venerdì, Maggio 23, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Questa mattina, Bruno Conti ha partecipato presso l’Hotel Hilton alla conferenza stampa di presentazione del Premio Gentleman Olimpico per lo Sport, il riconoscimento dedicato alla lealtà sportiva e al Fair-play nel calcio professionistico nazionale. Per la Roma era presente anche Antonio Tempestilli; per la Lazio, Igli Tare.

Bruno ContiLe parole di Bruno Conti: “E’ un premio importante perché sottolinea i giusti comportamenti. Panucci? Christian ha capito. Spalletti ha un buon rapporto con tutti. E’ un uomo al quale piace dialogare. Certo, l’atteggiamento di Panucci non ha fatto piacere. Ma non è più un caso per noi. Abbiamo degli obiettivi da raggiungere. E l’allenatore sa gestire le situazioni. Le scuse di Panucci sono arrivate ore, certo. Lui ha rifiutato la panchina e questo non si fa. Brighi, ad esempio, lo scorso anno è stato spesso in panchina senza lamentarsi, ma preferendo lavorare in silenzio. Anche Del Piero ha tirato una maglietta quando è stato sostituito ma quel gesto finisce lì. Rifiutare la panchina è un po’ diverso. E’ vero, le scuse a Spalletti non sono arrivate. Ma non ne voglio parlare. Per me va bene così. Spalletti è il nostro timoniere, l’artefice dei nostri successi. Siamo dalla sua parte perché è il nostro punto di riferimento. Adesso, dobbiamo concentrarci sugli obiettivi perché andiamo incontro a impegni importanti e stiamo uscendo da situazioni problematiche. Domenica dovremo vincere. Sarà come una finale. Totti, Baptista e Vucinic saranno a disposizione. Il gol più bello della stagione giallorossa? La rovesciata di Baptista a Torino è stata una perla. La Roma è forte, ha un gruppo forte. La squadra c’è, insomma. In Champions abbiamo perso con il Cluj, poi abbiamo vinto il girone. Bisogna solo lavorare. Il campionato di mio figlio? All’inzio mi ero preoccupato perché il Cagliari non stava facendo bene. Ma la pazienza ha pagato, poi. E sono venuti fuori. Rimpianti per l’inizio del campionato della Roma? No, ora ragioniamo al presente sotto tutti gli aspetti. Vinciamo domenica e cominciamo la cavalcata che ci porterà in fondo a tutti gli obiettivi. Infine, vi porto i saluti del nostro presidente Rosella Sensi; questo premio è importante perché serve a dare credibilità allo sport. Far capire cos’è il Fair Play ai ragazzi, io nel mio piccolo l’ho fatto dedicandomi al settore giovanile. Quest’anno per la Roma sono in concorso Totti, Aquilani, De Rossi e Baptista: sono molto a curioso di vedere chi vincerà”.

da Gazzetta dello Sport – forzaroma.info

Simone PerrottaNelle pagine della Gazzetta dello Sport c’è un’interessante intervista a Simone Perrotta, il quale, alla fine della scorsa stagione, aveva fiutato la fine di un ciclo con l’addio di Spalletti… “La sensazione era quella ed i fatti poi mi hanno dato in parte ragione. Ora,invece, ti dico che l’aria è cambiata. Abbiamo aperto un nuovo ciclo con un altro modo di giocare. Niente più 4-2-3-1 bello da vedere ma più facile da fronteggiare. Col rombo saremo meno spettacolari, però offriamo più garanzie”

Dicono in tanti che la lotta per il quarto posto sarà tra Fiorentina e Roma, è d’accordo? “Per niente. Anzi, il Genoa gioca meglio della Fiorentina. Ce la dovremo vedere anche con i rossoblu che hanno un attaccante fantastico come Milito”

Come avete assorbito il caso Panucci? “Difficile parlarne. Ha sbagliato, ma è uno che ha dato tanto alla Roma. E’ intelligente sono sicuro che si è pentito di quello che ha fatto”

Vi ha chiesto scusa? “No, ma non ce n’era bisogno. Nello spogliatoio si scherza, però lui sa che deve farsi personare”

In Europa sarà tripla sfida Italia-Inghilterra: come andrà a finire? “Sarà durissima. Chi ha la partita più difficile è l’Inter contro il Manchester, ma anche noi e la Juve dovremo soffrire. L’Arsenal è forte e non ha punti deboli.Dovremo giocare al top”.

Quali sono le tue favorite per la vittoria finale? “Direi Liverpool e Manchester…Sono quelle che hanno un qualcosa in più rispetto alle altre”.

da romanews.eu

Marco Motta“E’ un sogno per me essere qui in mezzo a tanti campioni in una società così ambiziosa e così importante. Oggi è stato il primo allenamento ed è stato un po’ come il primo giorno di scuola”. Sono le parole di Marco Motta, neo acquisto giallorosso, intervistato dai microfoni di Roma Channel:

I nuovi compagni come li hai trovati? “Mi hanno accolto tutti benissimo, mi hanno dato il benvenuto e credo sia un bellissimo gruppo”.

Appena hai appreso la notizia quale è stato il tuo primo commento? “Saper che una squadra importante come la Roma abbia pensato a me mi rende orgoglioso ed è stata una sensazione straordinaria e bellissima. Ho sperato fino all’ultimo che questa possibilità si concretizzasse e ce l’ho fatta”.

Ti piace l’idea di giocare con grandi calciatori? “Roma è il massimo, una delle squadre più forti al mondo e avere la possibilità ogni singolo giorno di allenarmi con campioni del calibro di Totti e De Rossi e tutti gli altri per me è una cosa straordinaria”.

