliere moltissimo di quello che siamo riusciti a costruire con grande fatica e lavorando intensamente per un lungo periodo”.

Anche perché mancano otto gare alla fine del campionato e per la Roma inizia questo count down proprio da Cagliari, la squadra del Cagliari è in ottima forma, con la differenza che da domani sera la Roma sarà seguita con occhio particolare da tutta Europa.
“Ma per arrivare a queste fonti qui, non è che la squadra sia poi in difficoltà se si sente l’attenzione addosso, oppure se c’è l’avversario…per arrivare a questo punto vuol dire che la squadra sa prendersi le responsabilità che ci vogliono, e le sa sviluppare anche bene!”

Volevo avere un suo parere su questo giovane Messias, che questi giorni è in prova alla Roma, un suo parere sul ragazzo come l’ha visto?
“Un giovane che ha qualità, un calciatore tecnico, però poi bisogna guardarlo in maniera più completa per potersi esprimere, a me così all’impatto, quel paio di volte che è venuto ad allenarsi con noi, insomma è piaciuto abbastanza, poi è chiaro che vedendolo di fronte ad un contesto che è la prima squadra, va visto bene, però sicuramente è l’evidenza che la Roma lavora in maniera corretta e che da dei vantaggi poi importanti al futuro”.

Ma sempre parlando al livello tecnico è più un trequartista o una punta?
“Ma questo, mi sembra che Bruno Conti l’abbia guardato più di me anche quando si è allenato in primavera meglio domandarlo a lui che sarà sicuramente più bravo e preciso di me. È sicuramente un giocatore offensivo, che ha questa qualità di giocare tra le linee, di venire a prendere la palla tra i piedi, ha questa sensibilità nel tocco di palla, gli si vede da qualsiasi parte lo si fa giocare ecco”.

da calciomercato.com

Delio RossiDelio Rossi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Adesso tutti fanno il tifo per la Lazio. Fino all’altro giorno volevano vederci morti o in serie B. Ci giochiamo noi contro l’Inter mica gli altri”, dice il tecnico ‘punzecchiando’ i tifosi della Roma. “Il problema non è dei nostri tifosi ma degli altri tifosi, che pensano che non faremo il nostro dovere. I nostri stanno mantenendo una linea coerente, gli altri invece stanno facendo dei discorsi preventivi e questo non mi sta bene. Ognuno deve pensare alla propria squadra. Sembra che domani, qualsiasi risultato venga fuori dall’Olimpico, l’Inter perderà o vincerà il campionato”.
La seconda opzione, comunque, è quella che si augura Rossi alla fine della giostra: “Preferisco che l’Inter vinca lo scudetto, ci mancherebbe altro. Adesso non mi fate dire che è meglio che lo vinca la Roma. Da tifoso della Lazio non posso augurarmelo”. A Francesco Totti e compagni, Rossi non concede nemmeno il primato del miglior gioco della serie A rispetto a un’Inter più fisica: “Ho grande rispetto di chi vince – ha concluso il tecnico – e se vinci significa che hai qualcosa in più”.

da calciomercato.it

Darren FletcherMANCHESTER (Inghilterra) – Brutta tegola per il Manchester United: il centrocampista scozzese Fletcher si è infortunato ai legamenti del ginocchio e dovrà stare fuori circa un mese e mezzo. Il giocatore dei ‘Red Devils’ non sarà quindi a disposizione per le gare di Champions contro la Roma.

da it.uefa.com

Donieber Alexander Marangon (Doni)Il passaggio di Doni alla AS Roma nell’estate del 2005 passò quasi inosservato. Tuttavia, dopo aver esordito a ottobre di quell’anno nel derby contro la S.S. Lazio, il portiere brasiliano si è ritagliato uno spazio importante con i giallorossi. Doni pagò 18.000 euro di tasca sua per riscattare il cartellino dal EC Juventude e poter firmare con la Roma. Soldi ben spesi. Doni, 28 anni, è unanimemente considerato uno dei migliori portieri del campionato italiano ed è un pilastro della Roma, ancora in corsa su tre fronti. I giallorossi non hanno lasciato scappare la capolista FC Internazionale Milano in campionato, sono in semifinale di Coppa Italia e giocheranno anche quest’anno i quarti di finale di UEFA Champions League. È vero, ha subito sette gol lo scorso anno ad Old Trafford nei quarti, ma come ha spiegato nell’intervista con i lettori di uefa.com, quello è un risultato che non si ripeterà.

