da forzaroma.info
Prima conferenza stagionale a Trigoria di Claudio Ranieri a poche ore dalla partenza per il ritiro di Brunico. Queste le parole del mister che si prepara a vivere, per la prima volta, la stagione in giallorosso fin dall’inizio.
Come ha visto i ragazzi e cosa pensa del cambio di società? “Ho trovato i ragazzi vogliosi. Quello che abbiamo seminato l’anno scorso darà i frutti anche quest’anno. I nostri tifosi vogliono vedere i giocatori lottare dall’inzio alla fine e già dalle prime uscite lo stiamo dimostrando. La prima volta che la Roma andò a Brunico io ero giocatore con Scopigno. Proseguiremo lavorando, incrementando i minutaggi con due sedute giornaliere intercalate da giornate di riposo. Mi piace sottolineare la partecipazione che metteranno nelle sedute perché questa è la base del progetto. L’anno scorso sono stati bravissimi e grazie al sacrificio e all’unione di tutti abbiamo riconquistato i tifosi che sono stati orgogliosi di noi. Credo molto nell’approccio, perché il buongiorno si vede dal mattino. La società è ancora in mano ai Sensi e io devo solo ringraziarli. Unicredit, da come ci ha detto la dottoressa Sensi, ha lasciato a loro la gestione ed è stato intelligente farlo. Noi continueuremo a fare il nostro lavoro perché quello che ci chiede il nostro pubblico sono i risultati”.
Come ha visto Adriano e Simplicio? Pensa che si è ridotto il gap con l’Inter? “Il gap lo possiamo ridurre noi con la voglia e la determinazione come l’anno scorso. Dobbiamo continuare così, noi andiamo avanti con le nostrre risorse e dobbiamo essere competitivi. Dobbiamo ripartire con il piede giusto e lo rifaremo. Adriano e Simplicio li ho visti bene e mi fa piacere che siano venuti prima per farsi trovare subito pronti”.
Lunedì ha incontrato la Sensi, c’è stato modo di affrontare il discorso del suo contratto? “Il mio contratto non è un problema. Per me Roma è il massimo, sarò io a capire quando avrò fatto il mio tempo a Roma. Avevo altre richieste ma non le ho prese in considerazione”.
Burdisso sarà confermato? “Se l’Inter rimarrà ancorata a quelle richieste mi dispiace ma, anche se lo ritengo un grande giocatore, non possiamo dare quello che non abbiamo”.
E’ possibile ripetersi vista l’età della rosa e l’impegno della Champions League? “La Champions toglie tantissimi punti. L’anno scorso è stato qualcosa di magico perché inanellare 24 risultati utili non è semplice. Ogni campionato fa storia a se. Noi l’anno scorso siamo stati bravi a inserirci ma non è detto che quest’anno sia lo stesso perché anche altre squadre saranno protagoniste. E’ difficile rifare 80 punti ma noi abbiamo fatto innamorare i nostri tifosi. Noi vogliamo fare il massimo migliorando l’anno precedente. Non so ce la farò ma sono positivo. Voglio illudermi senza illudere e dico che lotteremo perché quello seminato l’anno scorso si continui a ricordare”.
Simplicio potrebbe essere il vice Pizarro? “L’ho preso anche per questo. Abbiamo amalgamato tecnica, con Pizarro e Simplicio, a tenacia, con De Rossi e Brighi. Abbiamo un ottimo reparto centrale”.
La Roma potrà avere un vantaggio nella partita secca in Supercoppa? “Dipenderà dallo stato fisico della squadra in quella serata e da chi starà meglio. La Supercoppa non segna il trend del campionato come dimostra la vittoria della Lazio dello scorso anno”.
Ha una scala di priorità? “Quando si parte no, durante la stagione poi in base agli episodi si può scegliere”.
Che proprietà vorrebbe per la Roma? “Io penso solo al campo, facendo restare estranea la squadra da queste cose. Al tifoso interessa quello e dobbiamo mantenere alta la competitività della Roma”.
Che differenze ha Adriano con Toni? Cosa ha visto nel Mondiale? “La squadra, nel finale dello scorso anno, non aveva lo smalto necessario per supportare al meglio la coppia Totti-Toni. Adriano è un grosso finalizzatore che sa partite anche da lontano. Ora studieremo gli schemi per far rendere al meglio la nostra forza offensiva. Il Mondiale mi ha ricordato la Roma perché le quattro finaliste hanno avuto la nostra stessa compatezza di squadra”.
All’Inter mancherà Mourinho? “Sicuro mancherà a voi giornalisti, a me non lo so. Sono altre le mie priorità (ha detto Ranieri ridendo, ndr). L’avevo detto in tempi non sospetti, Mourinho e Benitez sono due allenatori ‘italiani’. Cambierà la filosofia ma non la cura dei particolari. Sarà un’Inter molto chiusa con gran possesso palla”.
Perché Prandelli dovrebbe riuscire dove ha fallito Lippi? “In un Mondiale ti giochi tutto in poche partite e forse Lippi non è riuscito a farli star bene nel momento giusto. La cosa importante è che le due finaliste sono state due squadre europee e ricordiamoci che l’Italia ha comunque vinto una Champions anche se con pochi italiani”.
Sneijder merita il pallone d’oro? “Credo di sì. Lo merita anche Milito anche se non ha preso parte in maniera continuativa al Mondiale. L’Inter deve ringraziare il Real che gliel’ha dato”.
Se la sente si sperare che il succesorre dei Sensi sia romano e romanista? Cosa manca alla Roma? “Posso solo augurarmi che chi arriverà farà meglio dei Sensi che, anche nelle difficoltà, hanno mantenuto la società a grandi livelli come nessuno ha mai fatto. Questa proprietà è stata offesa sin troppo ma il tempo è galantuomo. Cosa manca alla Roma lo vedremo strada facendo”.
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