mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


da repubblica.it

Walter SabatiniIl giorno del rientro, a Trigoria, era atteso anche come quello dell’incontro tra Walter Sabatini e Francesco Totti. Un colloquio che avrebbe dovuto servire al direttore sportivo per ribadire a Totti i concetti già espressi davanti ai microfoni che hanno riacceso il caso aperto dal doppio “sgarbo”, a Bratislava prima – dove il numero dieci era stato lasciato a guardare – e con la sostituzione dell’Olimpico una settimana più tardi.

INCONTRO TOTTI-SABATINI – Un colloquio su cui per tutta la sera aleggia il mistero. Le parti negano di aver avuto un contatto. Da dentro Trigoria, però, sono in tanti a giurare su un incontro di una mezz’ora circa, all’interno dell’ufficio del direttore sportivo, tra Sabatini e Totti. Note le ragioni: il ds voleva spiegare di persona al capitano i motivi che lo avevano spinto a presentarsi in conferenza per affrontare la questione relativa ai malumori di Totti, al suo momento all’interno della Roma, per prendere di petto una continua speculazione mediatica al riguardo. E spiegare quindi il senso originario delle parole e l’intento reale dell’intervento mediatico. Impossibile però conoscere le risposte del numero dieci romanista. In campo però, subito dopo il colloquio, è sceso un Totti sorridente.

Enrique -TottiLUIS ENRIQUE E IL CAPITANO – Con lui ha voluto soffermarsi anche Luis Enrique: pochi minuti, non più di 4 o 5, per dispensare qualche indicazione tattica e ribadire, da parte dell’allenatore, la propria fiducia al numero dieci. Difficile dire se, dopo il doppio confronto pomeridiano, le amarezze per Totti siano alle spalle. Per ora, meglio aspettare la parola dell’Olimpico, domenica, contro il Cagliari. In vista del match, il tecnico ha provato anche alcuni movimenti offensivi del tridente, testando nuovamente insieme Bojan, Totti e Osvaldo. Le cose più belle, però, sono arrivate da Borriello: tre gol, tutti molto simili con movimento a rientrare da destra e palla all’incrocio dei pali, per meritarsi la stretta di mano di Luis Enrique.

MATTEO PINCI