lunedì, Maggio 19, 2025 Anno XXI


da calciomercato.com

Stefano Guberti«Spero di non essere un giocatore di passaggio. Spero di far ricredere chi aspettava magari un nome più importante». Stefano Guberti sbarca alla Roma per conquistare un posto in pianta stabile nella rosa giallorossa. L’esterno 24enne, che nella scorsa stagione ha contribuito alla promozione del Bari in Serie A, è arrivato nella capitale a parametro zero. «La Roma è la squadra che ha mostrato più interesse nei miei confronti. Mi ha fatto capire che mi avrebbe dato la possibilità di mettermi in mostra, senza mandarmi da un’altra parte», dice nel ritiro di Riscone di Brunico. «Preferisco giocare a sinistra: il mio piede migliore è il destro, quindi posso accentrarmi da sinistra. Il mio punto forte è il dribbling, ma devo migliorare dal punto di vista fisico», aggiunge.
Guberti ha scoperto il calcio professionistico in età relativamente avanzata. «Ho sempre giocato a calcio e ho sempre pensato di poter arrivare ad alti livelli. Quando sono approdato all’Ascoli in Serie A è cambiato tutto», chiarisce. «Modelli? Ci sono talmente tanti giocatori forti… Ora quello che fa la differenza è Cristiano Ronaldo, come dicono tutti», prosegue. Nello spogliatoio della Roma, il punto di riferimento è soprattutto uno. «Francesco Totti è un bravo ragazzo, molto disponibile al dialogo. Sono arrivato da poco, sto prendendo confidenza con tutti», dice mostrando fiducia nella qualità della squadra a disposizione dell’allenatore Luciano Spalletti: «Possiamo giocarcela alla pari con tutti. La Roma, in questi anni, ha dimostrato che il nome di un giocatore non è tutto. Certo, il mercato che sta facendo il Real Madrid è impressionante: in campo, però, poi bisogna trovare gli equilibri», dice ancora.

da Centro Suono Sport “Te la do io Tokio” – romagiallorossa.com

Vinicio FioranelliCon la collaborazione di Centro Suono Sport pubblichiamo l’intervista integrale all’avvocato Nicola Irti, legale della Fio Sports Group, che è appena andata in onda nella trasmissione condotta da Mario Corsi “Te la do io Tokio”. Per correttezza di informazione, riportiamo letteralmente le parole dell’avvocato. Questa intervista è un’anteprima di una puntata speciale che andrà prossimamente in onda su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Te la do io Tokio” in cui collaborerà anche Romagiallorossa.com

Intervista di Giuseppe Lomonaco

Avvocato Irti, sono Giuseppe Lomonaco di Centro Suono Sport “Buongiorno a Lei”

Lei non è assolutamente tipo da “zero a zero”. Quando parla le sue dichiarazioni rimangono impresse. Faccio ovviamente riferimento alle dichiarazioni che Lei ha rilasciato a Sky Sport “Sì, certo. Ha visto?”

Eh sì, ho visto, hanno avuto una vasta eco… “Sì, certamente. Ho detto quello che penso”

Quindi lei conferma di pensare quelle cose? “Sì, tutto. Qui la grande novità è un’altra. Spero che venga nominato un commissario e il commissario, come per l’Alitalia, farà chiarezza. Ed io spero che sia un amico della mia famiglia. Stop”

Volevo sapere se è vero che la situazione si rivolverà entro lunedì “Prossimo?”

Sì, questo lunedì “Guardi, io le posso dire questa frase: c’è sempre un prossimo lunedì…”

Per quanto riguarda l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica? “La Procura fa il suo lavoro. Giustamente fa bene. La società è quotata in borsa e pertanto tutti gli organi preposti al controllo della stessa è bene che agiscano quando ci sono delle informazioni sensibili. Fanno bene. Io sono con loro. Le persone oneste sono sempre con la giustizia”

Io sottolineavo proprio questo, cioè che essendo una persona onesta Lei è dal lato della giustizia “Certo. Se io non ci guadagno neanche un euro, ma chi me lo fa fare? Tu devi fare una sottolineatura…”

Si, mi dica… “Il popolo giallorosso deve stare con me. Hanno subito troppi torti negli ultimi tre-quattro anni”

Da chi? “Torti in generale. No Totti, dico torti… Anche da Totti. Questa è la mia opinione. Via! Aria! Vi sta rovinando! Vi sta rovinando!”

Chi? “Non lo sa? Glielo devo dire io? Lo sa perfettamente”

La famiglia Sensi sta rovinando la Roma? “No, io sono un avvocato, non c’entro nulla con la Roma. Se voi non vi liberate… come se il Real Madrid non si libera da Raul… la Roma si deve liberare da Totti. Chiaro? E’ chiaro il concetto? E’ un mio pensiero questo. Però lei mi faccia una gentilezza…”

Mi dica… “Lei vuole fare una cosa fatta bene?”

