mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Jeremy MenezSan Siro deve piacergli davvero tanto, perché anche ieri, Jeremy Menez, ha sfoderato una prestazione di altissimo livello. Rispetto alla gara col Milan, contro l’Inter non è andato a segno, ma in compenso ha sfornato assist deliziosi, rendendosi protagonista di tutte le azioni pericolose della Roma. Il francese adesso è felice, si sente parte importante di un progetto. La nuova Roma, quella di Ranieri, lo ha conquistato.

Menez ha parlato con il cronista di Romanews.eu prima di imbarcarsi sul volo che da Malpensa ha riportato la squadra giallorossa a Roma: “Contro l’Inter abbiamo giocato proprio bene –afferma il francese – a viso aperto e con la giusta personalità. Quella nerazzurra è un’ottima squadra, ma la Roma vista a San Siro ha proposto un mix vincente, fatto di grinta, tenacia e qualità”.

L’obiettivo dichiarato è quello di centrare un posto in Champions League. Con il pareggio di ieri, la Roma è a sei punti dal quarto posto, occupato da Fiorentina e Sampdoria. Menez si dice ottimista a riguardo: “Giocando in questo modo, mantenendo certe caratteristiche, in poco tempo potremo toglierci molte soddisfazioni. E, soprattutto, potremo risalire tante posizioni arrivando pian piano in zona-Champions… Sono quelle le zone della classifica che ci competono. Dunque, tutto è possibile…”.

L’infortunio di Totti ha permesso a Menez di giocare con maggior continuità. Ma il francese non teme il rientro del capitano, anzi, ha un sogno: giocare al suo fianco, anche con Vucinic in campo. Ecco come: “Il mio ruolo? Non credo di essere un trequartista, sono più adatto per giocare da seconda punta. Proprio per questo spero che Totti torni presto, anche per realizzare il mio sogno: giocare insieme a lui e a Vucinic. Sarebbe il massimo. Un 4-4-2 classico, con Mirko esterno alto sulla fascia sinistra ed io e Francesco in avanti. Sono convinto che potremmo fare delle belle cose. Ne sono certo, possiamo giocare insieme. Spetta a Ranieri decidere chi va in campo ma spero che concordi con questa tesi”.

Per Totti e Vucinic, il francese nutre una forte stima e ammirazione: “Giocare con Totti è il massimo: è un autentico campione. Da lui si imparano tante cose. Ha classe, potenza, personalità: tutto quello che deve avere un fuoriclasse. E’ in grado di insegnare calcio. Anche Vucinic ha grandi qualità e con i piedi che ha può giocare dovunque, in qualsiasi ruolo dell’attacco. E’ veloce, vede la porta ed è bravo nell’uno contro uno”.

Dopo aver avuto problemi di ambientamento, adesso sembra che Menez si sia calato in pieno nella realtà giallorossa: “Mi trovo bene in questa squadra, sono in sintonia con i miei compagni e adoro Roma. Il rapporto con Ranieri? Dopo l’inizio un po’ difficile, ci siamo chiariti e capiti. Ora è tutto a posto e penso che questo si veda anche in campo. Gioco sereno, tranquillo. Convinto di dare sempre tutto per la mia squadra”.

In pochi mesi Ranieri ha trovato i modi giusti per stimolare il francese. E i risultati si stanno vedendo: “La cura Ranieri sta andando bene. Si dice che giochiamo un calcio meno bello rispetto a quando c’era Spalletti. Può essere cosi, ma ora bisogna puntare sulla concretezza e portare a casa punti. Lo stiamo facendo e questo è fondamentale”.

da calciomercato.com

Il capitano della Roma, Francesco Totti, ospite di Sky, ha parlato in esclusiva a Sky Sport24, in un’intervista in onda oggi, lunedì 9 novembre 2009.

Francesco TottiCampionato riaperto? “Sì, ma è sempre stato aperto, anche perché ci sono ancora tantissime partite a disposizione. Anche se l’Inter avesse vinto contro di noi, penso che il campionato sarebbe sempre aperto. Siamo riusciti a fermare una delle pretendenti allo scudetto e siamo contenti della prestazione”.

Che impressione ti ha fatto l’Inter? “E’ una squadra, oltre che tecnica, abbastanza fisica, ha temperamento, ha forza. Questa è la loro forza”.

