martedì, Maggio 06, 2025 Anno XXI


da asbari.it

Giampiero VenturaAl San Nicola arriva la Roma. Con quale obiettivo è lo stesso mister Ventura a spiegarlo: “La Roma viene per fare risultato e il Bari, per assurdo, potrebbe decidere le sorti di questo campionato (in caso di vittoria). Sarà una partita in mondovisione. Chissà se non avessimo lasciato qualche punto per strada l’attenzione sarebbe stata anche maggiore. Contro la Roma, comunque, non possiamo permetterci di giocare “normalmente”, dobbiamo invece inventarci sempre qualcosa di nuovo, di diverso.”

Proprio contro il Bari, tornerà sin dal primo minuto Francesco Totti: “Dopo i tre gol dell’andata, speriamo che questa volta si metta una mano sulla coscienza. Qui a Bari si fa così; puntiamo sempre sui sentimenti, così come quando il San Nicola ha fatto commuovere Cassano… – ha detto Ventura – La Roma resta la squadra più qualitativa del campionato. E’ in un momento di assoluto benessere ed incontriamo ad oggi gli avversari più “negativi”. L’approccio alla gara sarà determinante.”

da asbari.it

Edgar AlvarezSarà l’ex della gara di sabato contro la Roma. Ed infatti, è proprio Alvarez a ricordare gli anni passati in giallorosso: “Sono stato lì due anni. E’ stato un periodo indimenticabile. Lì è nato il mio soprannome, Alvaretto, datomi da Totti, mio grande amico nonchè persona semplice e scherzosa. A fine gara gli chiederò la maglia. Di quel periodo ho solo un rammarico: non aver “sfruttato” una piazza come Roma. Adesso però penso solo al Bari”.

I ricordi si fermano qui, la mente torna al presente: “Segnare proprio contro la Roma e vincere, magari proprio grazie ad un mio gol, sarebbe davvero bello ed anche una sorta di rivincita per me. Comunque non sarà una gara facile, penso che la Roma sia la squadra più forte che incontriamo. Ha il gioco migliore di questo campionato e meritano di vincere lo scudetto, solo che noi li fermeremo. A tal proposito, speriamo di non ripetere il risultato dell’andata. Le incursioni sulla fascia destra non saranno semplici, soprattutto perchè il mio diretto marcatore sarà Riise.”

Ma come sta Alvarez?: “Sono davvero in forma e non nascondo che, anche a 30 anni, sogno una grande squadra. Finché ne avrò la possibilità, faro di tutto per sfondare. Non si sa mai nella vita.”

da romanews.eu

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI CLAUDIO RANIERI ALLA VIGILIA DI BARI-ROMA

Claudio RanieriTanti tifosi seguiranno la Roma a Bari. “Ringrazio il popolo giallorosso che viene a sostenerci. Faranno tanti chilometri e staranno lontano dalla famiglie in un periodo di festa. A noi fa piacere sentire questo amore. E’ bello. Vuol dire che la squadra sta facendo sognare i nostri tifosi. Mi auguro che tornino da Bari sereni e soprattutto che stiano attenti lungo il viaggio. Giocheremo contro una buona squadra, che ha fatto tanti punti in casa e ha battuto diverse grandi. Sarà una gara molto bella, con due squadre che cercheranno la vittoria”.

Mourinho ha detto che non è lotta a tre per lo scudetto, ma è Inter contro tante altre cose. “Non se si riferiva agli arbirtri. Io posso ricollegarmi all’ultima squalifica ricevuta quando ha fatto il gesto delle manette. Mourinho deve stare sereno, gli errori ci sono da una parte e dall’altra. Ricordo che contro di noi hanno segnato un gol che doveva essere annullato. Penso anche al calcio di Chivu a Toni, il rumeno non è stato espulso. Così come Lucio su Vucinic. Anche Mourinho dovrebbe accettare le decisioni dell’arbirtro. A noi, negli ultimi tempi, non ci hanno fischiato 4/5 rigori e non ci siamo lamentati mai. Non bisogna pensare a sospetti, anche gli arbitri sbagliano. Contro di noi l’Inter ha perso, è stata anche sfortunata perché ha preso tre pali. Capisco la tensione, ma non c’è niente”.