“Lei vuole essere l’ultimo degli ultimi o il primo fra gli ultimi?”

No, io vorrei essere il primo fra i primi… “Mi chiami fra mezz’ora. Arrivederci”

da romanews.eu

Vincenzo MontellaL’intervista integrale di Vincenzo Montella rilasciata a Roma Channel:

E’ tutto vero? “Per ora ho bisogno di un po’ di giorni per farci l’abitudine, è una situazione, sono momenti in cui bisogna scegliere. E’ una situazione che mi è piaciuta da subito, col passare di giorni mi è piaciuta di più, mi ha aiutato il fatto di aver sempre pensato che bisogna avere la forza di smettere quando dispiace ancora a qualcuno”

Alla Roma 192 partite, 192 ricordi? “Ai numeri non ci sto molto attento, però di ricordi ce ne ho tanti. Per mia fortuna parecchi sono indelebili. Sono ricordi che sono li e guardo poco, perché non mi piaceva farlo da calciatore, magari da ex giocatore li guarderò con più frequenza”.

Insieme a Francesco Totti sei il reduce dello scudetto 2000/2001. “La sensazione è strana, ma pensata e ponderata. Tra pochi anni capiterà anche all’altro reduce, è un passaggio”.

Cosa hai pensato quando ti hanno detto che farai l’allenatore? “Loro sono stati molto chiari e schietti. Ho un rapporto naturale con questa Società, rapporto che è maturato con il tempo. Ne abbiamo parlato, mi hanno dato vari opzioni, con calma ho scelto”.

Cosa è per te la Roma? “Difficile rispondere. La Roma mi ha dato consacrazione, la possibilità di stare in un grande club, crescere. Ricordi particolari, emozioni. Col tempo è diventata casa mia, dove è cresciuto mio figlio. E’ casa mia”.

Nel calcio ci sono momenti alti ed altri meno positivi. Te sei stato sempre al top, quale è stato il tuo segreto? “Il mio segreto è la base e l’equilibrio familiare. E’ facile, soprattutto da giovane perdere l’equilibrio, ti passa tutto davanti velocemente e quindi è importante avere una persona vicino. L’equilibrio è alla base di tutto”.

Quanto è cambiata la comunicazione? Dai giornali alla televisione ai siti. Che sensazione ti da sapere che ci sono stati più di un milione di messaggi da questa mattina per te? “Nella mia carriera ho avuto tante soddisfazioni, ma soprattutto nei rapporti con le persone. Come dicevo in passato arriverà il giorno in cui sarai un ex calciatore, importante è che le persone imparino a conoscerti. Io ho la stima di parecchie persone e ci tengo molto”.

Come allenatore a chi ti ispiri? “A tutti. Nel mondo sono la categoria più preparata, da ognuno prendo qualcosa. Ho avuto la possibilità di lavorare con Spalletti, ho visto la sua crescita. Ho lavorat con Mazzarri che è meticoloso e con Ericsson”.

Quale è il tuo modulo preferito? “Ho sempre pensato che non sia importante il modulo, da giocatore la pensavo così. Non è rilevante se un giocatore gioca dieci metri più avanti o no. Da allenatore ancora non so”.

La chiarezza è importante, parlerai in faccia ai tuoi giocatori? “Importante è che una persona sta attenta a come comportarsi e a cosa dire”.

Hai smesso di giocare a calcio. Cosa cambia essere giocatore ed essere allenatore? “Sono due cose differenti. Io ho intrapreso questa nuova avventura pensando che essere stato un grande giocatore mi faccia diventare un grande allenatore. Come ho detto ai miei nuovi collaboratori io mi sento inferiore a loro perché non ho la loro praticità”.

Ti farà effetto essere chiamato “signor Montella”? O preferisci “Mister”? “Sarebbe meglio mister anche se mi ci devo abituare”.

A chi devi dire “grazie”? “A tutte le persone vicine, la mia famiglia che mi ha dato equilibrio. Nel calcio ce ne sarebbero tante, ma in questo momento ringrazio questa società e questa dirigenza. Il ruolo di preparatore ed educatore della squadra giovanile non è marginale, per me è un grande orgoglio”.

Cosa dici ai tifosi della Roma? “Di capire la mia scelta, tanti saranno dispiaciuti ma bisogna avere la forza di saper scegliere nei momenti decisivi. Li ringrazio per l’affetto che mi hanno dimostrato in questi anni e spero di aver ricambiato con la mia stessa passione”.

L’aeroplano è atterrato. “In teoria sì, praticamente no. Magari se vincerò qualche partita lo rifarò. Ora è in soffitta ma vedremo in futuro”.

