mercoledì, Aprile 24, 2024 Anno XXI


da ilmessaggero.it

L’americano acclamato dai tifosi, ma per la firma bisognerà aspettare almeno fino al 15 aprile. Colloquio con Montali

Thomas DiBenedetto«Vincere lo scudetto il prima possibile». È questo l’obiettivo dichiarato di Thomas DiBenedetto, l’imprenditore a capo della cordata americana che presto dovrebbe comprare la Roma.

«In realtà speriamo di vincere già quest’anno – ha detto DiBenedetto ai microfoni di Mediaset Premium – perché la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe già una grande vittoria. Per quanto riguarda il futuro posso solo dire che dovremo lavorare duro. Ma l’obiettivo è chiaro: vincere lo scudetto prima possibile».

«La Roma è una principessa e noi ne faremo una regina», ha poi aggiunto DiBenedetto al Tg1. Accennando anche qualche parola in italiano, l’imprenditore statunitense ha aggiunto «la Roma è una grande squadra, con splendidi tifosi. Non è seconda a nessuna». Quanto ai prossimi passi, DiBenedetto ha assicurato: «Nessun problema, gli accordi economici sono raggiunti, ora bisogna limare quelli legali. Non prevedo che le firme dovranno essere rinviate», rispetto alle metà di aprile, indicata per la definitiva conclusione della cessione.

Complimenti a Totti e al nuovo tecnico Montella. DiBenedetto ha parlato anche della squadra: «Ci sono molti giocatori che mi impressionano, che mi piacciono e ci stiamo già lavorando, ma il nostro modello è già qui. Francesco Totti e la sua carriera straordinaria. Un mago». «Montella sta facendo un grande lavoro. La situazione era molto difficile. È evidente che abbia un feeling straordinario con i giocatori. È riuscito a rimuovere quella nuvola nera che impediva di far bene».

Infine, sulla possibilità di costruire un nuovo stadio per la Roma DiBenedetto ha detto: «Il discorso dello stadio non riguarda solo Roma. Riguarda tutto il calcio italiano. Nuovi impianti sono decisivi per tornare ai livelli di qualche stagione fa. Per noi lo stadio è una priorità assoluta».

«È un onore per me far parte della grande famiglia romanista, la passione dei tifosi della Roma non è seconda a nessuna», aveva detto DiBenedetto oggi ai tifosi giallorossi al Roma Club Testaccio, dove è stato accolto da una cinquantina di persone che lo hanno a lungo acclamato.

DiBenedetto è stato oggi a visitare il Roma Club Testaccio, quartiere simbolo del tifo romanista, dove ha brindato con i soci storici del club con al collo una sciarpa giallorossa e con alle spalle, oltre alle bandiere della Roma, anche un grande vessillo americano. In attesa della firma definitiva sul passagggio di proprietà della squadra, prevista per il 15 aprile prossimo a Boston, l’imprenditore ha cominciato dunque a prendere contatto con la tifoseria giallorossa.

DiBenedetto oggi, quarta giornata del suo soggiorno nella Capitale, si è intrattenuto a lungo all’interno dello studio legale Grimaldi e Associati” (che cura la trattativa per la vendita della squadra per conto di Unicredit) per rivedere alcuni dettagli degli accordi ancora da definire per l’acquisto del club.

Dibenedetto stamani ha avuto anche un colloquio col direttore operativo della Roma Giampaolo Montali. L’uomo d’affari e il dirigente della società hanno avuto una conversazione cordiale e positiva per quasi quattro ore in cui si e parlato del presente e del futuro del club. L’uomo d’affari si è poi spostato, sempre scortato, a pochi passi da Piazza di Spagna presso nello studio Tonucci, dove c’è il pool di avvocati che cura il passaggio di proprietà per la cordata statunitense.

«Attendiamo la firma, poi vedremo le situazioni che si andranno a creare. Spero che il progetto di lavoro di DiBenedetto sia per un lungo periodo, senza dimenticare di ringraziare sempre la famiglia Sensi per tutto quello che ha fatto per la Roma», ha detto oggi il presidente della Figc, Giancarlo Abete, sottolineando che «le polemiche non sono collegate al suo arrivo, ma al mondo del calcio stesso. C’è grande attesa e curiosità, soprattutto perché ci sono grandi aspettative di stabilizzazione, dopo le lunghe attese per cambiamenti non arrivati». Infine Abete, ha detto di appoggiare il presidente del Coni sulla questione stadio. «Ci vuole rispetto per i nostri dirigenti, i club e le strutture, Olimpico in primis».