venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


da vocegiallorossa.it

Christian MaggioRispetto per il ruolo di poliziotto, comunque. È il pensiero di Christian Maggio, difensore del Napoli e della nazionale, che rivela un retroscena curioso dopo i giorni della polemica per il caso De Rossi. «Parlare con i poliziotti che sono qui? Io ho un fratello in Polizia, e lo faccio tutti i giorni. Credo sia un ruolo che va rispettato sempre, nel bene e nel male». Quella del 28enne calciatore vicentino, in raduno con gli altri 27 azzurri che preparano il Mondiale, non è un atto di accusa verso il compagno. «Quella di Daniele è stata un’opinione personale, noi siamo tranquilli e pensiamo a prepararci per il Sudafrica. A parlare con i miei compagni di cosa voglia dire fare il poliziotto non ho mai pensato. Quanto alla libertà di opinione – ha concluso Maggio – succede sempre che quando un calciatore dice una cosa in più, ne nascono problemi: io penso che si debba essere sinceri e dire la propria opinione. E soprattutto si debba accettare».

da romanews.eu

Le dichiarazioni di Adriano in conferenza stampa dalla sede del Flamengo:

Adriano“Ci sono dei motivi che mi fanno tornare. Ho ripreso la mia felicità qui. Devo molto al Flamengo. Sono venuto in Brasile triste, sono tornato al Flamengo e questo mi ha restituito la felicità. Ma stasera ho scelto l’Italia. Ho giocato lì sette stagioni e mi mancava qualcosa per cancellare quel che ho fatto. Volevo avere l’occasione di mostrare loro il mio calcio. So che lo devo a loro. E ‘stata una buona scelta e sono felice”.

“Non c’è nessun problema con il Flamengo. E ‘stato il club che ha accolto me quando avevo bisogno e non ho alcun motivo per parlare male del club. È stata una decisione che ho preso. Ho parlato con il presidente, con Isaia e abbiamo fatto di tutto amichevolmente. Io me ne vado a testa alta. Sono in debito con l’affetto che i tifosi del Flamengo mi hanno dato, il club mi ha accolto e mi ha reso felice ancora una volta, con questo gruppo meraviglioso. Voglio seguire la mia vita, ma sempre pensando di Flamengo, il club che amo”.

“E ‘difficile dire addio e sono emozionato. Non sarò più qui con voi, ma il gruppo è meraviglioso e lo lascio con il cuore in mano. Sono molto triste, davvero. Non era la prima volta, ma un gruppo così non lo avevo mai avuto. Sono felice di quello che ho vissuto qui e magari anche un giorno tornerò insieme a voi per dare continuità a questo clima. Quando ti identifica in un gruppo che ti conosce per la persona che sei, fa male”.

“Ho parlato con i dirigenti della Roma e ho scelto di andare lì, sapendo che la responsabilità è grande. Ho imparato molto qui e io certo non farò quegli errori che ho già compiuto. Ho perso quella sfida ma non ho mai mentito a nessuno. Quello che ho fatto ho fatto e me ne rammarico, ma ora è passato e devo maturare. Tutti sanno quello che ho fatto, ma mi hanno dato un voto di fiducia e di speranza consentendomi un ritorno. L’anno scorso, la Roma aveva già fatto un progetto per me, e io ci avevo già pensato. Ho preso la decisione di tornare in Italia perché ho dovuto, indipendentemente da quello che è successo a Flamengo. I dettagli saranno definiti là. Qui abbiamo parlato. Devo avere una struttura per me e prendere la mia famiglia, poi spero che il poco che rimane da risolvere si risolva”.

“Ovviamente mi piacerebbe tornare qui in futuro. Quando andrò via, il Flamengo sarà sempre la prima opzione. Spero di fare un buon lavoro lì e magari tornare al Flamengo. Ho nel cuore il Brasile, il Flamengo e le persone che mi vogliono bene. Sono un tifoso malato del Flamengo, questo è il club che amo e penso non dovrei lasciare mai. Ho vinto un titolo importante, e purtroppo non è venuto l’altro. La fine della mia carriera sarà qui, Altrimenti mia nonna mi ucciderebbe (ride, ndr)”.

