mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


da Panorama – forzaroma.info

Rosella Sensi“Uffa, lei mi chiede di Totti, di De Rossi, di Adriano, di Italpetroli, dei debiti, di Mourinho, di Spalletti, degli ultrà, ma io voglio parlare della società, di questo piccolo miracolo sportivo ed economico, di questa seconda squadra che è quella dei magazzinieri, dei massaggiatori, dei centralinisti. Vorrei parlare del progetto vincente costruito a poco a poco che ora tutti ci invidiano, invece sempre le stese cose.” Così sbuffa Rosella Sensi, 38 anni, presidente e Ad della As Roma. Una famiglia unita come un blocco di granito: un marito (Marco Staffoli) e una figlia (Livia) che presto potrebbe avere compagnia: due sorelle più piccole (Silvia e Cristina), una madre parsimoniosa (Maria), una zia generosa (Angela) e una grande assenza (papà Franco). Troppe sigarette al giorno e un amore per la cucina, per la compagnia, per il ballo e per i puzzle, anche quelli più complicati. Allegra e testarda, generosa e dura, socievole e diffidente, sorridente e un pò iena. Insomma, business e passione, ovviamente “gialla come il sole, rossa come il cuore mio.”

Presidente Sensi, avrebbe mai sperato che Davide Roma quasi battesse Golia Inter? “Per come è iniziata, no. Le dimissioni di Luciano Spalletti erano inaspettate, ma quella è stata l’occasione per potere avere con noi Claudio Ranieri, che è stato, insieme a tutti gli altri, l’artefice della splendida stagione.”

Un rimpianto? “Non aver vinto alla fine, anche se ci sentiamo i vincitori morali”

Ma l’Inter era onestamente più forte… “Una squadra più forte che abbiamo battuto e che ha vinto all’ultima giornata”

L’aggressività dialettica di Mourinho vi ha mai infastidito? “Sì, credo che quando si fa questo lavoro si debba avere la responsabilità di quello che si comunica. Quindi l’aggressività nel mondo del calcio non è mai un aspetto positivo.”

Beh, a proposito di aggressività, Francesco Totti, suo fratello minore e il figlio maschio che suo padre Franco non ha mai avuto, ha rifilato quel calcione a Balotelli… “Francesco ha sbagliato e lo ha anche ammesso. Ma trovo pazzesca l’eco mediatica che è stata data a quel gesto. Non si può distruggere un uomo con quel linciaggio. Francesco è una persona meravigliosa che fa un sacco di cose per gli altri che nessuno sa. Ogni suo gesto viene passato al microscopio, però non sempre succede la stessa cosa dall’altra parte.”

Si riferisce allo striscione contro Totti issato sull’autobus dell’Inter campione? “Per esempio. O al fallaccio di Chivu su Toni che gli poteva spezzare una gamba. bisogna saper perdere, ma a volte è più difficile saper vincere.”

Totti potrebbe smettere con il calcio? “Continuerà a giocare con la Roma”

Se arrivasse l’offertona per Daniele De Rossi, lo venderebbe? “L’offertona è già arrivata l’anno scorso. Abbiamo detto no e continueremo a dirlo”

Adriano è una scommessa che suscita perplessità “Abbiamo fatto una scommessa reciproca. Ma siamo sicuri di vincerla. Lei dice che Roma è una città che offre tentazioni? Io dico che saranno proprio i tifosi a tutelarlo.”

Riscatterete Nicolas Burdisso dall’Inter? “Massimo Moratti è un signore e sono convinta che non ci saranno problemi. Magari ci vorrà tempo, ma sono ottimista.”

Obiettivi per il 2011? “Andare avanti nel lavoro fatto negli ultimi 18 anni. Da quando mio padre ha preso la squadra è iniziata la rinascita.”

Nella Roma lei è presidente e amministratore delegato. Cristina Mazzoleni è direttore amministrativo, Elena Turra è capoufficio stampa. Come fanno tre donne a farsi spazio in un mondo tanto maschile? “Non ci si fa spazio, si entra dalla porta principale. Uomo o donna contano i fatti e i nostri fatti sono lì, chiari e trasparenti. All’inizio, quando andavo in Lega, c’era un po’ di diffidenza, mi rispettavano perchè ero la “figlia di Franco sensi”. Ma poi hanno capito che non ero la donna, ma il dirigente”

L’hanno anche eletta vicepresidente di Lega “E questo dimostra che sono il dirigente”

Si può cambiare il mondo del calcio? “Ci vuole tempo e soprattutto va fatto complessivamente. E’ un mondo in continua evoluzione e non si piò tagliare con l’accetta. La responsabilità oggettiva della società per esempio è stata attenuata, l’organizzazione sindacale dei calciatori è un’altra cosa che sta cambiando. Ma civogliono pazienza e continuità.”

