 |
Bari, Diamoutene: a Roma sei mesi spettacolari, ero affezionato alla tifoseria
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
lunedì, 16 Novembre alle ore 10:01
da romagiallorossa.com
Le parole di Souleymane Diamoutene, giocatore del Bari ed ex giallorosso.
«Sono venuto in Puglia per giocare, ma al momento non ho trovato nessuno spazio. Non è facile stare fuori, ma devo riconoscere che i miei compagni stanno facendo molto bene in difesa. Per questo posso solo continuare ad allenarmi con serietà, sperando che scocchi la mia ora. Con Ventura mi sto trovando bene grazie ai suoi sistemi di allenamento: fisicamente sono in forma, mi manca solo il riscontro del campo. C’è serenità nel gruppo, anche tra chi ha avuto meno possibilità di mettersi in mostra. Giocare contro la Roma? Magari. Sarei felicissimo. Se il tecnico mi chiama, io mi farò trovare pronto. A Roma sono stati sei mesi spettacolari provando anche l’ebbrezza della Champions League. Ero molto affezionato alla tifoseria. Tra i compagni ho legato soprattutto con Brighi e Vucinic. Adesso, però, penso solo a dare il mio contributo per il Bari. Sarà una sfida molto impegnativa. La Roma è una formazione temibile. Non dovremo fare concessioni agli attaccanti avversari».
|

AS Roma smentisce voci su De Rossi: non finirà sotto ai ferri
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
lunedì, 16 Novembre alle ore 10:00
Precisazioni inerenti al quadro clinico del calciatore Daniele De Rossi
A seguito di quanto è stato divulgato dai media, relativamente alle condizioni di salute del calciatore Daniele De Rossi, si riportano alcune precisazioni, al fine di una corretta informazione:
“In relazione alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione, in merito alle condizioni di salute del calciatore Daniele De Rossi, l’A.S. Roma in accordo con l’equipe del Policlinico Gemelli, precisa che, diversamente da quanto riportato, non sussiste alcuna patologia che richieda una correzione chirurgica; pertanto, il calciatore sarà dimesso dall’ospedale non appena i parametri ematochimici di riferimento, in costante miglioramento, rientreranno nel range di normalità”.
|
Bari, Masiello: abbiamo incontrato squadre più forti della Roma e abbiamo fatto bene…
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
lunedì, 16 Novembre alle ore 04:00
da tuttobari.com
Andrea Masiello a Bari ha trovato la piena maturazione. Voglioso di fare bene in quest’anno dove ritrova anche la Serie A, il terzino biancorosso ha detto: “Cerco di essere sempre me stesso. In campo e fuori. La mia vita è basata sulla lealtà e sull’impegno. Il resto viene da sé”. Una difesa che perso Ranocchia e Salvatore Masiello. Però l’esterno biancorosso non si scoraggia, come dice: “Per quando riguarda Ranocchia non sarei del tutto pessimista. Vedremo nella prossima settimana l’effettiva entità del suo infortunio. E’ un giocatore importante, ma nel gruppo abbiamo più che valide alternative. L’esperienza di Stellini e Diamoutene ci faranno dormire sonni tranquilli. Siamo ben assortiti, ma soprattutto ben affiatati al di là delle linee del campo di gioco. Se Ranocchia non ce la farà, non ne faremo un problema. Chi sarà chiamato a sostituirlo farà la sua parte in pieno. Mi dispiace poi per Salvatore, tradito dalla voglia di fulminare Benussi domenica. Ma per fortuna Parisi ha recuperato in pieno, quindi sulla sinistra siamo più che coperti”. Domenica ci sarà una delle trasferte più affascinati della stagione: “Sappiamo le difficoltà che dovremmo affrontare contro la Roma. Ma siamo sereni e fiduciosi. E certamente non ci tireremo indietro. Giocheremo come abbiamo sempre fatto. Corti e concentrati, pronti a colpire in qualsiasi momento. Insomma cercheremo come sempre i tre punti, anche se l’avversario si chiama Roma”. I giallorossi ad oggi però presentano ancora molte incertezze, complici gli infortunati, Masiello ha detto: “Ma certo non dovremmo spaventarci se Totti e De Rossi saranno in campo. In verità abbiamo incontrato quadre più forti della Roma, come Milan e Inter, dimostrando di aver contenuto campioni del calibro di Ronaldinho, Eto’o, Milito. Quindi massimo rispetto per Totti e De Rossi e per gli altri campionati della Roma. Ma noi abbiamo grande fame di successi e sulla loro strada troveranno grossi ostacoli da affrontare. In sintesi, massimo rispetto per loro ma in campo ci saremo anche noi”. Bari che precede la Roma in classifica di tre punti: “Rimaniamo con i piedi per terra, anche se a ben vedere ci manca qualche punticino in più che abbiamo buttato via in qualche partita. Ma bisogna guardare avanti, di migliorare dov’è possibile, consapevoli della nostra forza. Se riusciamo a centrare questa partita, sarebbe il massimo della libidine, come direbbe il nostro allenatore. Ma la politica è quella di guardare avanti giorno per giorno. Senza eccessivi voli pindarici con la consapevolezza di saper competere contro tutti”.
Roberto Chito
|