L’avventura a Udine? “I primi sei mesi per me sono stati buoni, poi si è presa la decisione insieme alla società di cambiare aria e di trasferirmi. Colgo l’occasione per ringraziare la società Udinese che mi ha permesso oggi di essere qui”.

Che aspettative hai in maglia giallorossa? “Penso che debba arrivare qua e allenarmi al massimo ogni giorno. Ogni allenamento è un po’ come fosse una partita di Champions perchè mi alleno con grandi campioni e dovrò cercare di carpire tutti i trucchi del mestiere e imparare dall’allenatore che è molto bravo. Ogni allenamento è fondamentale”.

Che idea ti sei fatto di Spalletti? “Ho un’ottima idea. Questa mattina l’ho salutato e mi ha dato il benvenuto e mi sono messo a lavorare”.

Di questo gruppo già conoscevi qualcuno? “Alberto Aquilani con il quale ho giocato in Nazionale Under 21”.

La Roma è nel tuo destino, il tuo debutto in serie A è avvenuto contro la Roma. “Nel momento in cui mi hanno detto che la Roma era interessata a me mi è venuto da sorridere perchè ripensavo al mio esordio avvenuto il 9 gennaio 2005 proprio all’Olimpico contro la Roma. Che strani scherzi fa il destino”.

Come ricordi lo Stadio Olimpico e quali saranno le sensazioni di quando scenderai in campo? “Ricordo uno stadio straordinario e che porterò sempre nel cuore perchè mi ha tenuto a battesimo. Per quel che riguarda l’emozione che proverò magari la prossima settimana potrò comunicarvelo”.

Come hai visto il campionato della Roma? “Ha fatto una grandissima rincorsa ed è in un periodo di forma ottimo, bisognerà proseguire così”.

Le tue caratteristiche come giocatore. “Io nasco come terzino destro per cui preferisco arrivare da dietro in corsa e le mie caratteristiche sono di terzino di spinta. Ho da imparare e lavorare molto per migliorare”.

Marco Motta fuori dal campo. “Sono un ragazzo tranquillo, che ha le passioni di un qualsiasi mio coetaneo come la musica, gli amici e il cinema”.

Due gol in serie A, in uno non esultasti perchè era la tua ex squadra. “Sì, era l’anno scorso. Ho segnato il mio secondo gol in serie A a Bergamo contro la squadra che mi ha cresciuto. Sono stati i 10 anni per me straordinari e mi è venuto d’istinto limitare la mia esultanza”.

Hai sfiorato una finalissima contro la Roma primavera. “Ero in Norvegia con l’Under 21 e di conseguenza non ho partecipato a quella finale. Merito alla Roma che ha vinto”.

Quale giocatore volevi conoscere? “Aver visto questa mattina di essere nello stesso spogliatoio con Totti, De Rossi e gli altri campioni, sto ancora cercando di realizzare in questo momento”.

Il tuo sogno? “Il mio sogno è arrivare qua e lavorare tanto cercando di migliorarmi il più possibile. Come ho detto ogni allenamento sarà come una partita di Champions. Ho 4 mesi e mezzo dove dovrò cercare di migliorarmi e fare di tutto per lavorare qui”.

La Roma ha la possibilità di salire in classifica? “Credo fortemente di si”.

L’idea di partecipare in Champions? “Sarebbe straordinario, ho avuto la fortuna con l’Udinese di averci esordito. Sarà una partita difficile, ma la Roma può farcela”.

da genoacfc.it

Matteo FerrariLa conferenza odierna di Matteo Ferrari

GENOVA – A 29 anni suonati mica speri che Lippi inserisca il tuo nome nella lista degli azzurri? In fondo sono mesi che dai lezioni di come si tenga con il mastice una difesa e ogni santo giorno sei un esempio di professionalità applicata al calcio. Un bel respiro e poi la voce rimbalza dentro i microfoni. “Ci sono tanti ottimi difensori in Italia e io uno dei tanti. E’ sempre il campo che deve parlare, per questo non avanzo pretese. C’è un allenatore che ha vinto il Mondiale ed è giusto che faccia le sue valutazioni, senza che qualcuno interferisca”. A Roma ci sarà bisogno di una partita da gladiatori. “A livello di mentalità, il Genoa sta alzando il tiro e non si accontenta di vivere alla giornata, anche se è prematuro fissare il traguardo. Prima servono i fatti, poi le parole. In questo momento è tutto un insieme di cose che stanno funzionando. Detto con la massima umiltà possibile, sapendo che se la Roma sta bene può mettere in difficoltà chiunque, il Genoa questa partita va a giocarsela”. La classifica dice che è uno scontro diretto: sotto, sotto un pensierino alla Champions lo covi? “E’ vero che siamo lassù, però non conviene lanciarsi a fare pronostici. Proveremo a difendere la posizione con i denti e, se non sarà il Genoa, spero che il quarto posto vada proprio alla Roma. Si è ripresa alla grande dopo un inizio stentato e sarebbe bello contenderle il piazzamento sino alla fine”. Quattro anni trascorsi nella capitale non si cancellano con un colpo di spugna. “Conservo ricordi felici soprattutto quando ripenso ai compagni. Quando ti lasci con un club, e di mezzo ci sono state le complicazioni per il rinnovo, è normale che subentrino delle difficoltà. Non mi aspetto nulla di particolare in termini di accoglienza, ma per me non è e non può essere una partita normale. A Roma sono cresciuto come calciatore e prima come persona, ho arricchito il bagaglio professionale e umano. Questa per noi è una verifica per stabilire a che livello siamo arrivati”.