MARCATORI: Mexes al 4',
Aquilani al 27' pt.
PALERMO (4-4-2): Fontana; Zaccardo, Rinaudo, Barzagli, Capuano;
Jankovic (1' st Bresciano), Guana (9' st Migliaccio), Simplicio, Gio.
Tedesco (1' st Cavani 6.5); Miccoli, Amauri. (Agliardi, Matteini,
Dellafiore, Cossentino). All. Colantuono.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Mexes, Panucci, Tonetto; De
Rossi, Aquilani; Taddei, Giuly (33' st Cicinho), Vucinic (23' st
Brighi); Totti (39' st Alvarez). (Curci, Rosi, Barusso, Della Penna).
All.: Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
NOTE: spettatori: 32.202 (12.755 paganti, 19.447 abbonati), incasso di
677.816,89 euro. Ammoniti Barzagli, Guana, Bresciano e Brighi per gioco
falloso. Angoli 7-5 per il Palermo. Recuperi: 1' e 4'.
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Spalletti:
ho visto una Roma che si è messa bene in campo e che ha giocato con
personalità, pur soffrendo in alcuni momenti contro un bel Palermo. Ormai
riusciamo a scendere sempre in campo consapevoli delle nostre capacità,
senza contare che, rispetto agli anni precedenti, non abbiamo paura di non
farcela a gestire il risultato. La squadra ha evidenziato una maturità
importante, oltre che una grande personalità. Ha saputo soffrire e gestire
il gioco anche nel secondo tempo.
Aquilani? Ha fatto un grandissimo gol e una buona gara, è un giovane che sa
ascoltare e, se continuerà così, potrà far sempre meglio.
Consigliare a Donadoni di convocare Panucci in Nazionale? Questo è un
giochino che non si fa tra colleghi, diventa scorretto. Donadoni sa
benissimo vedere le cose che vuole e Panucci ha fatto vedere, attraverso la
sua esperienza, che sa giocare in più ruoli. Il resto dipenderà dal ct.
Chi è il titolare tra Aquilani e Pizarro? Abbiamo parlato di completamento
della rosa, perciò è chiaro che ci sono più titolari in diverse posizioni.
Lo dirà il momento del giocatore ed il tipo di partita chi è titolare. Di
conseguenza si cercherà di scegliere il meno possibile. L'anno scorso in
15-16 giocatori hanno finito con 36 partite giocate. Per quanto mi riguarda
sono entrambi titolari.
La supercoppa vinta ci ha fatto bene? Sono d'accordo. La squadra ha fatto
bene, ha macinato gioco e, quando va in vantaggio, non commette lo stesso
errore dello scorso anno, non si accontenta. E' un dato di fatto da tenere
presente e che mi fa enormemente piacere.
Cicinho più in difesa o a centrocampo? Lo vedo più in difesa. Lo abbiamo
preso per fare il quarto di difesa. Barusso, in prospettiva, è il De Rossi
della situazione. Anche lo stesso Brighi è uno che riesce a dare equilibrio
sulla linea dei mediani, è uno molto ordinato. Sulla linea dei mediani siamo
a posto. Doni? E' un grande portiere, ormai lo conoscono tutti. Le
prospettive? Bisogna volare basso la differenza la farà il lavoro
quotidiano. Durante la settimana facciamo le stesse cose dello scorso anno.
Vucinic e Giuly? Cambiano i giocatori, ovviamente, ma la Roma è sempre
quella.
Colantuono:
la Roma ci ha castigato subito su una nostra disattenzione. Se poi dai
spazio alla Roma, è la fine. Nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà.
Nel secondo abbiamo fatto bene, ma siamo stati sfortunati. Avevamo qualche
giocatore che da tempo non giocava e le nostre scelte erano abbastanza
obbligate.
Totti:
è la Roma che volevo io e che volevano tutti. Venire qua e mettere in
difficoltà il Palermo non era semplice. Nella ripresa eravamo convinti di
poter amministrare bene la gara, grazie al nostro gioco collaudato possiamo
fare grandi cose. Donadoni in tribuna porta fortuna? Se venisse più spesso,
allora, sarebbe positivo... E' una Roma competitiva sia in Italia che in
Europa, vogliamo e dobbiamo combattere contro chiunque. L'Inter? Non ha
fatto molto oggi, ma l'Udinese può mettere in difficoltà chiunque.
