domenica, Maggio 18, 2025 Anno XXI


da laroma24.it

Queste le parole di Serse Cosmi nella sua prima conferenza prepartita da allenatore del Livorno, alla vigilia della sfida con la Roma.

Serse CosmiTotti non ci sarà… “Totti non gioca? Meglio così, perchè quando sta bene lui sono dolori per tutti”.

Che idea si è fatto della Roma. “La Roma del campionato non è la stessa della coppa e all’Olimpico si trasforma. È un bene, quindi, che Francesco non giochi e noi non ci sentiamo battuti in partenza”.

Che partita sarà? “Non voglio che ci sentiamo sconfitti in partenza e dunque cercherò di schierare la migliore formazione possibile, pur tenendo conto delle tre partite in una settimana. Non esistono partite sicure dove si fa il pieno di punti e io voglio giocarmele tutte al massimo delle potenzialità. Anche all’Olimpico contro la Roma e mercoledì sera contro l’Atalanta ma anche la prossima settimana con l’Inter”.

Il Livorno ha ancora tanti problemi. “Il tempo trascorso insieme mi ha consentito di fare una completa full-immersion nei problemi della squadra perchè abbiamo parlato e ci siamo confrontati a lungo: ora possiamo pensare solo al lavoro sul campo. Ho trovato un ambiente segnato dall’ultimo posto in classifica, ma i pochi punti non corrispondono al reale valore dei giocatori. Ora dobbiamo rialzarci e giocare con grande carattere per conquistare la salvezza. Non è tanto importante che il Livorno somigli a me quanto che sappia lottare. Una squadra che vuole salvarsi e che non ha carattere, o ne ha poco, difficilmente raggiunge l’obiettivo”.

da asroma.it

SERIE A TIM 2009/2010
9a giornata
AS ROMA – AS LIVORNO CALCIO
domenica 25 ottobre 2009, ore 15:00
Stadio Olimpico di Roma
Arbitro: sig. Russo

A.S. Roma
  • Andreolli
  • Baptista
  • Brighi
  • Burdisso
  • Cassetti
  • De Rossi
  • Doni
  • Faty
  • Guberti
  • Juan
  • Lobont
  • Menez
  • Mexes
  • Okaka
  • Perrotta
  • Pit
  • Pizarro
  • Riise
  • Taddei
  • Vucinic

da romanews.eu

La conferenza-stampa integrale di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, alla vigilia di Roma-Livorno.

Claudio RanieriChe insidie può nascondere la partita contro il Livorno? “Le insidie che derivano dal cambio di allenatore. Cosmi ha avuto pochi giorni per fare tutto, come era accaduto a me. Avranno tanti stimoli, che si hanno sempre quando c’è il cambio di allenatore. Il Livorno giocherà con il solito 5-3-2 che Cosmi usa sempre. Vedremo un altro Livorno”.

Come sta Totti? Qual è l’iter che aspetta adesso il capitano? “Stiamo seguendo le direttive di Mariani, ci stiamo comportando avanti come ci ha consigliato. Proverà, forzerà un po’ di più e vedremo la reazione”.

Che momento sta vivendo Vucinic? E quanto conta sul giocatore? “Su di lui conto molto, non vive un bel momento perchè ha avuto infortuni che non lo hanno fatto allenare troppo. Ora ha superato il problema al ginocchio. Bisogna andarci cauti nella sua gestione. L’altra sera a Londra, per esempio, volevo farlo giocare, ma mi ha detto che non ce la faceva. Domani mi auguro possa farcela, visto che non ha giocato giovedì sera”.

Giovedì, facendo un po’ di turn over, ha lasciato fuori Pizarro ma la prestazione di Brighi è stata mediocre. Pizarro quanto è un elemento importante anche nella sua Roma? “E’ un elemento importantissimo, ma anche lui ha dei problemini. A volte, a malincuore, gli do del riposo e lo faccio recuperare. Brighi sta recuperando e non è al 100%. Tra i due cerco di bilanciare. Hanno caratteristiche differenti. Brighi quando posso lo inserisco per fargli fare minuti”.

Cicinho non figura tra i convocati. Come mai, ha qualche nuovo problema? “No, non ha nessun problema. Non lo vedo ancora convinto a livello dinamico come voglio io. Sta recuperando, si allena col gruppo. Ma ancora non lo vedo al 100% come ero abituato a vederlo da avversario”.

