lunedì, Maggio 19, 2025 Anno XXI


da utronlus.it

UTR a San GregorioIl Tifo è Amore, gioia, dolore e solidarietà

Il Roma Club Frascati “Amedeo Amadei” con la preziosa collaborazione dei Roma Club Liegi “Francesco Totti”, B.I Eurosistemi Roma “Franco Sensi”, Luco dei Marsi, Velletri Giallorossa “Alessio Cavola”, Aics Roma e il patrocinio dell’Unione Tifosi Romanisti ha trascorso una giornata (Domenica 28/06/2009) al campo di San Gregorio.

Con la collaborazione della Croce Rossa Italiana – Sez. Abruzzo che dirige il campo si è pensato di organizzare una giornata Romana e Romanista per dar modo agli stessi volontari presenti al campo di tirare un po’ il fiato e rilassarsi con musica e cucina romana.
Ebbene , in accordo con lo chef del Campo (il super tifoso giallorosso David )si è deciso il menù, le quantità di merce necessaria a cucinare per gli oltre 500 ospiti del campo e assieme ai responsabili e alla splendida Marianna (resp. Eventi sociali) abbiamo censito tutti i ragazzi della tendopoli dai 2 mesi ai 18 anni, dividendoli per taglie e altezze.

Ieri mattina è partito alle 5.30 un gruppo in avanscoperta con un furgone da Frascati per raggiungere San Gregorio con le cibarie, bandiere e striscioni e decorare la tendopoli in tempo per accogliere gli altri tifosi sopraggiunti più tardi con un pullman partito alle 8.00 da Frascati, abbiamo operato in 45 persone suddivise tra cucina, intrattenimento adulti e bambini.

Alle 10.00 eravamo tutti operativi, iniziava a bollire il sugo, si sbucciavano le patate (50 Kg.), si preparava la crema pasticciera per il dolce e si cominciava a radunare i ragazzi della tendopoli presso il campetto da calcio (realizzato dai volontari CRI) per organizzarli e dividerli in 4 squadre che nel pomeriggio avrebbero disputato un mini torneo.
Arrivavano nel frattempo anche i ragazzi da Luco dei Marsi che nel piazzale principale del campo hanno scaricato e messo in funzione un toro meccanico con tanto di gonfiabile giallorosso per la gioia di grandi e piccini.

Una squadra ha iniziato a decorare la tenda mensa con bandiere e striscione, ad apparecchiare accuratamente con tovagliato rigorosamente giallorosso curando tutti i particolare che permettessero agli ospiti del campo di trascorrere il pranzo della Domenica in un tendone particolarmente caldo ed accogliente.

In cucina si lavorava freneticamente mentre la radio diffondeva canzoni romane e inni giallorossi in tutte le versioni, si infornano le salsiccie con le patate e ci si prepara ad un breefing organizzativo.
Lo chef ci impartisce le disposizioni per il servizio e ci suddivide ai vari reparti di sporzionamento.

Veniamo al menù e alle quantità che si sono rese necessarie

– Bucatini all’Amatriciana ( 50Kg. Bucatini, 15 Kg di guanciale, 30 kg. di pelati e 5 kg. di Pecorino Romano
– Salsicce al forno con patate ( 30Kg di salsicce e 50 Kg di patate)
– Porchetta di Ariccia (2 porchette intere del peso totale di Kg 88)
– Insalata
– Pane (70 Kg. di pane del forno “AMADEI” di Frascati”)
– Ciambelle secche

Tutti pronti e alle 13.00 in punto iniziamo il servizio, gli ospiti diligentemente incolonnati sfilano davanti a noi incuriositi e vogliosi di assaggiare le specialità romane da noi preparate, nella sala si levano cori romanisti e dopo un ora di servizio abbiamo servito tutti… ma ora tocca a noi.
Per lo staff e per tutti noi è previsto anche un bicchiere di vino di Frascati cosa che per ovvi motivi non poteva essere distribuito agli ospiti.