Siamo da scudetto? La parola scudetto è impegnativa, andiamoci piano, ma la
Roma è tra le quattro squadre che lottano per conquistarlo. Meglio la Roma
di oggi o la squadra campione d'Italia con Capello? Quella si basava di più
sulla forza dei singoli. Questa ha più collettivo e punta sul gioco. Visto
che lo scudetto lì l'ho già vinto, scelgo quella campione. Poi se capita
anche con questa...
Perchè non gioco più in azzurro? Così almeno non mi criticate più...
Scherzo!
De Rossi:
siamo molto contenti di aver vinto su un campo difficile come questo. Oggi
abbiamo dimostrato di avere una grande compattezza, ci siamo confermati dopo
la vittoria in supercoppa ed è un segno di grande maturazione. Non ci siamo
adagiati dopo Milano. Chiunque entra in questo gruppo si trova a suo agio,
tutti i nuovi compagni sono giocatori bravi che stanno dando molto alla
squadra, sia dal punto di vista tecnico che umano. Sembra che giochino con
noi da tanti anni. Lo scorso anno siamo arrivati secondi in campionato,
siamo arrivati nei quarti di Champions, stiamo raccogliendo i frutti del
progetto. Va fatto un applauso dunque a noi giocatori, allo staff tecnico e
alla società . Le altre squadre ci tengono in considerazioni. Siamo 22
titolari, ed è importante avere sempre calciatori pronti subentrare in caso
di necessità. Tanto di cappello a chi gioca di meno.
Aquilani:
c'è grande soddisfazione, era importante partire con una vittoria. Non era
facile ed è di buon auspicio per il campionato. Le vittorie danno morale,
l'ultima in Supercoppa, soprattutto, ci ha dato una grande iniezione di
fiducia.
Andare in panchina ogni tanto? Sono scelte del mister, ovviamente la voglia
è quella di giocare, cercando di dare il massimo partita dopo partita.
La prova di Mexes e Panucci? I due centrali hanno fatto molto bene, molto
dipende comunque da come lavora il gruppo. Vorrei evidenziare il lavoro di
tutta la squadra che li ha agevolati. Doni? E' un grande portiere, me lo
dicono tutti. Abbiamo fatto la scelta giusta. Ha avuto questa crescita e noi
siamo contenti di quello che è.
Il gol lo dedico a mia sorella Monica che domani festeggia il suo
onomastico.
Vucinic:
è stata una partita molto importante, non è da tutti venire a vincere qui al
Barbera contro una grande squadra come il Palermo. Sono contento del
risultato e della prestazione della squadra che sta acquistando grande forza
e convinzione. Siamo un gruppo unito. Grazie a questa compattezza riusciamo
a dare il massimo di noi stessi in campo. Sono soddisfatto, prima di tutto
perché non ho problemi fisici. Mi alleno bene e poi in partita cerco di dare
tutto. Per un giocatore è sempre un piacere giocare, cerco di mettere in
difficoltà il mister nelle sue scelte. Cassetti? Sia io che lui siamo
entrati negli schemi del mister, stiamo molto meglio rispetto ad un anno fa.
Taddei:
oggi ho giocato in 3 ruoli? Mi metto a disposizione quando ce n'è bisogno.
Il mister lo sa che può contare su di me.
Abbiamo incontrato una squadra molto forte, con un grande pubblico (non
grande come il nostro!). Abbiamo preparato bene la gara, dimostrando di
essere concentrati anche dopo la vittoria in Supercoppa. Era importante
iniziare così, ora restiamo con i piedi per terra e pensiamo alla prossima
partita. Abbiamo saputo soffrire ma abbiamo anche dimostrato di avere grande
maturità. Cicinho? E' un grande giocatore che dimostrerà di poter far parte
di questo gruppo. Ha giocato in grandi squadre e in nazionale, è entrato con
lo spirito giusto. E' un grande campione
Il risultato dell'Inter? Dobbiamo pensare solo a noi stessi.
Mexes: il
gol è una bella soddisfazione, soprattutto per iniziare bene il campionato.
Abbiamo conquistato tre punti importanti, non sarà facile per gli altri
venire a vincere qua. Abbiamo disputato un grande primo tempo, poi nella
ripresa abbiamo un po' mollato, anche per via del caldo.
Quando indosso questa maglia provo sempre grandi sensazioni, al di là dei
gol.
La Roma ha dimostrato una grande tranquillità, dobbiamo andare avanti così,
dobbiamo rimanere umili, perché il campionato è lungo. Siamo a posto
nonostante gli assenti, questo è un grande gruppo: siamo grandi amici e si
vede in campo. Ci aiutiamo sempre. Il gol di Aquilani? Ha guardato da una
parte e ha tirato dall'altra. |