Come sta Juan? “Fa passi fa gigante. Mercoledì può giocare, domani vediamo se sarà della partita o meno”.

Quali sono condizioni di Julio Baptista. Cosa può dare a questa Roma? In che posizione lo può utilizzare? “È una seconda punta, in Spagna giocava così, dietro all’attaccante centrale che apriva gli spazi, permettendogli di inserirsi dalle retrovie. Ora sta bene, ha recuperato dai vari problemi e lo stiamo allenando. È un giocatore importante per me. Quando sarà il leone di Siviglia tornerà a giocare.

Taddei sta alternando discrete prestazioni ad altre meno convincenti… “Sono d’accordo con lei. Quando sono arrivato, Rodrigo stava bene ed ha fatto buonissime prestazioni. Poi si è infortunato ed ha saltato, se non erro, due partite. Ora sta faticando un po’ più del dovuto. A San Siro ha fatto una buonissima prestazione però in chiave difensiva. Stessa cosa l’altra sera in Inghilterra, però non mi da la spinta che vorrei e che è nelle sue possibilità.”

Quanto la preoccupa la fatica di Londra? Sull’errore di Doni, quanto conta il ritardo di condizione? “Potrebbe essere stato un infortunio, ma anche il non allenamento alle mischie inglesi. Lui sostiene di aver subito un fallo nel momento in cui andava in presa, ma sappiamo che in Inghilterra queste sono cose normali. Sono molto contento delle sue partite. Anche a Londra ha fatto tre ottime cose, una bella parata nel primo tempo, un’uscita ed un intervento nella ripresa. Il ragazzo c’è e sta facendo bene”.

Teme la fatica per domani dopo la partita di giovedì scorso col Fulham? “Le fatiche ci stanno, ma sono giocatori di vent’anni, massimo trenta, devono averle smaltite”.

Di Guberti è soddisfatto? “In Guberti credo, perché sta facendo buone cose. L’avevo detto all’inizio: parto con gli esperti, poi vedrò piano piano tutti gli altri. Lui non si è mai arreso ed è il tipo di giocatore che a me piace. Ha carattere e determinazione. Deve sveltirsi un po’ nell’azione, perché tante volte fa un dribbling di troppo e i suoi compagni non sanno mai quando mette la palla. Sono cose di gioventù, dovute anche al fatto che finora ha giocato in serie B. A livello internazionale, contro grandi squadre, queste cose vanno fatte meglio”.

Si aspettava una reazione caratteriale di questo tipo da parte di Menez, che tecnicamente non si discute? “Mi fa piacere, è quello che cercavo, è quello che ho stimolato. Non gli devo insegnare nulla sotto l’aspetto tecnico. Sul come deve diventare un campionissimo invece sì. Se mi segue lo diventerà, altrimenti sarà un buon giocatore, ma perderà delle chances importantissime per la sua carriera”.

Menez vucinic è una coppia ben assortita secondo lei? “Sì, credo lo sia, se lo è Totti-Vucinic dovrebbe esserlo anche quella Menez-Vucinic. Fermo restando che Totti è Totti, Menez ha le qualità per fare il gioco del capitano”.

Serve un attaccante forte davanti? Si è fatto questa idea? “Mi giudica un buon allenatore se dopo un mese e mezzo mi sono fatto questa idea. Non parlo di queste cose di mercato”.

Al di là dei gol, che comunque si continuano a prendere, la squadra sembra essere migliorata nella fase difensiva e nel modo di stare in campo. Si è subito poco. “Sì, però continuiamo a subire gol. Io vorrei invece una striscia positiva dove non si prendono gol. I ragazzi stanno facendo molto bene, segno che stanno entrando nella mia mentalità. Quando il portiere fa poche parate, vuol dire che la squadra sa come stare in campo. Però dobbiamo continuare a migliorare ed avere una mentalità sempre reattiva e pronta come quella nel primo tempo col Milan e nel secondo col Fuhlam”.

In riferimento alla mentalità, Burdisso era stato indicato come un esempio. La stessa mentalità la sta trovando in altri giocatori? “Non mi mettete in bocca parole che non ho detto. Io ho affermato che tutti lo stanno facendo. Poi mi è stato chiesto: Burdisso incarna… ed io ho detto che lui come altri sta rispondendo correttamente. Anche Mexes, ad esempio, ha fatto delle ottime partite. Gli ho detto che gli servirebbero 10-15 partite in Inghilterra per farlo diventare il difensore centrale più forte del mondo, perché anch’io ho rivisto il Mexes che conoscevo da avversario a Fulham”.