Ranieri ha detto che i giocatori dell’Inter hanno commesso troppi falli “Sì, rivedendo la partita, ci sono stati parecchi falli abbastanza duri. Però, questo fa parte del calcio. Sappiamo che quando giochiamo contro le grandi squadre può succedere di tutto”.

Torni dopo la sosta? “Dovrei. Se tutto va bene, sì”.

Il quarto posto dista sei punti: che idea ti sei fatto di questa Roma, che gioca alla pari con Inter e Milan, ma ha poca continuità? “L’importante, è arrivare tra le prime quattro, è l nostro obiettivo di questo anno, quello che ci siamo posti. Purtroppo, ci sono sempre questi alti e bassi durante la stagione. Con il cambio dell’allenatore stiamo cercando di crescere piano, piano”.

MA

da Il Corriere dello Sport – calciomercato.com

Juan Silveira Dos SantosL’affare si complica. Quello rela­tivo a Doni e Juan. Indisponibili (ufficialmen­te) per Ranieri, convocati dal ct Dunga per le amichevoli che il Brasile, al motto agli sponsor non si può mai dire di no, giocherà nei prossimi giorni contro Inghilterra e Oman ne­gli Emirati Arabi. E, quindi, pronti mercoledì a volare a Doha per ri­spondere presente all’ap­pello dell’ex centrocam­pista della Fiorentina.

La Roma vuole che i due giocatori fermi per infortunio – il portiere per una contusione a una coscia, il centrale difensivo per l’ennesi­mo intoppo muscolare – non rispondano alla convocazione rimanendo a Trigoria a curare i loro acciacchi. La società giallorossa lo ha comunicato ufficialmente ai due giocatori, ma soprattutto ha spedito un fax alla federa­zione brasiliana dove, appellandosi a una nor­ma Fifa che non prevede l’obbligatorietà di mandare i giocatori infortunati, preannuncia che Dunga dovrà fare a meno dei due tesserati giallorossi. Nello stesso fax, la Roma ha anche invitato i medici del Brasile a fare tap­pa a Trigoria per verificare di persona le con­dizioni dei due giocatori, insieme a tutta la documentazione medica che è stata predispo­sta.

DoniIn attesa della risposta del Brasi­le, però, c’è da sottolineare la posizione dei due giocatori. Che, perlomeno per quel che riguarda Doni, non sono per nulla contenti di come stia evolvendo la situazione. Il portiere, per la verità, è parecchio indispettito, giusto per usare un participio passato soft. Prima di tutto per la mancata convocazione per Mila­no. Sabato scorso ha svolto tutto l’allenamen­to con il preparatore dei portieri. Gli accordi erano che il contatto con il pallone sarebbe stato posticipato al riscaldamento prepartita di Milano. Quando, invece, Pellizzaro gli ha chiesto di farlo sabato, il brasiliano ha prefe­rito rimandarlo al giorno dopo. A quel punto Ranieri ha pensato che ci fosse un problema fisico e ha scelto di non convocarlo. Cosa che Doni ha scoperto nel momento in cui è stata resa ufficiale la lista dei convocati, rimanendo­ne molto sorpreso. Da qui l’attrito che è tutto da ricomporre. In più c’è da dire che per Doni que­sta convocazione vuole dire, dopo otto mesi, tor­nare nel giro della Sele­çao e giocarsi una chan­ce decisiva per provare ad andare al Mondiale. E non ha nessuna intenzio­ne di rinunciarci. Non sa­rà facile convincerlo a rinunciare.

Meno problematica la situazione di Juan, che anche ieri mattina è stato a Trigoria a fa­re fisioterapia. Con il difensore Ranieri ave­va parlato dopo l’ultimo allenamento: aveva spiegato al tecnico di non sentirsi sicuro in al­cuni movimenti e, a quel punto, l’allenatore aveva deciso di non portarlo a Milano. Pure Juan vorrebbe comunque partire, perché al Brasile non si comanda. Staremo a vedere. Di sicuro questa storia non finisce qui.

INVITO

PER UNA SERATA INSOLITA E DIVERTENTE

Martedi 10 novembre ore 19,30
Una serata unica per tema unico:
L’EROTISMO
Come i poeti dialettali (e non) hanno
affrontato il tema del sesso.
Sarà la nostra
“SERATA ZOZZA”
(SERATA DELLA MEMORIA)

Vi aspettiamo in via Rea Silvia 4
(traversa di piazza Alberone)
Metro A Ponte Lungo