I calciatori guadagnano troppo? La Roma sta calmierando gli ingaggi. Ranieri ha detto “il calciatore è un attore che può ripetere la scena”. L’unicità del momento e l’emozione che una vittoria trasmette giustificano in parte questi costi. Però rispetto ad una famiglia che lavora mi rendo conto che c’è sproporzione. Sarebbe bello mettere d’accordo tutte le società e in questo la Roma ha già attuato il fair play finanziario agognato da Michel Platini.”

La Roma ha uno dei migliori bilanci della Serie A, merito suo? “Merito di tutti noi. Il nostro è un modello di contenimento dei costi che riesce a ottenere risultati importanti”

Come dire: son buoni tutti a vincere con l’Inter che poi ha 400 milioni di passivo… “L’Inter è una grande squadra e Massimo Moratti un grande dirigente”

L’hanno nominata miglior manager sportivo del 2006 “Se lo vincessi quest’anno, sarei più contenta”

Il segreto della sua squadra di dirigenti? “Essere, appunto, una squadra di dirigenti e di amici. Da Pippo Marra all’avvocato Antonio Conte, e poi Claudio Ranieri, Daniele Pradè, Giampaolo Montali, Bruno Conti, Cristina Mazzoleni, Tonino Tempestilli, Enrico Bendoni. Di loro si parla abbastanza poco, ma hanno portato una professionalità e un rigore che altre società se li sognano. Poi ci sono quelli di cui non si parla mai, gente come Giorgio Rossi o Romeo Nucci e tanti altri che sono la storia della Roma. Persone di 70 anni che vivono con noi animate dall’amore. Lo sa cosa fa Romeo? E’ quello che stampa i nomi dei giocatori sulle maglie e quando gliene chiedo una mi risponde con il suo sorriso disarmante “Sì presidente, ma deve farmi una richiesta scritta.” Come puoi non innamorarti di queste persone?

As Roma: il business che si coniuga con la passione? “Sì, la professionalità e l’amore vanno insieme. E’ questo il segreto e guardi quanti romani abbiamo qui: Ranieri, Totti, Conti, De Rossi”

Avete recuperato 14 punti all’Inter, eppure qualche tifoso si ostina a cantarle “Rosella vattene”. Ingrati? “E’ nel diritto del tifoso contestare e criticare la società nei limiti della civiltà, del rispetto e dell’educazione. Quella è una sparuta minoranza che si fa sentire anche nei momenti meno opportuni. Ma la stragrande maggioranza mi è vicina e questo mi dà forza.”

Suo padre prima e lei poi avete rotto una vecchia contiguità fra alcuni gruppi ultrà e la società. E’ questo che non le perdonano? “La forza della Roma sono i suoi tifosi, i romanisti che gioiscono o che ti criticano quando si perde. Quelle poche centinaia non sono tifosi, sono persone che si inseriscono per fare violenza. Non sono tifosa, ma mi dà fastidio che si parli più di loro che di tutti gli altri.”

Tessera del tifoso: si può migliorare? “La tessera del tifoso è una iniziativa del minsitro Roberto MAroni. Necessariamente e obbligatoriamente si deve fare e la Roma ne prende atto e ne dà seguito”

Fabio Capello dice che gli stadi sono in balia degli ultrà, lei e d’accordo? “Succedono cose brutte e spiacevoli per le società, ma questo non vuol dire essere in balia degli ultrà. Io voglio viaggiare con i miei tifosi.”

L’hanno anche contestata per il suo stipendio “Fa parte del ruolo del presidente, il tifoso lo può fare. Ma nei limiti della sana critica.”

Calcio ostaggio della tv? “La televisione ha preso atto dell’interesse per il calcio, tutto qui.”

Però gli stadi si vuotano “Da gennaio in poi noi siamo andati bene. Però la possibilità di vedere le partite in tv, soprattutto d’inverno, distoglie un po’. Poi la crisi economica ha influito non poco.

Un tuffo nel passato: Dino Viola? “E’ stato il presidente della mia giovinezza e ho ottimi rapporti con la famiglia. Loro capiscono cosa vuol dire essere presidente. Ricordo una volta a Torino che i tifosi juventini lo presero a calci nella tribuna d’onore”

Agostino Di Bartolomei? “Non è un campione dimenticato, ma Agostino dopo la Roma è stato 6 anni al Milan*. Nessuno poteva intuire il suo dramma.”