I tifosi della Roma sono molto calorosi. L’ambiente dello Stadio Olimpico ti ricorda quello degli stadi brasiliani? Quando sei arrivato a Roma: ti ha aiutato oppure ne eri spaventato?
Francesco, Roma, Italia

I tifosi della Roma sono molto simili a quelli di Corinthians e Flamengo, che vantano due fra le maggiori e più calde tifoserie. Avendo giocato nel Corinthians so cosa significa: non ero affatto spaventato. In Italia soltanto i tifosi del Napoli trasmettono la passione di quelli della Roma. Queste due tifoserie sono molto diverse da quelle, per esempio, di Milano. Giocare sul nostro campo è difficile per gli avversari: c’è molto rumore e pressione.

Il Brasile è da sempre sinonimo di grandi attaccanti. Come mai hai scelto di diventare portiere?
Laura, Milano, Italia

Volevo fare il portiere fin da bambino. A scuola, a futsal, giocavo in porta. Una volta ho provato a giocare in un altro ruolo, ma i compagni mi hanno subito rispedito in porta!

La Roma vincerà la Champions league?
Dominic Hehle, Austria

Possiamo farcela, ma è bene essere cauti e procedere per gradi. Proviamo a battere il nostro prossimo avversario. E poi pensiamo alla semifinale.

L’Inter ha un buon vantaggio sulla Roma in campionato: i giochi sono fatti?
Julien Marcantonio, Francia

C’è stato un momento in cui i punti di distacco erano undici e l’Inter giocava benissimo. Il discorso sembrava chiuso. Poi l’Inter è uscita dalla Champions League e attualmente attraversa un momento negativo. Abbiamo ridotto le distanze e stiamo giocando molto bene. Credo che la lotta sarà aperta fino all’ultimo.

Quando hai visto il Real Madrid come avversario negli ottavi di UEFA Champions League, speravi di passare il turno?
Julio

Sapevamo che sarebbe stato un avversario molto difficile. Ma eravamo anche contenti di affrontarlo, per il suo stile di gioco simile al nostro: giocano al calcio e lasciano spazi. Questo si è rivelato molto positivo per noi. Comunque eravamo ottimisti, sì.

La Roma ha dominato il ritorno contro il Real Madrid. Come avete fatto a giocare la partita perfetta?
Paula

È vero, tatticamente siamo stati quasi perfetti. Ci sono stati due fattori decisivi. In primo luogo, la pressione era dalla loro parte. Dovevano recuperare il risultato dell’andata e avevano troppa fretta di farlo. Ci hanno concesso spazi e la nostra squadra è letale nelle ripartenze. In secondo luogo, giochiamo insieme da tre anni: la maggiore esperienza ha fatto la differenza.

Cosa hai provato a giocare in porta nel famoso 7-1 contro il Manchester United, e quanto hai faticato per mettertelo alle spalle?
Türkan Ilhan, Nogent-sur-Seine, Aube, Francia

E’ stato difficile. Ci sono volute alcune settimane per riprenderci. Nessuno poteva immaginarsi un punteggio simile. Ci sentivamo umiliati. Guardando indietro, vedo i lati positivi di quella sconfitta. Abbiamo imparato molto. Sono sicuro che potremmo rigiocare per 100 anni quella partita senza ripetere quel risultato.

Sei vicino al rinnovo del contratto?
Elias Alkhori

Ne stiamo discutendo. Non penso sarà un problema allungarlo.