Il tridente Totti-Toni-Vucinic, a livello di equilibri, si può fare? “Sì, si può fare. Se tutta la squadra corre e riesce a restare compatta, si può fare”.

Totti come sta? “Sta bene. Si è allenato molto bene. Gli manca il minutaggio, ma sono contento di lui. Già sta meglio della sfida contro l’Inter. Parlerò con i ragazzi e vediamo di organizzare una squadra equilibrata”.

Totti è l’arma in più della Roma per questo rush finale? “Abbiamo fatto tanto senza il nostro capitano, il nostro condottiero. Ora torna. E vuole fare bene come noi. Dobbiamo far sognare i nostri tifosi, ma noi dobbiamo pensare ai fatti”.

E’ ancora lotta a tre o la Roma ha qualcosa in più? “L’Inter ha qualcosa in più perchè sta un punto avanti alla Roma. Poi c’è la Roma e poi c’è il Milan. L’inter è la favorita, è lei che deve vincere e noi stiamo là. Ci si è aperta non una porta ma un portone. Dobbiamo lottare. Alla fine del campionato non dovremo  avere rimpianti. Se poi loro saranno stati più bravi di noi gli stringeremo la mano”.

Si parla molto di lei per la nazionale. Lei si sente felice, orgoglioso? “Io so raccontare poco di me stesso, però sono felicissimo. La mia felicità è quando i tifosi sono contenti. Ho sempre detto che allenare a casa mia è una doppia responsabilità, perchè prima sono un allenatore, per cui sono un professionista, e dopo sono tifoso. Per cui, se si vince, sono doppiamente contento. Se invece si perde, sono doppiamente amareggiato. E’ tutto rapportato al quadrato. Lo racconto così, però non so esprimere tutte le mie emozioni”.

Da gennaio si attende il To-To, vedendoli come giudica l’intesa tra loro? “Sono due ragazzi che hanno intesa anche fuori dallo spogliatoio. L’abbiamo visto anche in nazionale. Sono campioni del mondo, hanno giocato insieme per cui sono un’arma importantissima per questa Roma. Mi auguro che sia un’arma positiva e che ci possa far andare ancora più avanti di quello che stiamo facendo”.

La situazione degli infortuni migliorata è merito anche dei campi? “Su questo volevo ringraziare la società. Io sono stato il primo ad incavolarmi sui campi che erano veramente la pineta di Castelfusano. Ora invece abbiamo dei campi bellissimi. Ringrazio pubblicamente tutti i giardinieri, Francesco in prima persona che è il responsabile. Veramente un grosso lavoro. Complimenti e grazie”.

Mourinho sembra spesso in tensione. Quanto il carattere degli allenatori condiziona il carattere della squadra? “L’allenatore dà tutto, dà un’impronta, dà il carattere, dà un gioco, una filosofia. Per cui la squadra è figlia sua nel bene e nel male. Adesso quanto possa condizionare non lo so. Noi dobbiamo giocare così, dobbiamo essere sereni, non dobbiamo essere troppo carichi, noi dobbiamo giocare a calcio. A me non piace drammatizzare troppo.  Già ero così da giocatore, da capitano e da allenatore. A me non piace dare addosso agli arbitri. Sbagliano come noi e non mi piace fare la vittima. Dobbiamo andare avanti, giocare, e alla fine si vede. Per cui io non so quanto Mourinho condizioni la sua squadra. Naturalmente è figlia sua ed è una figlia splendida, perchè l’Inter è una grossissima squadra e ce lo ha fatto vedere anche l’altra sera in coppa, dove meritava di più di quel solo gol”.