Giuseppe Ciarrapico “La persona che ha ceduto la società a mio padre e a Pietro Mezzaroma”

Luciano Moggi? “Uno dei protagonisti del calcio italiano negli anni passati”

La summa di tutti i mali del calcio? “Leggo e apprendo, ma non mi permetto di giudicare nessuno, nemmeno in presenza di un processo. Vedremo alla fine”

Capello? “L’allenatore dello scudetto 2001”

Luciano Spalletti? “L’allenatore di due Coppe Italia, lo dobbiamo ringraziare per quello che ci ha fatto vincere. Anche se è andato via.”

L’Italpetroli ha 330 milioni di debiti nei confronti dell’Unicredit e la Roma è la società che vale di più della holding. Venderà la Roma per ripianare il debito? “Il giorno in cui si presenterà qualcuno con un interesse ed un progetto veri, non avremo difficoltà, anche se con grande dolore, a fare un passo indietro.”

Finora nessuno aveva queste caratteristiche? “Con questo ho detto tutto sull’argomento”

Il nuovo stadio: come va il progetto? “Siamo fiduciosi sugli sviluppi della legge sui nuovi stadi delle società. Non è la Roma che attende, ma il sistema calcio. Se si fa legge, la Roma sarà pronta e i tifosi avranno il loro stadio nuovo. Se no si resta all’Olimpico.”

La Juventus che ha già cominciato a costruirlo è stata brava? “Hanno colto un’occasione, perchè a Torino in quel momento si poteva. Però, bravi.”

M. Paladini


* N d CdR: per la precisione Agostino Di Bartolomei, dopo la Roma, non è stato tutti e 6 gli anni al Milan, ma anche al Cesena e alla Salernitana.

da asroma.it

A.S. RomaPROLUNGATO IL CONTRATTO ECONOMICO PER LE PRESTAZIONI SPORTIVE DEL CALCIATORE MARCO CASSETTI

L’A.S. Roma S.p.A. ed il calciatore MARCO CASSETTI rendono noto, con reciproca soddisfazione, di aver raggiunto l’accordo per il prolungamento del contratto economico per le prestazioni sportive ad oggi in vigore sino a tutto il 30 giugno 2011.

Al Calciatore sarà riconosciuto un compenso lordo di € 1,8 milioni, per la stagione sportiva 2010/2011, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi.


Marco CassettiMarco Cassetti, subito dopo aver prolungato il suo rapporto con la Roma fino a giugno 2011:

“Sono felice, e per questo ringrazio la Società , di aver la possibilità di continuare il mio rapporto con la Roma . Al rientro dalle vacanze ritroverò i miei compagni con i quali ho diviso momenti bellissimi nella scorsa stagione e sono sicuro che anche la prossima avremo la possibilità di continuare.
Prima dell’inizio del Campionato ci troveremo nuovamente di fronte l’Inter, con la quale abbiamo dato vita ad un campionato esaltante, per la sfida di SuperCoppa e io insieme ai miei compagni dovremo farci trovare pronti.
Mi auguro di ripagare la fiducia che la Società ha dimostrato nei miei confronti.”

da asroma.it

A.S. RomaCOMUNICATO COMPAGNIA ITALPETROLI

Con il consueto tempismo – questa volta il giorno precedente la prima udienza dell’arbitrato promosso da Italpetroli per l’accertamento dell’illegittimità del recesso di Unicredit dall’accordo stipulato nel 2008, la condanna della banca al risarcimento dei danni per almeno € 50 milioni e la declaratoria di riduzione delle pretese della banca stessa, anche per anatocismo, per circa € 80 milioni – alcune testate hanno diffuso le solite false notizie, che ormai circolano da almeno un anno, su un inevitabile fallimento del Gruppo Italpetroli qualora lo stesso non accettasse una presunta ciambella di salvataggio generosamente offerta da Unicredit.

Tali pseudo notizie, la cui origine e la cui finalità sono del tutto chiare, non ci sorprendono, ma comunque ci indignano, poiché, ancora una volta, non si è esitato ad aggredire e denigrare un gruppo di imprese sane ed i suoi lavoratori, nonché una società sportiva, come l’A.S. Roma S.p.A., che gode di ottima salute, senza alcun rispetto per la passione di milioni di tifosi.

