mercoledì, Maggio 21, 2025 Anno XXI


da lasignoraingiallorosso.it

Thomas ManfrediniThomas Manfredini, difensore dell’Atalanta, intervistato dal programma radiofonico “Roma Giallorossa” ha parlato della sfida di domenica contro la Roma di Spalletti.

Thomas Manfredini, domenica arriva la Roma di Totti e Vucinic “Noi abbiamo una fase difensiva specifica e non si deve cambiare mentalità in base agli avversari. Con gli attaccanti che ha la Roma, bisogna aumentare la concentrazione, perché in qualsiasi momento possono fare la differenza. Dobbiamo stare attenti sino al novantesimo”.

Recentemente la Roma ha vinto grazie ad autentiche magie come quelle di Vucinic e Baptista domenica scorsa. In questi casi, che contromisure si possono prendere? “Le individualità della Roma si possono combattere solo con l’organizzazione di squadra, perché la Roma come qualità è più forte di noi. Dobbiamo scendere in campo con la stessa umiltà con cui abbiamo vinto con l’Inter”.

In casa avete sconfitto l’Inter e il Napoli. Cosa succede in casa? Praticamente vi trasformate… “La mentalità è diversa. Vogliamo comandare noi, abbiamo fiducia nei nostri mezzi e i nostri tifosi ci sono vicino e ci danno una mano notevole. Noi in casa daremo sicuramente filo a torcere anche ad uno squadrone come la Roma”.

Sia la Roma che l’Atalanta lottano per un posto in Europa: la Roma per la Champions e l’Atalanta per l’Uefa. Credi che possiate arrivare in fondo a questo obiettivo? “Io credo che l’obiettivo della Roma sia raggiungibile. Noi dobbiamo migliorare solamente giorno per giorno anche perché abbiamo una squadra giovane. Sappiamo di incontrare una squadra che ultimamente sta facendo grandi cose. Credo che la Roma sia la squadra che abbia fatto più punti: dopo una debacle iniziale vi siete ripresi benissimo e domenica non sarà facile”.

E’ la tua migliore stagione? “Credo di si, perché ho trovato un ruolo adatto alle mie caratteristiche. Il mister mi ha dato una grande fiducia, quest’anno sto bene e cerco di dare il meglio per l’Atalanta”.

Alessio Cerci come sta? “Sta bene, ha ottime qualità. Credo che in prospettiva sia uno dei giovani più interessanti. Ha un sinistro notevole e può fare con la palla quello che vuole. Purtroppo ha avuto questi infortuni che non gli hanno permesso di dare continuità. Io credo che ci potrà dare una mano importante in questo finale di campionato”.

Speriamo che Cerci torni in grande compagnia, magari con Floccari “Sergio è cresciuto molto in questa stagione. In passato si diceva che non segnasse tanto, invece quest’anno sta segnando parecchio e soprattutto mette sa segno gol importanti. Diventerà un uomo mercato per giugno e chi avrà la fortuna di acquistarlo farà un grande affare”.

Da difensore è più difficile marcare Quagliarella o Floccari, visto che entrambi sono stati accostati alla Roma? “Io credo che sia più difficile marcare Floccari, perché è un giocatore che tiene palla e fisicamente è forte. E’ pronto per il grande salto. Sicuramente gli manca l’esperienza di Quagliarella che è stato in Nazionale, ma credo che Floccari ormai sia un attaccante coi fiocchi: non ha mai fatto gol facili, ha sempre segnato gol importanti”.

Ci pensi alla Nazionale? “Credo che ci sia gente più esperta di me in Nazionale. Io ho avuto la fortuna a 19 anni di giocare con l’Udinese, ma poi non è stata un’esperienza continua. Ora sto trovando la mia dimensione da difensore centrale e posso dare molto ancora. La Nazionale resta un sogno”.

Quanto devi a mister Delneri? “Devo tutto, perché mi ha riscoperto. Quello che ho perso in 4-5 anni che mi hanno condizionato la carriera, lo sto ritrovando ora. Mi ha trovato questo ruolo importante, mi ha tolto dal dimenticatoio e devo moltissimo a lui”.

M.Ros.

da lasignoraingiallorosso.it

Alessio CerciAlessio Cerci, ai microfoni di Radio Incontro, ha parlato della sfida tra Atalanta e Roma, in programma domenica a Bergamo: “Sarà una partita difficilissima quella che ci aspetta domenica, lo dimostra anche il ruolino di marcia che la Roma ha avuto in queste ultime dieci partite, per il momento è la più forte e dovremo essere bravi noi ad affrontarla. Ora sono a disposizione nonostante abbia un tutore alla mano, ma penso di esserci e di essere a disposizione di mister Delneri. Abbiamo un gioco che in casa riusciamo ad esprimere a fondo, la maggior parte dei nostri punti li abbiamo fatti nel nostro stadio. Floccari? Non devo parlare io di Roma, lo sanno tutti che è una piazza ambita da qualsiasi giocatore e penso che sia adatto alla causa giallorossa”.

G. Tur

da asroma.it

Giacomo BulgarelliSi è spento a Bologna all’età di 68 anni Giacomo Bulgarelli. Il Presidente Rosella Sensi, i dirigenti, lo staff tecnico, i calciatori e tutta l’As Roma si stringono alla famiglia e ricordano con affetto il grande calciatore e l’uomo.

da forzaroma.info

Damiano TommasiDamiano Tommasi, dalla Cina dove ha iniziato la sua nuova esperienza calcistica, fa un salto indietro nel tempo. «Con la Roma ho un legame fortissimo.

Nella capitale ho vinto uno scudetto. Sono legato alla città non solo per motivi calcistici e lo sarò per sempre. Anche per questo ho deciso di rimanere a vivere a Roma».

Il giocatore si sofferma poi sull’attuale momento della squadra giallorossa. «In questi ultimi anni ha fatto passi importanti legati ad un progetto che è sotto gli occhi di tutti». Il Tommasi del 2009, afferma, è Matteo Brighi. «Matteo è pronto per la nazionale. Al di là delle sue qualità calcistiche, Brighi ha dimostrato la sua mentalità: ha tutte le carte in regola per entrare a far parte del gruppo azzurro».

Ad un anno dai Mondiali di Sudafrica 2010 per Tommasi sono due le favorite alla vittoria finale. «L’Inghilterra ha fame di vittoria, ha i giocatori e ha soprattutto in panchina Fabio Capello. Ma attenzione anche alla Spagna».

Poi l’ex centrocampista giallorosso traccia l’identikit del suo nuovo club. «Il Tianjin è una squadra a ridosso delle grandi. È la prima volta che prende parte alla Champions League asiatica, alla quale si è qualificata come quarta. Nelle sue fila milita il capocannoniere dello scorso campionato, un attaccante brasiliano. Insomma, è un club che vuole crescere e raggiungere le prime in classifica. In Asia, però, la Cina è ancora un pò indietro rispetto ad altre nazioni, quali Corea e Giappone»