Una volta, in un servizio su Lampard, lei disse che la grande forza di questo giocatore è che ascoltava molto gli allenatori e che sapeva portare, forse come nessun altro, il lavoro fatto in allenamento nella partita. Lei disse che è stato questo a farlo diventare un campione. Si notano grandi miglioramenti a livello di testa di Mirko Vucinicquest’anno. Anche Lui sta prendendo la “strada-Lampard”? “Sono giocatori differenti, però Mirko è un “purosangue”, bigona lasciarlo correre nelle praterie come vuole lui e, ogni tanto, bisogna tirargli le redini e riportarlo in carreggiata, però è un bellissimo purosangue… e pensare che non ho mai visto una corsa di cavalli”

Ci possono essere delle similitudini tra la Roma del 2001 campione d’Italia e quella di oggi? “No quella era una supersquadra, costruita, pagata, era andata alla ricerca pezzo per pezzo. No, proprio non ci sta nessunissima similitudine o almeno io non ne vedo”

Lei negli ultimi due anni, allenando la Juve, in questo periodo aveva avuto un calo di risultati “Negli ultimi due anni? No, nel secondo anno, nel primo no. La nostra forza era proprio vincere le partite finali negli ultimi minuti”

Io parlavo dei mesi di Febbraio e Marzo? “Meno male che siamo ad Aprile-Maggio”

In questo caso è solo una questione di uomini, se c’è differenza con quelli della Juventus, oppure è cambiato qualcosa anche a livello di preparazione? “Non è cambiato nulla, è sempre la stesssa cosa. La squadra ha corso. Si è salvato il Parma così , qualcuno se lo dimentica che il Parma si è salvato quando era retrocesso . Qualcuno si dimentica che la Juventus è arrivata terza vendendo dalla retrocessione e che l’anno scorso si è arrivati secondi. Tutto qua. Ogni tanto va ricordato”

Prima ha fatto riferimento a Mourinho e alla questione arbitrale. Anche lei, prima della partita con l’Inter, ha detto che si sentiva tranquillo con Morganti, poi il campo ha dimostrato il contrario… Domani c’è Rizzoli, che ha arbitrato l’ultima volta a Napoli, e forse quelli sono due punti importanti levati da un arbitro. Si sente tranquillo con Rizzoli? “Mi sento sereno. Tranquillo ha fatto una brutta fine. Mi sento sereno perchè Collina pondera e manda gli arbitri per cercare il massimo per tutte le squadre. Poi l’errore ci sta. Ripeto che Napoli, vista in televisione, si vedeva che la palla sbatteva prima sulla coscia e poi sul braccio, per cui visti i recenti accorgimenti non era calcio di rigore. Però da come stava messo Rizzoli, che non voglio difendere perchè non me ne frega niente, mi piace solo dire quello che ho visto e, avendolo subito sono più credibile, vista dalla prospettiva dell’arbitro, che non ha notato che la palla sbatteva sulla coscia di Mexes, ha visto solo che sbatteva sul braccio. Per cui ci è stato dato. Io mi sento molto sereno”

Lei ha paragonato Vucinic a Delvecchio. Potremmo vederlo in quella posizione? “Potrebbe essere. Sapete che non lo faccio per pre-tattica, anche se delle volte si dovrebbe farla,la faccio proprio perchè decido questa sera”

Vucinic però ha quelle caratteristiche? “Delvecchio fisicamente era più portato ad essere tra virgolette un centrocampista, Mirko ha una diversa conformazione più da scattista. Però lo spirito di sacrifico che aveva Delvecchio ce l’ha anche Mirko”

Ha letto le dichiarazioni di Del Piero che ha chiesto indietro i due scudetti di Calciopoli. Nel caso poi fossero appurate le dichiarazioni dell’Inter, ci sarebbe comunque dietro la Roma… “Credo che quella sia una delle pagine più brutte del calcio italiano e ogni volta ritiralarla fuori è come una certa sostanza”