Dopo il pasto alcuni di noi si dedicano al lavaggio pentole e riordino vassoi, gli addetti al torneo di calcio lo raggiungono e cominciano le sfide , mentre un altro gruppetto coordina e da il via al torneo di briscola per adulti.

Lo staff di cucina si riporta sul campo di battaglia per realizzare la torta giallorossa da servire alle 18.00 per merenda in occasione delle premiazioni e della consegna doni.
La torta delle dimensioni di cm 2 per 1,5 fa in fretta a prendere corpo, chi stende il pan di spagna, chi lava e taglia le fragole, e chi con santa pazienza perché lo sbattitore è di quelli domestici inizia a montare la panna.
Daniela Miconi infatti ha trascorso quasi 2 ore solo per il montaggio panna (18 litri), ma comunque le ultime decorazioni sono pronte in tempo utile per l’arrivo degli ospiti del campo.

Premiazioni, coppe, medaglie per tutti e targhe personalizzate per i responsabili della CRI, ed è arrivato il momento della consegna dei doni ai ragazzi. Ogni ragazzo del campo ha ritirato un pacco a lui intestato con materiale sportivo nuovo .

Alle 20.00 è ora di ripartire, stanchi morti ma soddisfatti per aver regalato una giornata diversa dalle altre a chi in questo momento non può viverla serenamente tra le mura della propria casa.
Salutiamo tutti i volontari della CRI e ci lasciamo convinti di rivederci presto perché quest’evento ci ha permesso di conoscere nuovi amici

Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato e hanno reso possibile questa giornata meravigliosa

Roma, arriva un garante per la cessione: commercialista romano gestirà passaggio

Il MessaggeroUn professionista romano incaricato di vendere la As Roma. Il nome è ancora stretto dalla riservatezza di Mediobanca e Unicredit che lo avrebbero di fatto concordato. Nel corso di riunioni in conference call tenutesi durante il lungo week end, compreso il giorno di San Pietro e Paolo.

E dopo l’ultimo passaggio, il gradimento della famiglia Sensi che dovrà formalmente indicarlo attraverso la Italpetroli, è possibile che già oggi l’accordo possa essere siglato. Come anticipato da Il Messaggero di sabato scorso, si sta facendo strada la soluzione di nominare un ”gestore” esterno alle parti coinvolte, ma gradito alle banche con pieni pieni poteri in Roma 2000, la subholding di proprietà della Italpetroli che a sua volta possiede il 67% della Magica.

La carica che questo professionista, quasi certamente sarebbe un commercialista della capitale, rivestirà in Roma 2000 deve essere definita, ma potrà essere presidente operativo o amministratore delegato. Il dettaglio è ininfluente rispetto al mandato che dovrà portare a termine, la cessione del club giallorosso. In tempi ristretti.

L’accelerazione che nelle ultime ore avrebbe preso il negoziato tra le banche sembra ormai scartare definitivamente le ipotesi che sono circolate negli ambienti giallorossi: la stretta della trattativa con Vinicio Fioranelli, alimentata soprattutto dalle dichiarazioni rilasciate dall’interessato negli ultimissimi giorni o il possibile interessamento di un fondo estero.

Sul tavolo delle banche non sarebbero mai finite queste ipotesi che hanno avuto solo l’effetto di drogare il titolo della Roma calcio in Borsa: ieri le azioni hanno chiuso in crescita del 5,63% a 1,107 euro, dopo due sospensioni al rialzo con un prezzo massimo di 1,167 euro (+11,35%). Sul mercato la squadra capitalizza 147 milioni.

Soprattutto non avrebbe fondamento l’allusione fatta dall’avvocato Nicola Irti, uno dei legali dell’agente Fifa, riguardo un possibile stop di Unicredit ad accettare l’offerta della cordata svizzera, dopo che «Mediobanca ha dato l’asseveramento dei fondi». Cioè avrebbe certificato l’autenticità dei 300 milioni stanziati da Fioranelli.