E’ il caso di dare a Taddei un turno di riposo o intende recuperarlo facendolo giocare? “Bisogna valutare se dargli un turno di riposo o meno. Vedrete domani cosa avrò deciso di fare”.

La Roma è discontinua all’interno di una singola partita. “E’ un problema da risolvere. Su questo batto molto. Finora solo contro la Fiorentina abbiamo fatto molto bene per novanta minuti”.

Il recuperare negli ultimi minuti è sia una caratteristica positiva che un limite, perché non può sempre andare bene. “Questo è vero”.

Questa discontinuità nell’arco della partita, è una questione fisica o mentale? “Non è una questione fisica altrimenti non avremmo recuperato per ben quattro volte negli ultimi minuti. Qualcuno dice che è stata fortuna, altri dicono che è segno di una squadra in salute, che non molla mai ed è tenace. Io credo si tratti di un discorso di allenamento mentale. Non è facile un certo comportamento mentale per tutti e novanta i minuti se prima non ce lo avevi”.

E’ in atto un lavoro che può portare la Roma ad alti livelli? “A Roma si passa dalla paura di retrocedere allo scudetto, c’è anche una via di mezzo. Lavoro per arrivare lassù, però se la squadra ha avuto problemi, vanno risolti. Altre squadre fanno fatica, e non parlo della Roma, a recuperare a livello mentale quando vanno a giocare in Europa. E in Italia questo è maggiore rispetto ad esempio ad altri campionati come quello inglese. La squadra adesso c’è, a marzo si vedrà il lavoro fatto e quanto è costata questa fase”.

Su 24 reti segnate dalla Roma ben 16 sono di Francesco Totti. Questo è un limite? “Caspita se lo è”.

Come si risolve? “Recuperando Totti”.

Quindi se manca Totti è un problema grosso? “E sennò perché lo paghiamo così tanto?”.

Ha rimproverato De Rossi, dato che si è letto che Rosetti avrebbe detto a Burdisso che è colpa di un errore sotto porta del centrocampista romano se la Roma non ha pareggiato a Milano? (Il tecnico si alza sorridendo, senza rispondere, e se ne va…)

da Il Corriere dello Sport – forzaroma.info

Claudio RanieriClaudio Ranieri è tornato a Roma soddisfatto. Non tanto per il pareggio conquistato al Craven Cottage (“che comunque è un punto importante ai finid ella qualificazione”) quanto per la reazione della squadra. Per la quarta volta da quando è arrivato è riuscito a ribaltare il risultato nei minuti finali, con una grande prova di temperamento. Era già successo a Siena (goal vittoria di Riise) a Catania ed a Palermo, con De Rossi e Totti che avevano riacciuffato il risultato a pochi minuti dalla fine. Il tecnico inizia a vedere i risultati del suo lavoro: “Il bilancio dei miei primi 50 giorni è positivo, abbiamo fatto un buon lavoro ed i ragazzi mi seguono. Mi ha colpito il grande carattere che hanno tirato fuori. Non si arrendono mai e questo è importante. Ora la Roma è capace di rimontare le partite.” Ranieri è sicuro che la squadra ha ancora ampi margini di miglioramento: “Possiamo fare un buon lavoro, con il tempo stiamo recuperando giocatori importanti e tutto sarà più semplice. Vucinic ancora non sta bene, lui è uno generoso, non si tira mai indietro. A Londra volevo farlo giocare dall’inizio, ma lui mi ha detto che non aveva più di 30 minuti nelle gambe. Al momento ha una autonomia limitata perchè gioca senza potersi allenare.” Ieri ha tirato un sospiro di sollievo alla notizia che Totti non dovrà operarsi. Il capitano garantisce i gol anche se la squadra finora è andata a segno con 14 elementi diversi. Intanto ha ridato fiducia ad alcuni giovani: Andreolli a Londra a segnato il suo primo goal dimostrando di essere una valida alternativa, Menez domani avrà una nuova chance da titolare, così come Guberti che Ranieri ha promosso titolare a Londra.

Guido D’Ubaldo