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Ufficiale: rinnovato il contratto di Julio Sergio
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Scritto da Lucky Luke
lunedì, 31 Maggio alle ore 10:58
da asroma.it
PROLUNGATO IL CONTRATTO ECONOMICO PER LE PRESTAZIONI SPORTIVE DEL CALCIATORE JULIO SERGIO BERTAGNOLI
L’A.S. Roma S.p.A. ed il calciatore JULIO SERGIO BERTAGNOLI rendono noto, con reciproca soddisfazione, di aver raggiunto l’accordo per il prolungamento del contratto economico per le prestazioni sportive ad oggi in vigore sino a tutto il 30 giugno 2014.
Al Calciatore sarà riconosciuto un compenso lordo di € 1,3 milioni, per le stagioni sportive 2010/2011 e 2011/2012, di € 1,4 milioni, per la stagione sportiva 2012/2013, e di € 0,7 milioni, per la stagione sportiva 2013/2014, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi.
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Baptista all’Inter in cambio di Arnautovic + soldi?
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Scritto da Lucky Luke
lunedì, 31 Maggio alle ore 04:46
da forzaroma.info
Baptista all’Inter, Arnautovic alla Roma. I due giocatori per diversi motivi non hanno convinto le rispettive squadre di appartenenza e sono in cerca di rivincite. Sembrerebbe che, nelle ultime ore, le due società si siano sentite per intavolare questa trattativa. Si parla di un conguaglio di 5 milioni in favore dei giallorossi. A Trigoria arriverebbe un calciatore sul quale in passato mister Ranieri ha espresso parere positivo. Unica grande perplessità: il carattere del ragazzo.
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Xandao se non arriva Gallas
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Scritto da Lucky Luke
lunedì, 31 Maggio alle ore 03:31
da calciomercato.com
La Roma deve sistemare la difesa. Il caos è al centro, dove l’unico giocatore confermato al 100% è il brasiliano Juan. La priorità dei giallorossi è quella di acquistare dall’Inter il cartellino di Burdisso (costo 6-7 milioni di euro). Pradè, tramite il procuratore Hidalgo, sembra molto vicino all’aver trovardo l’accordo economico con il difensore, ora però bisogna convincere l’Inter. La trattativa sarà avviata al momento della nomina del nuovo allenatore.
A Ranieri, tuttavia, non basta Burdisso. Vuole un altro difensore: Il nome (vecchio) è quello del suo pupillo Gallas, prendibile a a parametro zero dall’Arsenal. Per pagare l’ingaggio al calciatore però occorrerebbe la rinuncia a Mexes, che al momento ha uno stipendio annuale di 2,5 milioni di euro. Il suo contratto scade nel 2011 e la Roma al momento non è intenzionato a rinnovarlo a queste cifre. Potrebbe partire. Se non si dovesse raggiungere un accordo con Gallas, Pradè ha già un’alternativa pronta, Xandao del San Paolo: alla Roma non costerebbe nulla, anzi per acquistarlo verrebbe effettuato uno scambio di cartellino con Cicinho (attualmente in prestito fino ad agosto in Brasile) più un conguaglio di circa un milione a favore dei giallorossi.
Valerio Nasetti
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Platini la pensa come De Rossi: «Tessera del Tifoso? Una schedatura»
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Scritto da Lucky Luke
lunedì, 31 Maggio alle ore 10:55
da Il Romanista – forzaroma.info
Rispetto, anzi venerazione, per Francesco Totti. Ma stavolta l’assist più bello per Daniele De Rossi è venuto da un altro poeta del calcio. Da Michel Platini. Le Roi, ieri in tenuta da presidente Uefa, ha stroncato la tessera del tifoso. «È un fatto italiano. Personalmente, non mi piace. L’Uefa non fa schedature. Il pubblico di Madrid, meraviglioso, era metà dell’Inter e metà del Bayern. Il calcio e il tifo che sogno».
Se non fosse che Platini rilascia queste dichiarazioni a tre quotidiani come “Repubblica”, “La Stampa” e “Il Giornale”, verrebbe quasi da pensare che si si tratti di uno scherzo. Di un pesce d’aprile fuori stagione. Invece no, invece è tutto talmente vero da apparire assurdo. La Uefa boccia quello che al Viminale ritengono il più importante progetto mai varato prima sulla sicurezza nello sport.
È uno schiaffo, uno schiaffone, a chi nei giorni scorsi aveva bacchettato De Rossi. A chi aveva censurato il fuoriprogramma del Sestriere: «Sono contrario alla tessera del tifoso, perché – aveva spiegato Daniele – non mi piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi viste le ultime vicende servirebbe anche la tessera del poliziotto». La provocazione di De Rossi ha ferito l’orgoglio del ministro Maroni e del Capo della Polizia, Manganelli.
L’affondo di Platini, il numero uno del calcio europeo, è una controlavata di capo. Anche perché Le Roi va oltre. Prima dice di no alla tessera, poi motiva le ragioni del naufragio della candidatura italiana agli Europei del 2016: «Perché l’Italia ha perso? Non certo per la violenza. O, quantomeno, non solo. La violenza è un fenomeno transnazionale. Tocca ai governi sgominarla, alle forze dell’ordine. L’importante è che i club non facciano i furbi. I nomi dei delinquenti sono noti a tutti». E se sono noti a tutti – questo il ragionamento di Platini – la tessera a che serve? Tra i motivi della bocciatura ci sono anche le carenze strutturali dei nostri stadi. Il disegno di legge Butti-Lolli ne agevola la costruzione di nuovi. Ma dopo un anno di discussioni non è ancora legge. E Platini lo sa. «Nessun dubbio – accusa – che i vostri stadi siano vecchi. Molti aspettano un Mondiale o un Europeo per rifarli. Non è obbligatorio: ci si può muovere anche prima. Magari, quando la Francia rifiutò la vostra proposta di fifty-fifty, e disse che avrebbe voluto correre da sola, sarebbe stato più opportuno ritirarsi. Forse. Credo che, per Abete, il vero smacco sia stato quello di Polonia e Ucraina, non questo ». Touché.
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