Nulla di tutto questo, visto che Fioranelli ha preso le distanze dal suo legale e ieri in piazzetta Cuccia e in piazza Cordusio c’era irritazione nei confronti del riferimento dell’avvocato romano: presso la sede di Mediobanca in quanto non risulta vero che l’offerta sarebbe stata ”autenticata” e presso Unicredit per l’unica sostanziale considerazione che la banca non sarebbe mai entrata nelle trattative fra Mediobanca, i Sensi, Fioranelli e gli avvocati. Ma questa sarebbe acqua passata perchè da ieri sera le due banche avrebbero imboccato – il condizionale è d’obbligo in questa telenovela infinita – la dirittura d’arrivo.

Ci sarebbe il nome di un commercialista romano, individuato all’interno di una rosa ristretta predisposta dalle due banche e sul quale convergono entrambe. Mediobanca agisce per conto della famiglia Sensi, azionista al 51% di Italpetroli, in mora nel pagamento dei 400 milioni di debiti, 300 dei quali nei confronti di Unicredit. Ma pur rappresentando gli interessi dei proprietari della Roma, ora la decisione finale dovrà essere ratificata dai diretti interessati.

Visto che la nomina del commercialista al vertice di Roma 2000 dovrà passare da un consiglio di Italpetroli che dovrà designarlo nella subholding nel corso di un’assemblea ad hoc. Passaggi formali da realizzare in tempi stretti anche se, nomine a parte, si stanno riscrivendo – da parte dei legali, gli accordi affinchè al nuovo arrivato possano essere affidati poteri di straordinaria amministrazione che tagli fuori dalla decisione di vendere il club l’azionista di maggioranza.

da Il Tempo – forzaroma.info

Mentre la cordata Fioranelli-Flick mostra crepe al suo interno e rischia di farsi fuori da sola, le banche e i Sensi sono vicini all’intesa sul piano-b per la cessione della Roma.

L’intenzione delle parti è la nomina di un manager super-partes, indicato da Unicredit e avallato da Italpetroli, che entri nel club con il compito di guidarlo verso la vendita. Una sorta di garante che da una parte soddisfi le esigenze della banca (trasparenza e tempi rapidi) e allo stesso tempo tuteli gli interessi dei Sensi e della Roma.

Il manager non sarà Roberto Cappelli, l’uomo di Unicredit già inserito nel cda giallorosso, ma il suo nome potrebbe essere comunicato già oggi dopo un incontro previsto a Milano tra le parti. Che intanto hanno deciso di stracciare il mandato a vendere la Roma da assegnare a Mediobanca: era pronto da tempo e mancava solo la firma di Rosella per renderlo operativo. Unicredit ha scelto però di non proseguire su questa via perché i tempi della cessione si sarebbero allungati di almeno un mese rispetto alla trattativa condotta dal nuovo manager. Ma a chi sarà venduta la Roma? L’istituto di Profumo ha in mano una carta ancora segreta da scegliere tra le varie manifestazioni d’interesse per il club raccolte nei sondaggi condotti negli ultimi mesi. Per Unicredit l’ipotesi-Fioranelli è tramontata. Lo stop alle trattative di giovedì scorso ha mandato su tutte le furie uno degli avvocati dell’agente Fifa, finora rimasto silenzioso.

Nicola Irti, figlio del celebre professore di diritto Natalino, ha deciso di uscire allo scoperto. «Noi abbiamo dato dimostrazione dei fondi. Il dottor Fioranelli e la FIO Sports Group sono una società serissima. Allora perché si parla di diffidenze? Io – dice Irti a Sky – faccio solo una domanda: dove c’è una differenza tra Unicredit e Mediobanca? Per me si ripete ancora una volta,ciò che è stato tante volte sulla piazza di Roma. Avete presente quello che è successo con la Cirio e la Parmalat? Mediobanca ha dato l’asseveramento (il via libera, ndr)dei fondi, i soldi ci sono, ma la Roma non la vogliono far comprare da persone oneste che risolverebbero i problemi della famiglia Sensi». Il mittente delle accuse è la vecchia Capitalia, che comprende quindi l’attuale Unicredit e lo stesso Geronzi, chiamato in causa con i riferimenti a Cirio e Parmalat. Irti rincara la dose: «Spero non si ripeta l’era Ciarrapico, cosa che invece i banchieri si augurano. Il popolo romanista merita una grande squadra, quella che noi volevamo e vorremmo fare e che, fino all’ultimo, decideremo di fare».