Abbiamo superato il famoso curvone, ora cosa ci dobbiamo attendere? “Ora c’è il rettilineo. Dare tutti noi stessi. Dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo sul campo senza rimpianti, con la consapevolezza di quello che dobbiamo fare, delle difficoltà che ci sono, perchè ogni partita sarà un super esame; ma finalmente ci giochiamo un esame piacevole, vi ricordati che all’inizio dicevo “sono tutti esami, è la partita più difficile”, è sempre stata la partita più difficile perchè stavamo con l’acqua alla gola. Adesso stiamo bene, la squadra è in salute, motivata, sta bene fisicamente. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, sapere che andiamo a giocare contro una grandissima squadra, una squadra che ha fatto un campionato bellissimo, che sta giocando un gran calcio, per cui ci saranno delle difficoltà da superare. Dobbiamo essere molto umili, molto concetrati e con i piedi per terra per cercare di venirne a capo”

In questa settimana abbiamo visto tanti tifosi qui a Trigoria. Come ha reagito la squadra a questo entusiasmo che si percepiva a Trigoria. Li ha visti allenarsi bene? “Quando vinci è ovvio che ti alleni sempre con lo spirito più leggero. Le sollecitazioni del preparatore o dell’allenatore vengono recepite meglio. Questo avviene a livello psicologico. E’ normale che quando siamo contenti e andiamo a lavorare lo facciamo con qualcosa in più. Noi quell’amore che ci viene dato dai tifosi lo vogliamo restituire sotto forma di risultati. La volontà è questa, poi se ci riusciremo non lo so”

In questo periodo c’è una sorta di corsa a fare i complimenti a Ranieri. Ad esempio le dichiarazioni di Zamparini. Dopo quello che hai vissuto l’anno scorso alla Juventus, questa è una sorta di “riabilitazioni mediatica”? E quali sono i complimenti che le fanno più piacere in questo periodo? “Non vedo una “riabilitazione mediatica”. Lì c’era un giornale che mi dava a dosso, e tutt’ora non pubblica un articolo su dime. Ma tutto questo è simpatico. Per cui voi giornalisti normali mi avete criticato quando era giusto criticarmi, e avete parlato bene quando era giusto fare una critica positiva. Per cui io mi sento in pace con me stesso, in pace con il Mondo. Ci sarà qualcuno che non si sentirà in pace”

Ma le fanno piacere i complimenti? “Meglio le carezze delle bastonate. Mica sono masochista”

Dove allenava nel 2001, l’anno dello scudetto? “Al Chelsea”

Come si vive da Londra, quella cavalcata della Roma, diversa da quella di oggi perchè è stata sempre in testa? “Era una cosa bella, una cosa simpatica, poi quando sei lontano le cose le senti di più”

Tifavi Roma? “Non me fa ste domande” (ride ndr)

Chiedevi il risultato alla fine delle partite? “Sì”

da asroma.it

Serie A Tim – Stagione 2009/2010
32a giornata
A.C. BARI – A.S. ROMA
Sabato 3 aprile 2010, ore 15.00
Stadio “San Nicola” di Bari
Arbitro: sig. Rizzoli

  • 1 LOBONT
  • 3 ANDREOLLI
  • 4 JUAN
  • 5 MEXES
  • 7 PIZARRO
  • 9 VUCINIC
  • 10 TOTTI
  • 11 TADDEI
  • 13 MOTTA
  • 16 DE ROSSI
  • 17 RIISE
  • 19 BAPTISTA
  • 22 TONETTO
  • 24 ALESSIO CERCI
  • 27 JULIO SERGIO
  • 29 BURDISSO
  • 30 TONI
  • 32 DONI
  • 33 BRIGHI
  • 77 CASSETTI
A.S. Roma