Grazie a Bruno Conti perché Montella non esce dalla famiglia Roma. “Questa è la cosa più importante. Non è un addio ma un mezzo addio”.


da asroma.it

A.S. RomaA.S. ROMA – VINCENZO MONTELLA

L’A.S. Roma S.p.A. ed il calciatore Vincenzo Montella rendono noto di aver raggiunto in data odierna l’accordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto economico per le prestazioni sportive, la cui naturale scadenza era prevista al 30 giugno 2010.

L’A.S. Roma e Vincenzo Montella hanno sottoscritto un contratto di durata triennale quale Allenatore del Settore Giovanile; a decorrere dalla stagione sportiva 2009/2010, gli sarà affidata la conduzione tecnica della squadra dei “Giovanissimi Nazionali” dell’A.S. Roma.

Il Presidente, i dirigenti e tutta la Società ringraziano Vincenzo Montella per la professionalità dimostrata durante i dieci anni in cui ha vestito la maglia giallorossa, per le doti umane e la sensibilità che lo hanno contraddistinto nel corso della sua carriera agonistica, certi che con entusiasmo e dedizione saprà mettere a disposizione dei giovani le sue qualità e la sua esperienza, augurandogli di ottenere da Allenatore le tante soddisfazioni avute da Calciatore.

da Il Corriere dello Sport – tuttomercatoweb.com

Júlio César Clement Pereira BaptistaE’ passato da Roma qualche giorno, prima di concludere le vacanze, tra Spagna e Brasile. Julio Baptista ha appena vinto la Confedereations Cup con i verdeoro. Una sola presenza al suo attivo, contro gli Usa, ma ormai un posto assicurato nella Nazionale più forte del mondo. Julio Baptista comincia la sua seconda stagione nella Roma:

Julio Baptista, come è andata in SudAfrica? “Una grande esperienza, per la seconda volta ho conquistato questo trofeo con la Seleçao, la prima volta fu in Germania contro l’Argentina, quattro anni fa.”

Il Brasile ha dimostrato di essere la squadra da battere ai prossimi mondiali? “Non lo so, so che saremo i favoriti. Oggi la nostra può essere considerata la più forte Nazionale in circolazione. E io sono orgoglioso di farne parte.”

Tra un anno il Mondiale. C’è molta concorrenza. “Il mio obiettivo è lavorare con il massimo impegno nella nuova stagione per giocare o far parte del gruppo dei prossimi mondiali”

Sarà la sua seconda stagione con la Roma. Anche se ha molti estimatori all’estero: Spagna, Inghilterra, Grecia… “Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di andare via. Ho un contratto di altri tre anni con la Roma, voglio rispettarlo. Il prossimo anno ci sarà la Coppa del Mondo e per me è molto importante fare un’altra buona stagione. A Roma mi sono trovato bene con tutti, dalla società ai tifosi. E anche a livello umano mi sono trovato benissimo. La Roma può darmi la possibilità di fare un grande Mondiale.

Per ora è arrivato un solo giocatore nuovo. Ritiene la squadra già competitiva? “Secondo me è molto competitiva. Nella passata stagione è successo qualcosa di particolare. troppi infortuni, una serie incredibilmente lunga. Per un allenatore è difficile lavorare in queste condizioni.”

Un bilancio della sua prima stagione in giallorosso. “Sono molto contento a livello personale di come è andata. Avere un anno di esperienza in più sarà molto utile. La squadra può fare molto meglio rispetto ad un anno fa e io lo stesso. Il collettivo è molto importante per far rendere al massimo qualsiasi calciatore. Se la squadra funziona anche i valori individuali si esaltano. Se non ci saranno tanti infortuni anche il mio contributo sarà superiore. Non dipende solo da me, tutta la squadra deve fare di più. Ma a Roma non si è ancora visto il miglior Baptista.

Nella scorsa stagione ha ricoperto diversi ruoli, adattandosi alle esigenze della squadra.
“Ci sono stati momenti difficili, mi sono adattato per aiutare la squadra. Tutti i calciatori devono fare così…ho sempre detto che il ruolo che preferisco è quello di trequartista. Giocando in quella posizione la Roma haottenuto otto vittorie di fila. Poi con gli infortuni abbiamo dovuto cambiare.”

Si parla molto della cessione della società “Io sono tranquillo, perchè so che abbiamo una squadra forte con molti giocatori importanti voluti da questa società. Sono stato lontano dall’Italia per molto tempo, non so cosa stia succedendo e preferisco non parlare di situazioni che non conosco.”

La Roma si è interessata ad Andrè Santos, ce ne può parlare? “E’ un buon calciatore. E’ arrivato ora in Nazionale, piano piano dimostrerà il suo valore. Ha buone qualità, farà parlare di sè…”

Le mancherà la Champions? “E’ una grande delusione restare fuori da questa competizione, una squadra come la Roma non può non far parte del giro dei grandi club europei. Ma nel calcio quando non si fanno le cose bene si pagano le conseguenze. Un anno fa è capitato al Milan, adesso a noi. Una stagione storta può capitare, l’importante è ripartire subito con il piede giusto.”