Le parole dell’avvocato hanno sorpreso e irritato i due istituti di credito coinvolti nella vicenda. Fioranelli, finora sempre prudente al contrario di Irti, è stato costretto a correggere il legale con una nota redatta in inglese e inviata a Mediobanca nel tardo pomeriggio:la Fio Sports Group riafferma di avere «rapporti positivi e costruttivi con tutte le istituzioni bancarie collegate alle nostre iniziative e al dichiarato interesse per l’acquisizione di una partecipazione alla Roma. A dispetto di speculazioni fuorvianti, qualsiasi dichiarazione che suggerisca l’idea di eventuali conflitti o ostacoli non riflette l’opinione della Fio Sports Group». Ma il tempo di Fioranelli sembra ormai scaduto.

da lasignoraingiallorosso.it

Vinicio FioranelliRiportiamo di seguito il comunicato emesso dalla Fio Sport Group, la società di Vinicio Fioranelli.

“Vogliamo riaffermare che abbiamo avuto e continuiamo ad avere rapporti positivi e costruttivi con tutte le istituzioni bancarie collegate alle nostre iniziative e al dichiarato interesse per l’acquisizione di una partecipazione alla Roma. A dispetto di speculazioni fuorvianti qualsiasi dichiarazione che suggerisca l’idea di eventuali conflitti o ostacoli non riflette l’opinione della Fio Sports Group. Di conseguenza, la Fio Sports Group prende le distanze da speculazioni volte a compromettere o recar danno ai suoi rapporti con le parti coinvolte. In conclusione la Fio Sports Group ha sempre mantenuto una posizione di assoluto rispetto e discrezione nei confronti di tutte le parti interessate e intende conservare questa linea a prescindere dall’esito della suddetta operazione”.

Il comunicato di cui sopra è stato diramato dopo che l’avvocato della Fio Sports Group, Nicola Irti, aveva sostenuto che il motivo per cui non sono ancora riusciti a comprare la Roma è imputabile al fatto che non la si vuole dare a persone oneste.

da forzaroma.info

Le parole dell’avvocato Nicola Irti, legale della Fio sports group, a Sky sport 24

“Noi abbiamo dato dimostrazione dei fondi. Il dottor Fioranelli e la FIO Sports Group sono una societa’ seria, serissima, operante nel mondo del calcio come primaria societa’ mondiale. Uno si domanda, da cosa nascono queste diffidenze? Perchè si parla di diffidenze. Io mi faccio una domanda. Dove c’è una differenza tra UniCredit e Mediobanca? Per me la risposta è chiara. Si ripete ancora una volta quello che c’è stato tante volte sulla piazza di Roma. Non faccio nomi: Cirio, faccio un altro nome? Parmalat. Mediobanca ha dato l’asseveramento dei fondi.

La Roma non la vogliono far comprare da persone oneste, che hanno lavorato tutta una vita per mettere da parte dei soldi, da persone che risolverebbero i problemi di altre persone, cioe’ della famiglia Sensi. A Roma si apre qualcosa di acalcistico. Qualcosa che e’ normale sempre in questa citta’, quando e’ anormale tutto. La trasparenza in Italia non e’ mai stata un principio, e’ stata sempre un difetto. Spero non si ripeta l’era Ciarrapico, cosa che, invece, tante persone, soprattutto i banchieri, si augurano. Io auguro, invece, la piu’ grande fortuna, per cio’ che e’ stato fatto, alla famiglia Sensi e a tutto il popolo giallorosso. Un popolo che merita una grande Roma. Una Roma che noi volevamo fare, vorremmo fare e che, fino all’ultimo, decideremo di fare”.