Si precisa, comunque, per quanto possa occorrere, che è del tutto destituita di fondamento la notizia secondo la quale il Collegio sindacale e la Società di revisione BDO avrebbero comunicato a Italpetroli l’intenzione di non firmare o non certificare il bilancio per l’esercizio 2009.

da La Gazzetta dello Sport – romanews.eu

Claudio RanieriFra qualche giorno la barca di Claudio Ranieri partirà per qualche mare del Sud. A bordo, i compagni dei tempi di Catanzaro, con mogli al seguito. «Una squadra di calciotto: Pellizzaro in porta, io, Silipo e Vichi in difesa, Banelli e Braca a centrocampo, Palanca e Spelta in attacco. Una volta in Grecia abbiamo sfidato una squadra di ragazzini. Trascorriamo estate e Natale insieme. L’amicizia è sacra».

La prossima sarà la prima vera Roma di Ranieri. Mercato e preparazione con la sua regia: cosa si aspetta dalla società?
«Il punto fondamentale è non prendere in giro i tifosi. La nostra gente sa benissimo quali siano le nostre risorse e non bisogna promettere la luna. Mi aspetto una Roma più forte perché quella che si è giocata lo scudetto fino all’ultima mezz’ora di campionato ha fatto cose straordinarie, forse irripetibili. Sappiamo dove intervenire e cercheremo di accontentare chi vuole cambiare aria».

I primi rinforzi sono Adriano e Simplicio: che cosa l’ha spinta a scommettere su Adriano?
«Io sono contento dell’arrivo di Adriano. L’operazione è stata condotta da Pradè: sua l’idea, suo il merito di aver chiuso l’affare. Roma può aiutare Adriano a rigenerarsi».

E’ vero che Ranieri avrebbe detto «io gestisco Adriano in campo, il resto è compito della società»?
«Ho sempre gestito i miei giocatori occupandomi della parte tecnica e lasciando totale libertà fuori al campo. Non sono mai andato a suonare al citofono dei calciatori la sera o a cercarli nei bar».

Chi si occuperà allora di Adriano lontano dal campo?
«Adriano ha 28 anni e credo che possa gestire in prima persona la sua vita».

Paura di perdere Burdisso?
«Burdisso per me è fondamentale. Non voglio pensare ad una Roma senza di lui. Sono convinto che la società farà di tutto per mettermelo a disposizione. Se poi ci chiedono la luna, questa è un’altra storia».

C’è il rischio reale di perdere De Rossi?
«No. Sono convinto che Daniele non lascerà la Roma».

È vero che tra Ranieri e De Rossi non c’è grande feeling?
«Questa è nuova. Falso».

I fuoriclasse quando invecchiano complicano la vita agli allenatori: è difficile gestire Totti?
«Francesco si è sempre messo a disposizione della squadra. Aggiungo: tra Ranieri, Totti e Vito Scala c’è sintonia totale».

Il continuo richiamo alla romanità non è provincialismo?
«Non siamo l’Athletic Bilbao che schiera solo giocatori baschi, ma il senso di appartenenza è un valore aggiunto».

Qual è il rapporto tra Claudio Ranieri e una presidentessa più giovane di 20 anni?
«Rosella Sensi è il mio capo. È pragmatica. Ha lucidità e durezza nel realizzare i progetti».

Che cosa perde il calcio italiano con l’addio di Mourinho?
«Non voglio più parlare di Mourinho. Il calcio italiano sopravviverà. vello mediatico: Mourinho mancherà è stato una a miniera d’oro per i giornali».

È stato contattato dalla federazione per guidare l’Italia?
«No, ma un giorno vorrei allenare una Nazionale. Sono contento per Prandelli: persona perbene e ottimo tecnico».

Dove può arrivare l’Italia di Lippi al Mondiale?
«Se gira bene, in semifinale».

Il calciatore italiano sul quale scommettere?
«Gilardino».

Le favorite?
«Brasile, Inghilterra anche se il portiere non mi convince, Spagna. Mi incuriosisce l’Argentina con Maradona in panchina».

Le stelle?
«Messi. Poi Milito. Ha fatto la differenza tra Inter e Roma e ha deciso la finale di Champions. Se si conferma, il Pallone d’Oro è suo».

Favorevole o contrario al primo Mondiale in Africa?
«Favorevole. Nel mondo c’è ancora razzismo e giocare in Sudafrica ha un valore enorme».

Nelson Mandela per Ranieri?
«È un eroe dei tempi moderni che ha capito il valore universale dello sport».