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CBF: Juan unico convocato che non si è presentato al raduno
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
giovedì, 12 Novembre alle ore 06:00
da forzaroma.info
Prosegue il braccio di ferro tra Roma e Brasile per la convocazione di Juan. La federazione brasiliana (C.B.F.), infatti, rimane ferma sulla sua posizione iniziale che prevedeva comunque la risposta di Juan alla convocazione per consentire allo staff medico verdeoro di poter stabilire le condizioni fisiche del difensore giallorosso. La situazione si è inasprita quando dal Brasile hanno letto sul sito ufficiale della Roma che Juan aveva regolarmente svolto ieri la doppia seduta di allenamento agli ordini di Ranieri. La storia non finirà qui e si prevedono multe in arrivo a Trigoria.
Comunque vada, da questo momento, i rapporti tra la Roma e la seleçao sono tesi. Sul sito internet della C.B.F. Juan risulta essere l’unico tra i convocati a non presentarsi al raduno. La convocazione di Thiago Silva non è stata al posto del difensore giallorosso, ma bensì di Luisao, centrale del Benfica, operato due giorni fa di appendicite.
Intanto nel ritiro di Doha, in Qatar, si è presentato Doni l’altro giocatore sul quale la Roma inizialmente aveva posto il veto sempre per problemi fisici. Il giocatore verrà sottoposto a controlli medici dallo staff brasiliano il quale deciderà se rimandarlo o meno a Roma. Quello che si voleva fare con Juan.
Massimo Limiti
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Vendita AS Roma: partita a tre. UniCredit smentisce…
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
giovedì, 12 Novembre alle ore 11:00
da romagiallorossa.com
“Non ci risulta alcuna offerta da parte di Angelini”. Lo dichiarano a Romagiallorossa.com fonti vicine ad Unicredit, che smentiscono alcune indiscrezioni di stampa*, apparse questa mattina, secondo cui l’imprenditore romano avrebbe presentato alla Banca di Piazza Cordusio un’offerta che oscilla tra i 180 e i 200 milioni di euro per rilevare il pacchetto di maggioranza della Roma.
Le stesse fonti spiegano alla nostra redazione che l’interesse di Angelini era stato già manifestato in passato, esattamente prima dell’estate, e non escludono che in futuro l’offerta possa essere formalizzata al gruppo bancario.
Tuttavia Angelini appare l’unico intenzionato a provare ad acquistare il club giallorosso e non risultano esserci altri imprenditori interessati.
* di seguito riportiamo l’articolo in questione.
da Il Romanista
E’ una partita a tre. Angelini, Unicredit e Rosella Sensi. Il primo ha fatto il suo, ora tocca agli altri due. Andando con ordine, Francesco Angelini ha dato seguito alla manifestazione d’interesse espressa in passato e, lavorando con l’advisor Kpmg, ha presentato sul tavolo di Unicredit un’offerta vera e propria, che la banca ritiene più che credibile. Si tratta di un vero e proprio piano per l’ingresso nella Roma e per la gestione finanziaria futura del club. Tutto studiato nei dettagli, con la presenza di altri soci. La cifra messa sul piatto viaggerebbe attorno ai 180-200 milioni comprendendo la quota da destinare all’Opa obbligatoria. Tenendo presente che la capitalizzazione della società, cioè il valore complessivo delle azioni (in tutto 132.523.296) al momento corrisponde a circa 103 milioni di euro. L’offerta è quindi praticamente quasi il doppio. Ma comunque è pressoché impossibile per la Sensi ottenere un azzeramento del debito con la vendita della Roma.
Dunque a questo punto la palla passa agli attori principali. Il creditore, Unicredit, e il debitore, Italpetroli (esposta per oltre 400 milioni). In questi giorni gli avvocati stanno continuando a lavorare. Potrebbe esserci un nuovo incontro oggi, per cercare un accordo. Non un arbitrato, che non sarebbe possibile in un caso come questo dove la natura del debito/credito è ben definita (denaro liquido). Un accordo, stante la situazione attuale, conviene a tutti. Se si dovesse andare avanti con i decreti ingiuntivi fino alle estreme conseguenze, quindi fino a tirar dentro pure Roma 2000, i tempi sarebbero lunghissimi. Si tratterebbe di anni, non di mesi. A chi giova? Non alla banca, perché il recupero del credito ritarderebbe ulteriormente. Ma neanche ai Sensi, perché servirebbe solo a ritardare una conclusione inevitabile, cioè il progressivo pignoramento di buona parte del patrimonio di famiglia. E della Roma.
Allo stato attuale, servirebbe un passo indietro da parte di entrambe le parti. La banca, magari rinunciando agli interessi, che ammontano a circa 100 milioni, potrebbe essere disposta a lasciare sul piatto una parte del credito. I Sensi, accettando di lasciare la Roma ad Angelini, otterrebbero un forte sconto. Il debito non sarebbe completamente saldato, ma a quel punto Unicredit potrebbe sottoscrivere un nuovo piano di rientro, coinvolgendo altri asset. E’ peraltro in scadenza anche la terza rata del piano sottoscritto nel luglio 2008 e mai onorato da Italpetroli. C’è poi un altro motivo perché l’accordo possa convenire anche a Rosella Sensi: la prossima chiusura del bilancio di Italpetroli, al quale però Unicredit potrebbe contestare la mancata continuità aziendale.
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Ultimo saluto della capitale a donna Flora
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Scritto da Lucky Luke
giovedì, 12 Novembre alle ore 08:00
da iltempo.ilsole24ore.com
Questa mattina Roma saluterà per l’ultima volta Flora Viola, l’indimenticabile moglie del grande presidente Dino che nella stagione 1982-83 ha regalato il secondo scudetto della storia ai giallorossi.
I funerali si svolgeranno alle ore 10 presso la parrocchia San Roberto Bellarmino in Via Panama 47, zona Parioli. Molti vip romanisti faranno la fila per dare l’ultimo saluto a Donna Flora: ci saranno tanti ex giocatori giallorossi, ma anche tifosi comuni che vorranno essere presenti alle esequie.
N.D.P.
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Stadio: Giro e Corsini possibilisti per “La Monachina”
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Scritto da Lucky Luke
giovedì, 12 Novembre alle ore 07:55
da iltempo.ilsole24ore.com
Il Tempo ha presentato giorni fa 3 ipotesi di aree dove, secondo il Prg, sarebbe possibile costruire nuovi stadi
Il sottosegretario del Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) Francesco Giro, dopo averne scelta una, ha suggerito di includere tra le zone da noi suggerite, anche La Monachina, sua seconda scelta. E ha giustificato questa apertura verso la Roma, che proprio in quell’area vorrebbe realizzare il suo stadio, parlando di vincoli non insuperabili. Sull’argomento, ieri, è tornato l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini, intervistato dall’agenzia Dire. L’esponente della Giunta Alemanno ha detto la stessa cosa di Giro: a La Monachina (sull’Aurelia), «c’è un vincolo generico archeologico, né incompatibile, né compatibile». Una frase un po’ vaga che però significa «se po’ fa». Se a questa s’aggiungono le dichiarazioni di ieri del sindaco sulla «difesa dell’agro romano», sembra proprio che dopo gli attriti politici iniziali tra Comune e Ministero, in materia di stadi, l’Italpetroli della famiglia Sensi abbia qualche chances di portare a casa uno stadio. Sulle cubature extra, poi, si vedrà.
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