“L’anno scorso è stato molto positivo. Sono tornato, molte persone hanno detto che non avrebbe funzionato e invece mi sono ritrovato con il titolo. Quest’anno ho avuto qualche problema e le cose non sono andate come volevo. Non abbiamo iniziato bene la stagione e penso che avrebbe potuto essere migliore. Avrei voluto il campionato Carioca, avrei voluto la semifinale di Libertadores, ma non è stato possibile. Ma lascio a testa alta. Non ho mai smesso di combattere. Di questo posto mi piace tutto e questo è molto buono”.

“Quando sei famoso e hai un nome, è difficile vivere come una persona normale. Ma io sono una persona che posso essere sconvolto al momento e il giorno dopo ridere e scherzare. Sarà sempre parte della mia vita. Non posso a paragonarmi a Totti. Lui è un uomo di alto livello, ma io sto andando lì per aiutare la Roma a vincere il titolo. E spero che anche lui possa aiutarmi. Con lui ho parlato ieri e spera che possiamo aiutare la squadra. Sono molto felice di andare a giocare alla Roma. C’è ancora qualche dettaglio da limare, ma penso che il 90% sia fatto ed è un progetto che spero mi esalti. Sono felice di essere chiamato l’Imperatore e giocare in una città come Roma”.

“Pensavo che sarei stato convocato, ma alla fine è stato quello che è stato. Naturalmente siamo stati colpiti, ma è normale, succede. E’ stata una decisione di Dunga, io rispetto questa decisione e so che ho dato alcuni motivi non essere convocato. Ho sempre fatto il mio lavoro nella Seleçao, con regolarità, ma capisco i suoi motivi. Non credo che andrò a giocare una prossima Coppa del Mondo”.

da forzaroma.info

Massimo GobbiAnche il nome del terzino delle Fiorentina Gobbi è circolato tra i nomi dei possibili acquisti della Roma. Il giocatore, in scadenza di contratto con i viola, potrebbe sbarcare nella Capitale a parametro zero. Giovanni Galli, ex portiere di Milan e Fiorentina, assicura: “La Roma su Gobbi? A costo zero è sicuramente un affare. Gobbi è un giocatore che puoi utilizzare in tanti ruoli, e che a fine campionato ti garantisce sempre un rendimento ben oltre la sufficienza. Un professionista molto serio, un ragazzo che può giocare da esterno alto, come nell’Albinoleffe e nel Cagliari, come terzino sinistro, o come esterno di centrocampo. La duttilità è sicuramente il suo punto di forza: non parliamo di un fuoriclasse, ma di un giocatore su cui puoi puntare sempre. A costo zero, è sicuramente un affare”.

da forzaroma.info

Roberto Maroni«Inaccettabili e sconcertanti». Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni commenta le dichiarazioni del centrocampista della Nazionale Daniele De Rossi sulla ‘tessera del tifoso. «Ognuno può avere l’opinione che vuole ma quello che trovo inaccettabile e sconcertante è l’equiparazione tra i poliziotti che rischiano la vita per la sicurezza e i delinquenti. Questo è veramente inaccettabile», ha commentato Maroni che ha confermato che «ovviamente la sicurezza della Nazionale è garantita. L’unica cosa che è successa è stata la decisione del capo della Polizia di ritirare due inviati speciali che erano con la Nazionale che avevano proprio il compito di rafforzare il legame con la Federazione in vista della ‘tessera del tifoso».
«La cosa che ci ha infastidito – ha spiegato Maroni – è stata l’equivalenza tra i poliziotti e i delinquenti che vanno allo stadio per ammazzare gli altri e per fare violenza. Questa è una cosa francamente inaccettabile, per cui il capo della polizia ha deciso non di ritirare la struttura di sicurezza della Nazionale, che rimane, ma di ritirare due inviati speciali in più rispetto al sistema di sicurezza ordinario». «Abbiamo voluto – ha sottolineato il ministro – dare un segnale: la sicurezza della Nazionale è e verrà naturalmente garantita, ma queste dichiarazioni non servono proprio a creare le condizioni migliori perchè il prossimo campionato di calcio si svolga senza incidenti».

Andate a leggere il vigolettato della famosa intervista di De Rossi