Hai degli idoli o dei modelli nel tuo ruolo? Che tipo è Totti?
Lukas Zumoberhaus, Svizzera

Da giovane mi piaceva Claudio Taffarel. È stato un idolo per la mia generazione. Tuttavia, abbiamo stili diversi. Taffarel era più basso e più reattivo. Ho giocato insieme a Dida al Corinthians e ho imparato molto da lui: ci assomigliamo anche fisicamente. Di Francesco Totti posso parlarne soltanto bene. È un ragazzo rilassato, scherza con tutti ed è un ottimo compagno di squadra. Qualcuno dice che è fonte di problemi per il gruppo, ma non è così. Tenuto conto che in Italia è un vero e proprio mito, è una persona sincera e umile.

In cosa l’Inter è superiore alla Roma?
Shaban Bruti

L’Inter ha ricambi per ogni ruolo. Può schierare due formazioni titolari di altissimo livello. L’altro giorno Luis Figo era in panchina. E Adriano è andato in prestito in Brasile… Possono permettersi queste cose. Noi no.

Cosa serve alla Roma per spezzare in Italia il dominio delle tre grandi?
Brian Miloscia, New Jersey, USA

Questa domanda si ricollega a quella precedente. Alla Roma non manca niente in termini di talenti e strutture, ma le serve un gruppo più ampio. Ma ci stiamo arrivando. Lo scorso anno se avevamo un infortunato in panchina andava un primavera. Quest’anno non succede.

Pensi che alla Roma serva un centravanti?
Tobias Andersson, Svezia

Penso di no. L’allenatore ha scelto di giocare con Totti unica punta e finora ha funzionato benissimo. Siamo così abituati a questo modulo che non sentiamo la mancanza di un centravanti. Se ne avessimo uno, non toccherebbe neanche un pallone.

Cosa preferiresti vincere: la UEFA Champions League o il campionato?
Franco Nicolino, Argentina

Domanda difficile. Vorrei vincere entrambe le cose! Ma devo dire che la Champions League è davvero speciale, più importante del campionato. Anzi, è il torneo per club più importante del mondo.

Chi è il compagno di squadra che ammiri di più e perché?
Antonio, Cina

Ammiro moltissimo Daniele de Rossi. È giovane, forte, completo e una bellissima persona. È un vero uomo spogliatoio: sempre sorridente e con il morale alto. Merita tuto il successo che sta avendo.

Chi è il tuo migliore amico a Roma?
Fahad, Svezia

Sono buon amico di tutti i brasiliani. Preferisco non fare nomi per evitare musi lunghi!

Se potessi scegliere un giocatore per la Roma, chi sceglieresti?
Alexander, Svezia

Sceglierei Kaká. Sta giocando in modo straordinario e si adatterebbe a qualsiasi squadra del mondo.

Riesci a vederti un giorno con un’altra maglia? Cos’ha la Roma che spinge i giocatori a restare?
Giuliano Stachetti Ducceschi, Serra Negra, SP, Brasile

No, non mi immagino in un’altra squadra. A Roma sto davvero benissimo. Sono vicino a firmare il rinnovo. Mi piacerebbe finire la mia carriera con la Roma. Vorrei restare qui per almeno altri sette anni. Mi sono conquistato il posto in squadra e non voglio lasciarlo. I tifosi sono splendidi, la società apprezza i giocatori brasiliani, la città è magnifica, il clima è mite, vivo a due passi dal mare, e il cibo è squisito! Non riesco a pensare a un solo difetto.

È vero che quando Cicinho ha deciso di lasciare il Real Madrid lo hai convinto tu a trasferirsi a Roma?
Andrea, Roma, Italia

No, non è andata proprio così. Io e Cicinho siamo amici dai tempi delle giovanili del Botafogo de Ribeirão Preto. Ha iniziato a farmi domande sulla Roma e gli ho detto com’era il club, la città, e la vita quotidiana qui. Ho dipinto un quadro molto positivo e posso averlo influenzato, sì. Ma non aveva bisogno di qualcuno che lo convincesse!

Julio Gomes Filho ha rivolto le vostre domande a Doni.