Julio Sergio: non mi sentivo l’ultimo arrivato, in Brasile avevo vinto due scudetti e una Libertadores…
Categorie Virgolettato
Scritto da Lucky Luke
lunedì, 16 Novembre alle ore 09:30
da Gazzetta dello Sport – romanews.eu
C’era una volta il «miglior terzo portiere del mondo»: nemmeno una partita in tre anni.
Julio Sergio, si ricorda quella definizione di Spalletti? «Pensai che se dovevo fare il terzo, tanto valeva essere il migliore ».
Nemmeno una comparsata in Coppa Italia, possibile? «Mi sono chiesto tante volte perché solo a me Spalletti non desse una possibilità. Ma a lui, con cui avevo un ottimo rapporto, non ho mai chiesto nulla. È stata dura, io non mi sentivo l’ultimo arrivato, in Brasile avevo vinto due scudetti, una Libertadores. Ho pensato tante volte di andare via, la mia famiglia mi ha aiutato».
Fino al 30 agosto di quest’anno, Roma-Juventus… «Già. Spalletti mi diede una pacca sul cuore e mi chiese: ‘Sei pronto?’. Da tre anni… Anche se per un attimo pensai: ‘E ora che faccio?’ ».
Dalla tribuna, qual era il segreto della Roma di Spalletti? «Eravamo tutti nel posto giusto al momento giusto. Allenatori e giocatori sono cresciuti insieme in questi anni».
Sul campo, che impressione le fa la Roma di Ranieri? «Ora c’è un allenatore già affermato che sta prendendo per mano una squadra che ha voglia di tornare a divertirsi. Lui ha fatto il 50%, l’altro 50% tocca a noi. Ce la faremo».
Cosa cambia quando si passa dalla tribuna al campo? «Prima la gente diceva: ‘Julio Sergio chi?’. Ora c’è una piccolissima storia dietro di me, fatta di dieci partite. Ma la storia continua, io voglio di più».
Il suo contratto è in scadenza, dove vuole andare a parare? «Qui, ma non è questo il momento di parlarne. Io devo solo pensare a giocare, mi sento in grado di fare il titolare, devo continuare a dimostrarlo».
La sua statura (180 cm) è mai stata un problema? «No, chi è più alto è più lento. E poi Julio Cesar non è tanto più alto di me (186)».
Caso Doni-Juan. È vero che negli anni del Mondiale i brasiliani meglio perderli che trovarli? «Falso. Siamo dei professionisti. E per andare al Mondiale bisogna impegnarsi nel club».
Il Brasile organizzerà il Mondiale 2014 e l’Olimpiade 2016. «Un’occasione storica per crescere: siamo sulla buona strada, ma c’è ancora troppa violenza e povertà ».
Lula le piace? «Sì, meno quando parla di calcio. Ma in Italia è peggio: i politici dovrebbero parlare di cose più serie ».
|

| |
|